Crizotinib Xalkori: farmaco per cura del tumore al polmone

Crizotinib Xalkori è un farmaco per la cura del tumore al polmone. Esso viene somministrato ai pazienti sottoposti a chemioterapia. Questa terapia può sostituire o essere accompagnata da altri approcci terapeutici: la chirurgia e la radioterapia. La scelta del trattamento dipende da vari fattori, come lo stadio del carcinoma, l’età della vittima e le sue generali condizioni di salute.

La chemioterapia trova impiego in pazienti che hanno il carcinoma polmonare non a piccole cellule (adenocarcinoma), ma soprattutto in chi ha la tipologia a piccole cellule (microcitoma). Si opta principalmente per questo approccio poiché il carcinoma polmonare a piccole cellule è una forma tumorale aggressiva. Inoltre spesso si diffonde rapidamente in altre sedi dell’organismo. Grazie alla chemioterapia neoplastica si riescono ad aumentare le possibilità di sopravvivenza delle vittime di cancro al polmone.

L’Osservatorio Nazionale Amianto – ONA e l’Avv. Ezio Bonanni tutelano tutti i cittadini esposti a sostanze cancerogene, come amianto, e che hanno contratto un tumore polmonare. Per combatterlo in maniera efficace bisogna, infatti, avviare una diagnosi precoce per agire in maniera tempestiva con le terapie più adatte. Grazie all’azione dell’ONA, i pazienti possono richiedere la tutela medica e legale, anche in caso si sia vittima del dovere o della malasanità.

Indice dei contenuti

Tempo di lettura stimato: 7 minuti

Crizotinib Xalkori, chemioterapia tumore polmone

Crizotinib è un farmaco inibitore di ALK e ROS1. Il suo scopo è quello di agire, bloccando appunto l’attività di ALK o di ROS1. In questo modo si riduce la crescita e la proliferazione del tumore. Inoltre Crizotinib è anche un inibitore del gene MET e risulta efficace nei pazienti con mutazione skipping dell’esone 14 del gene MET. Altri farmaci usati durante la chemioterapia per tumore al polmone, inibitori di ALK (Anaplastic lymphoma kinase) sono Alectinib, Brigatinib e Ceritinib.

Crizotinib polmone è particolarmente adatto per il trattamento di prima linea di pazienti affetti da carcinoma polmonare non a piccole cellule con traslocazione del gene ALK o ROS1 positivi, in stadio avanzato (gene ALK adenocarcinoma polmonare). Per prima linea si intende il trattamento di chemioterapia che viene somministrato ai pazienti con malattia metastatica, che non hanno mai effettuato questa terapia prima d’ora.

L’assunzione del farmaco può avvenire a stomaco pieno o senza l’aver ingerito cibo precedentemente. L’importante è evitare il pompelmo o  il suo succo durante il trattamento. Infatti questo potrebbe modificare la quantità di Crizotinib Xalkori presente nell’organismo.

Altri farmaci chemioterapici sono Atezolizumab, Carboplatino, Cisplatino, Dabrafenib, Durvalumab, Etoposide, Gemcitabina, Gefitinib, Erlotinib, Afatinib, Osimertinib, Nintedanib, Nivolumab, Pembrolizumab, Pemetrexed, Taxolo, Taxotere, Trametinib, Vinorelbina.

Quali sono le principali cause del tumore polmonare?

Il tumore del polmone è una delle prime cause di morte nei Paesi industrializzati ed è una neoplasia multifattoriale. Ciò vuol dire che esistono varie cause che possono provocare la malattia. La principale è sicuramente il fumo di sigaretta. Il fumo è, infatti, responsabile di 8-9 tumori del polmone su 10, tuttavia spesso agisce in sinergia con altri fattori.

Tra questi vi è l’amianto, detto anche asbesto. Infatti ogni anno circa 70.000 decessi sono causati dal tumore polmonare, dovuto esclusivamente alle esposizioni a polveri e fibre di amianto. Anche IARC, nella monografia “Asbestos – chrysotile, amosite, crocidolite, tremolite, actinolite and anthophyllite“, conferma questi dati. Altri agenti cancerogeni che possono provocare il cancro ai polmoni sono benzene, IPA, radon, radiazioni, fumi di saldatura.

Questi diversi fattori di rischio agiscono in sinergia. Richard Doll, nella sua pubblicazione “A Study of Lung Cancer Mortality in Asbestos Workers“, ha, infatti, dimostrato che vi è un effetto sinergico tra fumo di sigaretta e amianto. In questo caso si aumenta il rischio di insorgenza di tumore polmonare di ben 5 volte.

I diversi stadi del cancro al polmone

La patologia può essere diagnosticata al paziente in diversi stadi.

  • Quando il tumore è localizzato all’interno del polmone si ha lo Stadio 1 (stadio 1-A quando il tumore è inferiore ai 3 cm e stadio 1-B quando il tumore è compreso tra i 3 ed i 5 cm).
  • Stadio 2 si divide in 2-A quando il tumore è compreso tra i 5 ed i 7 cm oppure è inferiore ai 5 cm ma è esteso ai linfonodi, e in 2-B quando il tumore è più grande di 7 cm, quando il cancro è compreso tra 5 e 7 cm ma è diffuso ai linfonodi vicini o ai muscoli circostanti, o quando il tumore è diffuso nei bronchi e ha causato un collasso polmonare, o, infine, se si è in presenza di più tumori.
  • Stadio 3 è quando il cancro si è diffuso oltre il polmone, per esempio nei tessuti circostanti e nei linfonodi presenti sul petto. I due sottostadi sono 3-A, cioè quando il tumore interessa la pleura, la parete toracica, il petto e i linfonodi circostanti, e 3-B, quando il tumore è esteso sui lati del torace, sopra le clavicole oppure interessa altre parti del corpo.
  • Infine lo Stadio 4 indica la fase in cui il cancro interessa organi importanti come fegato, cervello e ossa. È quindi la fase più avanzata della malattia.

Assistenza medica e tutela legale

Chiama il numero verde, contattaci su Whatsapp o compila il form per ricevere assistenza gratuita. Crizotinib Crizotinib

    Crizotinib: effetti collaterali chemioterapia tumore polmone

    Come tutti i medicinali, anche Crizotinib Xalkori può causare effetti indesiderati in alcuni pazienti. Per esempio può portare all’alterazioni della funzionalità del fegato. I sintomi che indicano l’insorgere di questo effetto collaterale sono stanchezza, ingiallimento della pelle e della parte bianca dell’occhio, urine scure, nausea, vomito o riduzione dell’appetito, dolore alla parte destra dello stomaco, prurito ed aumento alla formazione di lividi. In questi casi occorrerà ridurre il dosaggio di Crizotinib oppure interrompere il trattamento.

    Altri effetti collaterali che può riscontrare il paziente sono infiammazione ai polmoni, svenimento e fastidio al torace. Questi potrebbero segnalare alterazioni nell’attività elettrica o del ritmo cardiaco.

    Tuttavia gli effetti indesiderati molto comuni, che quindi possono verificarsi in più di 1 paziente su 10, sono capogiri, stanchezza e rash cutaneo. In più si può presentare la neuropatia, ovvero la sensazione di intorpidimento delle articolazioni, delle estremità o dei muscoli. Inoltre ci sono disturbi allo stomaco, diarrea, stipsi, disturbi esofagei, riduzione dell’appetito e alterazione del senso del gusto. Infine si può riscontrare nel paziente anche l’eccesso di liquido nel tessuto corporeo, che causa, a sua volta, gonfiore alle mani e ai piedi.

    Invece gli effetti collaterali comuni, cioè riscontrati da 1 a 10 pazienti su 100, sono indigestione e ridotta frequenza cardiaca. Inoltre si verifica anche la riduzione del numero dei globuli rossi (anemia), dei globuli bianchi, che svolgono un ruolo essenziale nel combattere le infezioni, e delle piastrine, importanti per la coagulazione del sangue.

    Infine come effetto indesiderato non comune, cioè che si può verificare da 1 a 10 pazienti su 1.000, possono presentarsi cisti renali complicate.

    Crizotinib Xalkori e l’uso in gravidanza

    Se è in corso una gravidanza o la si sta pianificando, bisogna avvertire il medico curante prima di assumere il Crizotinib Xalkori. Infatti il medicinale potrebbe danneggiare il bambino, perciò si consiglia di non generare figli durante il trattamento. Anche l’allattamento al seno può essere pericoloso per il bambino se si sta assumendo questo farmaco chemioterapico.

    Per evitare una gravidanza, si dovrà usare un metodo contraccettivo valido per tutta la durata del trattamento e per almeno 90 giorni dopo il completamento della terapia. Infatti i contraccettivi orali potrebbero non essere efficaci, se assunti in concomitanza con Crizotinib.

    Assistenza per vittime di neoplasia polmonare

    L’ONA offre assistenza medica gratuita per ottenere una diagnosi precoce e la sorveglianza sanitaria. Inoltre salvaguardia anche i diritti di chi è stato esposto ad amianto o ad altre sostanze cancerogene che possono causare il tumore al polmone o di chi ha lavorato in ambienti in cui operano, sinergicamente, più fattori.

    Grazie ad un pool di avvocati, diretti dall’Avv. Bonanni, è possibile ricevere assistenza legale gratuita, al fine di tutelare tutti i diritti delle vittime di patologie asbesto correlate. Coloro che ne fanno richiesta sono guidati nelle varie fasi legali per raggiungere il riconoscimento di tutti i benefici previsti dalla legge, tra cui il risarcimento dei danni.