Ambiente e salute due facce della stessa medaglia. L’ambiente è l’interazione della vita e cioè della natura con le specie viventi: flora, fauna ed esseri umani con il clima, il tempo e le risorse naturali. Queste ultime sono molto importanti biologicamente. Infatti, la salute individuale e collettiva e il futuro dell’umanità presuppongono la salubrità dell’ambiente.
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Salute e ambiente e il futuro dell’umanità
La più elevata produzione di CO2 sta provocando il surriscaldamento della Terra. Con l’innalzamento delle temperature sconvolge ed altera il clima, con conseguenze drammatiche. Infatti, eventi climatici imprevedibili ed innalzamento del livello degli oceani, costituiscono un grave rischio anche per le popolazioni. Inoltre, l’aumento delle temperature sta provocando la desertificazioni di ampi territori, e problemi per le specie animali e la flora.
Inoltre, questo problema, indotto dall’uso di combustibili fossili, è moltiplicato dal consumo del territorio e dalla deforestazione. Quest’ultima è indotta da un’alimentazione insostenibile. In particolare, dalla zootecnia, che per produrre 1kg di carne consuma centinaia di litri di acqua e di alimenti vegetali. Proprio per questi motivi, l’allevamento animale è una delle ragioni della deforestazione che mette a rischio l’assorbimento di CO2.
Così combinando l’aumento di CO2 e la diminuzione delle foreste, si moltiplica l’aumento della temperatura terrestre, che rischia di divenire irreversibile. L’ambiente, gli ecosistemi e la stessa natura stanno subendo delle modifiche irreversibili, che mettono in dubbio la sopravvivenza del Pianeta e dell’essere umano.
Ambiente come presupposto per la salute
Come detto più su, un ambiente sano è la premessa indispensabile per la salute e il benessere di tutte le specie che vivono in quell’ambiente, e anche dell’uomo. Deforestazione, cambiamenti climatici, riscaldamento globale, inquinamento atmosferico, inquinamento dell’acqua e scarsa biodiversità minano il nostro ecosistema causando gravi danni alla salute umana.
Il legame tra COVID-19 e i danni all’ambiente malato è stato ampiamente dibattuto. Anche i danni alla salute causati dall’inquinamento e dalla perdita di biodiversità sono scientificamente provati. Eppure ci appaiono più sfuggenti e meno impattanti, rispetto al discorso sulla pandemia da Covid-19.
L’ONA sostiene il legame imprescindibile tra salute e ambiente e sull’importanza della loro tutela. Su questo argomento di concentra anche il convegno del 26 luglio: “Amianto, ambiente, salute: per Roma Capitale d’Europa“.
Ambiente: cos’è e come tutelarlo
L’ambiente, dal latino ambiens che significa ciò che sta intorno. Con il termine ambiente si definisce infatti tutto ciò che circonda gli organismi. A seconda del punto di vista da cui si guarda a questa parola cambiano le definizioni e le sfumature di significato.
Guardandolo dal punto di vista dell’uomo, ambiente significa l’insieme delle condizioni sociali, morali, culturali, storiche ed economiche in cui un individuo vive e che lo definiscono. L’ambiente che circonda l’uomo ha quindi caratteristiche molto diverse da quello che circonda le altre specie viventi del globo. Questa constatazione denuncia il grande scollamento tra l’uomo e l’ambiente fisico in cui vive, di cui non si sente più parte integrante.
Dal punto di vista dell’ecologia, l’ambiente è il contesto fisico e biologico (clima, umidità, aspetti floristici…) che circonda un organismo, una popolazione di individui o una comunità biotica (biocenosi).
Salvaguardare l’ambiente significa quindi salvaguardare gli aspetti fisici e biologici che lo caratterizzano. Mantenere intatto l’equilibrio nell’ambiente, del ciclo dell’acqua, risorsa primaria per tutte le specie comprese l’uomo, dell’aria da respirare e delle relazioni tra le varie specie è un imperativo non più trascurabile o rimandabile.
Salute: cos’è e come tutelarla?
L’Organizzazione Mondiale della Sanità traduce la salute come di «uno stato di completo benessere fisico, mentale e sociale e non semplice assenza di malattia».
Per aiutarci a capire meglio questa definizione, l’OMS definisce anche il concetto di benessere mentale, che influisce anche sulla qualità della vita. Quest’ultimo si identifica con: «uno stato di benessere emotivo e psicologico nel quale l’individuo è in grado di sfruttare le sue capacità cognitive o emozionali, esercitare la propria funzione all’interno della società, rispondere alle esigenze quotidiane della vita di ogni giorno, stabilire relazioni soddisfacenti e mature con gli altri, partecipare costruttivamente ai mutamenti dell’ambiente, adattarsi alle condizioni esterne e ai conflitti interni».
La tutela dell’ambiente nella Costituzione
L’ambiente è dunque un elemento inserito nella definizione stessa di salute, in un rapporto diretto ed inalienabile tra il sé e quello che c’è intorno.
Anche nella Costituzione Italiana l’ambiente trova una tutela giuridica ampia, Infatti, la sua tutela è inserita tra i principi fondamentali. Vi fa riferimento l’art. 9 Cost., recentemente aggiornato, che recita:
“La Repubblica promuove lo sviluppo della cultura e la ricerca scientifica e tecnica. Tutela il paesaggio e il patrimonio storico e artistico della Nazione. Tutela l’ambiente, la biodiversità e gli ecosistemi, anche nell’interesse delle future generazioni. La legge dello Stato disciplina i modi e le forme di tutela degli animali“.
Così l’espressa tutela dell’ambiente è nella stessa funzione legislativa, compresa quella regionale. Infatti, nell’art. 117 co. 2 lettera s. Infatti, la Carta Costituzionale, afferma solennemente “tutela dell’ambiente, dell’ecosistema e dei beni culturali“.
Inoltre, il primo comma dell’art. 32 della Costituzione Italiana recita: “La Repubblica tutela la salute come fondamentale diritto dell’individuo e interesse della collettività, e garantisce cure gratuite agli indigenti“.
Questi beni ricevono la massima tutela anche nelle Carte e nei Trattati internazionali, compresa la legislazione dell’U.E.. Tanto è vero che lo stesso principio di precauzione ispira non solo la legislazione ma anche l’amministrazione a tutti i livelli, in tutti i paesi del vecchio continente.
Salute ambientale: cosa significa? e perchè la tutela?
Quando parliamo di salute ambientale ci riferiamo ad un ambiente in cui i vari ecosistemi sono in equilibrio. Perché l’ambiente sia sano sono necessarie un’alta biodiversità, acqua di qualità, aria pulita e vegetazione.
La vegetazione svolge infatti un ruolo fondamentale nel mantenere l’equilibrio climatico, comportandosi come un vero e proprio polmone verde del nostro pianeta.
Biodiversità come valore fondamentale per salute e ambiente
Un altro elemento alla base della salute ambientale è la biodiversità. Un ecosistema con poche specie viventi è un ecosistema fragile e facilmente attaccabile. Una scarsa biodiversità si traduce anche in basse capacità di resilienza e nel ritrovare più difficilmente il proprio equilibrio.
La biodiversità è inoltre un elemento importantissimo nella ricerca da parte dell’uomo. Numerose specie botaniche e animali sono di interesse per la scienza medica e includono orsi, squali, cetacei e granchi ferro di cavallo.
“Sempre più farmaci sono derivati da specie selvatiche, inclusi alcuni antidolorifici (ad es. Zinconitide dalla tossina di chiocciola del cono), farmaci cardiaci (ad es. Lanoxin dalle piante di Digitalis), farmaci anti-cancro (ad es. Taxol dagli alberi di Taxus e Hycamtin dagli alberi di Camptotheca) e trattamenti per il diabete (incluso Exanitide delle lucertole Heloderma)” , spiega un paper sul sito della CBD, la convenzione sulla biodiversità.
Deforestazione: un problema per l’ambiente e per la salute
La deforestazione massiccia oltre a peggiorare la qualità dell’aria che respiriamo e ad aumentare la presenza di CO2 nell’atmosfera, con conseguenze enormi sui cambiamenti climatici e sul riscaldamento globale, gioca un ruolo fondamentale nella trasmissione dei virus dall’uomo agli animali e dunque sulla salute a breve termine.
Il 75% delle malattie umane fino ad oggi conosciute, viene trasmessa all’uomo dagli animali, così come il 60% delle malattie emergenti viene trasmesso da animali selvatici, tramite il cosiddetto “effetto dello spillover“. Dello spillover si è parlato ampiamente in merito alla pandemia da COVID-19.
Il fattore di rischio principale per le cosiddette zoonosi è collegato al degrado ambientale e alla perdita di biodiversità nelle aree tropicali. Ad esso si aggiunge l’interazione non corretta con gli animali, il traffico illegale di specie protette che portano patogeni e l’aumento della copertura agro-pastorale.
L’inquinamento e i danni alla salute
L’inquinamento acustico mina la salute mentale, così come il degrado paesaggistico che rende il contatto sempre più difficile con il verde. Quando parliamo però di inquinamento atmosferico e di inquinamento idrico ci riferiamo a gravi danni al benessere fisico dell’uomo che causa morti premature.
Secondo i dati dell’OMS circa il 20% delle morti premature nei paesi industrializzati sarebbero causate dall’inquinamento.
Oltre alle morti causate direttamente dall’inquinamento è importante citare l’effetto sinergico con altri agenti dannosi, che porta a peggiorare le patologie nuove e quelle pregresse. Anche nel caso delle infezioni da COVID-19 abbiamo purtroppo appurato come l’inquinamento abbia acuito i sintomi della malattia nei pazienti con patologie polmonari e cardiache croniche, causate o peggiorate dall’esposizione a lungo termine all’inquinamento atmosferico.
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Salute e ambiente: gli agenti cancerogeni
L’ambiente è minacciato dalla presenza di agenti cancerogeni. Essi hanno la più varia natura. Passiamo dai rifiuti pericolosi che non vengono smaltiti secondo le normative vigenti ai cancerogeni presenti nei fumi di scarico delle nostre auto.
Tra le sostanze inquinanti vi sono i prodotti della combustione, come le diossine ed il benzene, i gas come l’ozono e alcuni elementi chimici come l’uranio e il radon.
Tra i cancerogeni che minacciano la salute, non possiamo non citare i minerali di amianto, che con la loro struttura asbestiforme, rilasciano nell’aria fibre sottilissime che possono essere facilmente inalate. Seppure l’asbesto sia stato messo al bando nel 1992, nel nostro paese le esposizioni vanno avanti, complice un cogente ritardo nella bonifica dei siti contaminati.
L’amianto è ancora presente negli edifici privati e in quelli pubblici, comprese scuole ed ospedali.
Le sue fibre provocano gravi infiammazioni (asbestosi, placche pleuriche e ispessimenti) e in seguito mesoteliomi e cancro (per approfondimenti l’azione cancerogena dell’amianto è confermata e illistrata nell’ultima monografia dello IARC).
Al fine di mappare i siti italiani contaminati da amianto, l’ONA – Osservatorio Nazionale Amianto ha messo appunto un’app: l’app ONA amianto a cui possono partecipare anche i privati cittadini. La tempestività in caso di malattie amianto correlate è fondamentale. Rivolgendoci al dipartimento ONA di tutela sanitaria avrete a disposizione tutte le informazioni necessaria per una tutela medica tempestiva.
L’ONA e la tutela della salute e delle vittime
L’ONA – Osservatorio Nazionale Amianto e l’Avvocato Bonanni suo Presidente, supportano le vittime di esposizione ad asbesto e ad altri cancerogeni, attraverso tutte le forme di prevenzione. Forniscono assistenza medica e legale gratuita a tutti i lavoratori e in caso di esposizione ambientale ad amianto e ad altri cancerogeni.
I lavoratori esposti a sostanze cancerogene hanno diritto al risarcimento integrale dei danni e a tutti i benefici previsti dalla legge.