Il ruolo fondamentale dell’alimentazione per la salute
Mantenere bassa la glicemia è il primo passo per la prevenzione dei tumori. L’alimentazione ha un ruolo fondamentale.
Diabete di tipo 2 e cancro vanno di pari passo
Diabete e cancro. Un alto livello di glicemia (concentrazione di glucosio nel sangue), pur in assenza di diabete, può determinare la comparsa del cancro o di metastasi per chi ha già sviluppato il tumore.
Ad innalzare l’indice glicemico sono molti cibi presenti nelle nostre tavole che, se assunti con una certa frequenza, possono creare problemi alla salute.
Cos’è il glucosio
Il glucosio è uno zucchero molto importante per il corpo. E’ infatti un nutriente indispensabile per le cellule, dal momento che interviene in tutte le loro funzioni.
Viene assunto attraverso gli alimenti, ma può essere anche sintetizzato dall’organismo ed i suoi livelli sono regolati da meccanismi specifici
Il glucosio altera il Dna
Secondo uno studio pubblicato su Diabetologia e su Nature, alti livelli di glucosio sono capaci di modificare l’epigenoma (insieme dei fenomeni che modificano il DNA senza intaccarne la sequenza), attraverso la proteina TET2. Cosa che predispone ad un maggiore rischio di tumore.
Prevenire il cancro curando il diabete
Fortunatamente, pare che la metformina (un farmaco antidiabetico) sarebbe in grado di prevenire questo processo e il diabete.
Dalle analisi è emerso che il farmaco agisce su uno dei meccanismi molecolari (riguardanti l’epigenoma) identificati dagli scienziati. Di conseguenza potrebbe svolgere un importante ruolo protettivo nello sviluppo di alcune forme di cancro.
Alimentazione e glicemia
Come accennato, il corpo umano (soprattutto il cervello) ha bisogno di zuccheri per sopravvivere e ottenere energia.
Mantenere dei livelli di glicemia costanti è fondamentale per la salute delle nostre funzioni cerebrali. Poiché il cervello non è in grado di immagazzinare energia (glucosio) come il resto dell’organismo, si affida a due ormoni che regolano i livelli di zuccheri nel sangue: l’insulina e il glucagone. Il primo fa in modo che la glicemia si mantenga bassa dopo aver consumato pasti ricchi di zuccheri, il secondo invece lavora per ristabilire i corretti livelli di glucosio in seguito al digiuno.
Per evitare scompensi, non bisognerebbe eliminare lo zucchero dalla dieta. Meglio consumarlo in maniera moderata, prelevandolo da fonti “sane”.
Cosa possiamo fare in concreto per mantenere bassa la glicemia?
Una corretta alimentazione può sicuramente fare la differenza.
Scopriamo quali sono i cibi andrebbero evitati in caso di glicemia alta e quali invece favoriscono la riduzione dei livelli di zucchero nel sangue.
Alimenti a rischio
- Carboidrati
Sarebbe opportuno ridurre o eliminare gli alimenti industriali, raffinati e processati, che spesso contengono zuccheri aggiunti. Niente farine bianche, riso bianco, pizza.
Attenti anche alle quantità di patate e carote cotte o fagioli, dotati di troppo amido cotto. Dato l’alto indice glicemico, questi alimenti fanno aumentare rapidamente i livelli di glucosio nel sangue, favorendo così l’iperglicemia. La cottura della pasta o delle verdure dovrà essere breve, per non alzare troppo l’indice glicemico dell’alimento;
- Grassi saturi
Meglio evitare anche i grassi saturi del latte, della carne, dei formaggi e delle carni rosse. Questo perché essendo voluminosi, ostacolano il buon funzionamento dell’insulina (ormone prodotto dal pancreas). Attenzione anche a dolciumi e snack;
- Bibite
Alcolici, i succhi di frutta e le bibite industriali contengono molti zuccheri. Per tale motivo è opportuno bandirle dalla propria dieta in caso di glicemia alta;
- Frutta
Banane, uva, fichi, datteri, castagne e frutta secca sono molto ricchi di glucosio. Meglio non abbondare;
Alimenti amici
- Frutta
Per contrastare la glicemia alta, possiamo sbizzarrirci con ogni genere di frutta fresca di stagione (che contiene zuccheri naturali). Da privilegiare: mele, pere, arance, fragole, nespole, albicocche, pesche, kiwi, ribes e lamponi.
Gli agrumi, per il loro contenuto di fibre, acidi organici ed antiossidanti, sono i frutti da preferire, insieme a fragole, mele o frutti di bosco. I mirtilli poi, oltre che essere molto gustosi, sono in grado di abbassare la risposta glicemica post prandiale grazie alle antocianine (pigmenti idrosolubili) che contengono;
- Verdura
Sì a verdura a foglia verde come spinaci, cicoria, crescione, cime di rapa, lattuga, tarassaco, cavolo e rucola. L’estratto di asparagi, ricco di vitamine, antiossidanti e fibre, si è dimostrato utile nel ridurre i livelli di glucosio nel sangue. Tale effetto sembra sia dovuto alla presenza di preziosi agenti antiossidanti.
Anche i broccoli esercitano un’azione ipoglicemizzante. Ciò si deve al sulforafano, composto che possiede proprietà antiossidanti ed antinfiammatorie.
Aglio e cipolla si possono consumare in abbondanza, dato che tendono ad abbassare il livello di zucchero nel sangue.
Succo di sedano e di topinambur (contenente insulina e inulina naturale), aggiunti a succhi di verdure e a minestre di verdure crude (gazpacho, al succo di pomodoro crudo) o cotte conservativamente, danno ottimi risultati.
Altri alimenti amici
- Carboidrati “buoni”
La miglior fonte di carboidrati proviene dagli alimenti integrali: riso integrale, farro e l’orzo decorticato, ma anche il miglio, quinoa e il grano saraceno;
- Legumi
I legumi sono dei preziosi alleati contro la glicemia alta, dal momento che aiutano a ridurre l’assorbimento degli zuccheri. Ok dunque a: fagioli, ceci, fave e lenticchie, piselli, lupini, tegoline, che aiutano a ridurre l’assorbimento degli zuccheri.
Importante condire con olio extravergine e molto aceto (utile in questo caso a sgrassare l’olio);
- Semi
I semi oleosi, di girasole, zucca, sesamo e chia forniscono proteine, sali minerali come magnesio e ferro. In aggiunta, sono utili a tenere basso l’indice glicemico del pasto. Il top sono i semi di lino. Grazie alle loro proprietà antiossidanti, si sono infatti rivelati utili nel modulare la glicemia, ma anche nel migliorare il profilo lipidico sia in soggetti sani sia in soggetti diabetici. Sono inoltre ricchi di fibre solubili e insolubili che aiutano a regolare l’assorbimento del glucosio;
- Tisane
Alcune piante medicinali hanno capacità ipoglicemizzanti. Con esse possiamo realizzare gustose tisane. Eucalipto e mirto, sambuco e gymnema svolgono una buona azione insulino-stimolante. Anche il ginseng riduce l’assorbimento dei carboidrati e favorisce il rilascio di insulina;
- Spezie
Le spezie in generale, aiutano a mantenere basso il livello glicemico. La cannella è tuttavia quellapiù indicata. Diversi studi hanno dimostrato che aiuta a combattere il diabete, migliorando i livelli di glicemia. Merito va al suo effetto modulatore sulla secrezione di insulina.
Altri accorgimenti per prevenire il diabete
- Attività fisica
Utile ricordare che la sedentarietà è una cattiva abitudine, da abbandonare. Un efficace rimedio contro la glicemia alta è l’attività fisica costante, in cui siano previsti almeno tre giorni a settimana di esercizi o camminata;
- Spuntini
In caso di iperglicemia, è consigliabile fare frequenti spuntini e merende. Questo accorgimento eviterà eccessivi picchi glicemici e abbuffate ai pasti principali.
Ci si può sbizzarrire con frutti a basso indice glicemico, come frutti di bosco, fragole o agrumi, yogurt senza zuccheri o frutta secca;
- Sonno
Studi scientifici hanno dimostrato che lo stress e la qualità del sonno influiscono sui livelli di glicemia, in particolare sul cortisolo che è strettamente legato al glucosio, e sulla sensibilità all’insulina.
Un sano riposo notturno, dei piccoli sonnellini pomeridiani e delle pratiche di meditazione possono aiutarci a monitorare lo stress.
Conclusioni
Sarebbe opportuno ricorrere a questo regime alimentare nel lungo termine e non solo quando ci accorgiamo che qualcosa non va per il verso giusto.
Siamo ciò che mangiamo!
fonti e referenze
fondazioneveronesi.it
Qiang JK, Sutradhar R, Giannakeas V, Bhatia D, Singh S, Lipscombe LL. Impact of diabetes on colorectal cancer stage and mortality risk: a population-based cohort study. Diabetologia (2020);
studio “Oxidative pentose phosphate pathway controls vascular mural cell coverage by regulating extracellular matrix composition” Università di Padova
Simona Mazza