Osimertinib Tagrisso: farmaco per cura del tumore al polmone

Osimertinib Tagrisso è un farmaco per la cura del tumore al polmone. Esso viene somministrato in pazienti sottoposti alla chemioterapia. Questo tipo di trattamento si usa in chi ha il carcinoma polmonare sia non a piccole cellule (adenocarcinoma) sia a piccole cellule (microcitoma). Tuttavia è scelto soprattutto in quest’ultimo caso. Si opta per questo approccio poiché il carcinoma polmonare a piccole cellule è una forma tumorale aggressiva e spesso si è diffuso in altre sedi al momento della diagnosi.

La chemioterapia è uno dei modi per migliorare le aspettative di vita della vittima di cancro ai polmoni, anche in coloro che sono ad uno stadio avanzato della malattia. Senza trattamento, la sopravvivenza media è soltanto di 6-12 settimane. Invece, grazie alla chemioterapia, è stato riscontrato che, in pazienti con carcinoma polmonare non a piccole cellule che ha metastatizzato in altre sedi dell’organismo, la sopravvivenza mediana aumenta a 9 mesi.

L’Osservatorio Nazionale Amianto – ONA e l’Avv. Ezio Bonanni si occupano di tutelare tutti coloro che sono vittima di tumore al polmone. Infatti questa neoplasia ha tra le sue cause principali l’esposizione ad amianto, che spesso avviene nei luoghi di lavoro. Per questo motivo l’ONA assiste le vittime di patologie asbesto correlate dal punto di vista medico e legale, anche in caso di vittime del dovere o di malasanità.

 

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Osimertinib Tagrisso, chemioterapia tumore polmone

Osimertinib è un inibitore di EGFR di terza generazione. Il farmaco agisce inibendo il recettore EGFR. Blocca in questo modo le sue capacità di fattore di crescita per la cellula tumorale. Viene utilizzato per trattare le vittime di cancro polmonare, sottoposte a chemioterapia. Inibitori orali di EGFR di I e II generazione sono invece Gefitinib, Erlotinib e Afatinib.

Il tumore del polmone è una delle prime cause di morte nei Paesi industrializzati, compresa l’Italia. Infatti rappresenta il 15% di tutte le diagnosi di tumore negli uomini e il 12% nelle donne. È una neoplasia multifattoriale. Perciò esistono varie cause che possono provocare la malattia.

La principale è il fumo di sigarette, ma spesso agisce in sinergia con altri agenti cancerogeni, come l’asbesto. Infatti ogni anno circa 70.000 decessi sono causati dal tumore polmonare, dovuto esclusivamente alle esposizioni a polveri e fibre di amianto. Anche IARC, nella monografia “Asbestos – chrysotile, amosite, crocidolite, tremolite, actinolite and anthophyllite“, conferma questi dati.

Per combattere il cancro ai polmoni i pazienti possono essere sottoposti alla chemioterapia. La terapia prevede l’assunzione di farmaci antitumorali che interferiscono con la riproduzione delle cellule tumorali. Questi sono Alectinib, Atezolizumab, Brigatinib, Carboplatino, Ceritinib, Cisplatino, Crizotinib, Dabrafenib, Durvalumab, Etoposide, Gemcitabina, Nintedanib, Nivolumab, Pembrolizumab, Pemetrexed, Taxolo, Taxotere, Trametinib, Vinorelbina.

La terapia con Osimertinib: modalità di somministrazione

La dose di Osimertinib raccomandata è di 80 mg, da assumere una volta al giorno. In commercio le compresse disponibili sono di 40 mg o 80 mg. Per quanto riguarda l’orario di assunzione del farmaco, esso è indipendente dai pasti. L’importante è che Osimertinib Tagrisso sia deglutito intero con acqua, alla stessa ora ogni giorno.  Non deve, quindi, essere frantumato, diviso o masticato.

Qualora si avesse difficoltà nella deglutizione, la compressa può essere disciolta in 50 ml di acqua non gassata. La soluzione va mescolata fino allo scioglimento e bevuta immediatamente. Successivamente è consigliabile riversare altri 50 ml d’acqua nel bicchiere, per essere sicuri che non rimanga alcun residuo. Inoltre è importante, durante il trattamento con Osimertinib, non mangiare pompelmo o berne il succo, perché questo alimento riduce l’efficacia del farmaco.

Osimertinib Tagrisso ha degli eccipienti, cioè delle sostanze farmacologicamente inattive, nelle quali si incorpora il medicinale, per meglio somministrarlo. Questi sono mannitolo, cellulosa microcristallina, idrossipropilcellulosa, sodio stearil fumarato, alcool polivinilico, biossido di titanio, macrogol 3350, talco, ossido di ferro giallo (E 172), ossido di ferro rosso (E 172), ossido di ferro nero (E 172).

 

Assistenza medica e tutela legale

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    Osimertinib: effetti collaterali chemioterapia

    I pazienti sottoposti alla chemioterapia con Osimertinib Tagrisso possono riscontrare degli effetti indesiderati. Gli effetti collaterali molto comuni si verificano in più di un paziente su 10. Questi sono diarrea, eruzione cutanea, secchezza della cute e stomatite, cioè l’infiammazione del cavo orale. Inoltre si può presentare la paronichia in varie manifestazioni: alterazioni del letto ungueale, infiammazione del letto ungueale, dolorabilità del letto ungueale, cambiamento di colore delle unghie, alterazione ungueale, distrofia ungueale ed infezione delle unghie.

    Vi sono poi gli effetti indesiderati comuni, che possono verificarsi in più di un paziente su 100, come tossicità epatica e ridotta frequenza cardiaca. Infine ci sono gli effetti collaterali rari e questi possono manifestarsi in più di un paziente su 10.000. Tra questi ci sono polmonite e insorgenza acuta di dispnea, tosse e febbre.

    L’assunzione di Osimertinib ha anche dei seri effetti sulla gravidanza. Per questo motivo è consigliabile non concepire un bambino durante il trattamento. Infatti Osimertinib potrebbe danneggiare lo sviluppo del feto. Per questo motivo, occorre utilizzare un metodo contraccettivo valido per tutta la durata del trattamento e per almeno 90 giorni dopo il completamento della terapia. In particolare i contraccettivi orali potrebbero non essere efficaci se assunti in concomitanza con Osimertinib.

    Osimertinib Tagrisso e le interazioni farmacocinetiche

    Alcuni farmaci potrebbero ridurre l’efficacia di Osimertinib Tagrisso. Per questo motivo è consigliabile evitare l’uso concomitante dei seguenti medicinali:

    • fenitoina, carbamazepina o fenobarbital (usati per crisi epilettiche o convulsioni);
    • rifabutina o rifampicina (prescritti per il trattamento della tubercolosi-TBC);
    • erba di San Giovanni o Hypericum perforatum (medicinale a base di erbe usato per il trattamento della depressione).

    Allo stesso modo l’Osimertinib può ridurre l’efficacia di alcuni medicinali o potrebbe aumentarne gli effetti indesiderati. Per esempio ci sono:

    • warfarin (aiuta ad eliminare i coaguli di sangue);
    • fenitoina e S-mefenitoina (usate per crisi epilettiche o convulsioni);
    • alfentanil, fentanil e altri antidolorifici (spesso utilizzati durante le operazioni);
    • rosuvastatina (ha lo scopo di abbassare il livello di colesterolo);
    • pillola contraccettiva orale ormonale (metodo per prevenire la gravidanza).

    Assistenza medica e tutela legale vittime tumore al polmone

    L’ONA offre assistenza legale gratuita per tutelare i diritti delle vittime di patologie asbesto correlate, come il tumore al polmone, o di malattie causate da altre sostanze cancerogene. Grazie ad un pool di avvocati, diretti dall’Avv. Ezio Bonanni, presidente dell’Osservatorio Nazionale Amianto, le vittime vengono guidate in tutte le fasi dell’iter legale, al fine di ottenere il risarcimento dei danni e il riconoscimento di tutti i benefici, a cui si ha diritto, previsti dalla legge.

    Inoltre l’associazione offre anche assistenza medica gratuita, per ottenere una diagnosi precoce e la sorveglianza sanitaria, e tutela tutte le vittime di malasanità, assicurando la responsabilità medica.