Il 16 maggio di ogni anno è la Giornata internazionale della luce. Si tratta di una ricorrenza istituita dall’Unesco nel 2018 per evidenziare il ruolo che essa svolge nella scienza, nella cultura e nell’arte; ma anche nell’istruzione e nello sviluppo sostenibile, oltre che in settori così diversi tra loro come la medicina, le comunicazioni e l’energia.
La data del 16 maggio è stata scelta perché ricorre l’anniversario del primo laser funzionante: a realizzarlo, il fisico ed ingegnere Theodore Maiman nel 1960.
Per L’Unesco infatti la scienza, la tecnologia, l’arte e la cultura possono aiutare il mondo a raggiungere gli obiettivi di istruzione, uguaglianza e pace. Tanti settori diversi, grazie alla giornata speciale del Light Day, potranno contribuire a dimostrare che tutto questo può essere fatto.
Luce e scienza, un matrimonio basato sulla tecnologia
L’Unesco spiega, con alcuni esempi, quali possono essere le applicazioni della luce nella scienza. In una sezione dedicata del sito che riguarda la ricorrenza scrive: “Dai raggi gamma alle onde radio, lo spettro della luce fornisce approfondimenti sia a distanza che vicini, dall’origine dell’Universo alle tecnologie che hanno plasmato la nostra società“. E continua: “Ad esempio, la ricerca avanzata in aree come la nanofotonica, l’ottica quantistica e la scienza ultraveloce stanno ispirando nuove scoperte fondamentali e aprendo nuove frontiere scientifiche.
Le tecnologie basate sulla luce e la fotonica rispondono direttamente ai bisogni dell’umanità fornendo accesso alle informazioni, promuovendo lo sviluppo sostenibile e aumentando il benessere e il tenore di vita. Le industrie abilitate alla fotonica sono i principali motori economici; le numerose applicazioni della fotonica hanno trasformato la società attraverso il miglioramento della medicina, delle comunicazioni e della produzione di energia.
La fotonica è onnipresente nella nostra vita quotidiana. Dalle tecnologie che migliorano la vista e alimentano gli smartphone nelle nostre mani, alle tecnologie all’avanguardia che ci forniscono strumenti per l’osservazione dello spazio; e fibre ottiche che ci aiutano a comunicare tramite Internet. La fotonica è pronta a diventare la tecnologia abilitante chiave del futuro” – spiega l’Unesco.