Da come ci vestiamo a come salutiamo, ogni aspetto della nostra vita è influenzato da norme sociali che ci guidano nel labirinto della convivenza umana. Ma chi ha detto che solo gli adulti comprendono cosa è giusto e cosa sbagliato?
Un esperimento condotto dall’Università di Ratisbona, in Baviera e dall’Università di Oxford, pubblicato su Scientific Reports, svela la sorprendente saggezza dei bambini
Nome sociali: un esperimento mostra che anche i bambini piccoli le comprendono
Attraverso brevi racconti animati, gli scienziati guidati da Bastian Schmidt, hanno esplorato la comprensione delle norme sociali nei bambini.
L’esperimento ha preso vita in tre fasi coinvolgenti.
Nella fase di costruzione (A), i personaggi animati hanno eseguito determinate azioni utilizzando degli oggetti. Ad esempio facevano cadere due palline insieme, generando il suono “toc”. Quindi, si è aggiunto un secondo personaggio che, ricevendo una risposta positiva dal primo, mostrava un’espressione felice e il pronunciava il suono “ehi“.
Ma la vera magia è accaduta con l’ingresso in scena di un terzo personaggio, pronto a unirsi al duo dinamico.
Ebbene, nella fase (B), il terzo personaggio, ha mostrato un comportamento conforme o non conforme, eseguendo la stessa azione o un’azione diversa, come lanciare le palle in aria e producendo il suono “fuh“. Infine, nella fase (C), il personaggio è stato approvato e incluso oppure disapprovato e ostracizzato, con espressioni facciali e suoni appropriati.
Ma qual è stata la reazione dei bambini di fronte a questa scelta cruciale?
Bambini sotto osservazione
Gli scienziati hanno tenuto d’occhio ogni minimo dettaglio, misurando persino il diametro delle pupille dei piccoli partecipanti per cogliere la loro sorpresa di fronte alle azioni del terzo personaggio.
E così, tra espressioni di meraviglia e momenti di attesa, l’esperimento ha svelato una verità straordinaria.
I bambini non sono solo spettatori passivi nel teatro della vita sociale, ma sono attori consapevoli, capaci di discernere tra l’accettazione e il rifiuto, anche a una così tenera età.
Essi si sorprendono quando la reazione del gruppo è incoerente, cioè se si afferma un comportamento non conforme del terzo carattere o se un comportamento conforme al gruppo porta comunque all’esclusione dallo stesso.
«Abbiamo potuto dimostrare per la prima volta che i bambini sanno già che ci si dovrebbe comportare come gli altri membri di un gruppo. Ciò è avvenuto anche quando è stata mostrata un’azione completamente nuova, che i bambini sono stati in grado di eseguire osservare solo due volte».
Questa la spiegazione del Prof. Dr. Moritz Köster, primo autore dello studio. «Noi stessi siamo rimasti sorpresi dalla rapidità con cui i bambini piccoli afferrano le nuove regole sociali, e questo avviene molto prima di quanto si pensasse in precedenza».
Norme sociali: un’analisi sul mondo infantile
La sorpresa mostrata dai bambini svela un aspetto importantissimo della nostra comprensione sociale. È come se il loro mondo fosse scosso da un’imprevista torsione del destino, che li lascia attoniti di fronte alla disarmonia sociale.
Ma cosa significa davvero questa sorpresa? Moritz Köster, ci offre una visione illuminante. Le norme sociali non si limitano semplicemente a imitare gli altri, come fanno molte specie animali nel loro comportamento naturale. No, la vera essenza delle norme sociali risiede nel giudicare gli altri in base al loro allineamento o alla loro devianza rispetto alle regole stabilite dal gruppo.
«Una caratteristica molto importante delle norme sociali è che non solo ci comportiamo come gli altri, cosa che si riscontra in molte specie animali con il loro comportamento naturale, ma che valutiamo anche socialmente gli altri a seconda che seguano o meno le regole stabilite dagli altri», spiega Moritz Köster.
In sostanza, queste regole non sono solo comportamenti casuali.
Possono anche fungere da segnali di appartenenza a un gruppo.
Una bussola innata alla base della comprensione delle norme sociali?
È un aspetto notevole che i bambini comprendano questo concetto prima ancora di essere in grado di esprimere o di eseguire le azioni mostrate con competenza. È come se avessero una bussola sociale innata, una guida che li orienta nel labirinto complesso del mondo sociale fin dai primi istanti della loro esistenza.
In definitiva, ciò che emerge da questo studio non è solo una visione delle menti giovani, ma anche una profonda riflessione sulla natura umana. È un meccanismo elementare che ci permette di navigare nei flutti tumultuosi delle interazioni sociali, una capacità innata che ci accompagna fin dalla nascita. E così, questo viaggio nell’universo infantile ci offre una visione affascinante delle radici della nostra comprensione sociale, rivelando il misterioso funzionamento della mente umana fin dai suoi primi giorni.
«In linea di principio, questo può essere qualsiasi comportamento, quindi la regola può soddisfare un fine in sé, segnalando agli altri che si appartiene a un certo gruppo. È notevole che i bambini lo capiscano prima di poter esprimere le regole o eseguire da soli le azioni mostrate con competenza Ciò che abbiamo scoperto potrebbe, quindi, essere un meccanismo umano molto elementare, una bussola sociale, per così dire, che consente ai bambini di organizzarsi e di orientarsi nel loro ambiente sociale fin dai primi anni di vita».
I risultati insomma, non solo sfidano le concezioni tradizionali sulla maturità cognitiva dei bambini, ma aprono anche nuove prospettive su come educare e interagire con loro.
Forse è tempo di riconoscere che i piccoli non sono solo spugne di conoscenza, ma anche maestri della vita sociale, con molto da insegnare agli adulti.
Fonte
Moritz Köster et al, Preverbal infants’ understanding of social norms, Scientific Reports (2024)
Materiale fornito da Universität Regensburg