Tumore del colon- retto: aumento tra gli under 50 forse a causa di una tossina

Lo studio, pubblicato su Nature, suggerisce un’esposizione infantile alla colibactina

Un semplicissimo esame per la ricerca del sangue occulto nelle feci, offerto dal Servizio sanitario nazionale, permetterebbe di diagnosticare il tumore del colon-retto e, secondo i dati, si potrebbero evitare il 90% dei casi proprio grazie alla diagnosi precoce. Questo tipo di tumore registra quasi 49mila nuovi casi ogni anno ed è il secondo più frequente in Italia con 20mila decessi annui.
Inoltre, sono in aumento le persone colpite da tumore del colon- retto prima dei 50 anni, in particolare nella fascia compresa tra i 30 e i 45 anni.
Ovviamente dopo il test di diagnosi precoce è necessaria una colonscopia per permettere di evidenziare e asportare un’eventuale lesione cancerosa o di eseguire una biopsia.

Il Tumore del colon è il secondo più frequente in Italia e solo il 34% accetta di fare lo screening gratuito

Dato che quasi il 90% dei carcinomi del colon retto si sviluppa a partire da adenomi che possono impiegare anche una decina di anni per trasformarsi in forme maligne attraverso la diagnosi precoce è possibile eliminare i polipi intestinali prima che evolvano in un tumore maligno.
Questo tipo di esame è offerto gratuitamente a tutti i cittadini tra i 50 e i 70 anni d’età che ricevono, ogni due anni, una lettera da parte della propria Asl che li invita a raccogliere i campioni ed effettuare il test. Quindi grazie allo screening è possibile intervenire quando la persona ancora non presenta sintomi ed evitare il peggio.
Dato che l’età dei soggetti colpiti da tumore del colon retto è diminuita sarebbe opportuno che il servizio per la diagnosi precoce si estendesse ad una fascia più ampia di persone.

La possibile causa dell’aumento del tumore al colon potrebbe essere una tossina

Secondo una ricerca internazionale guidata dall’Università della California a San Diego “la colibactina” potrebbe essere la causa dell’aumento del tumore del colon negli under 50.
La “colibactina” è una tossina prodotta dai ceppi tossici dell’“Escherichia Coli” e può provocare danni al DNA. Queste mutazioni genetiche suggeriscono un’esposizione infantile (probabilmente entro i primi 10 anni di vita).

Come mai si ipotizza che l’esposizione alla tossina sia infantile?

Gli studiosi hanno analizzato il DNA di 981 pazienti provenienti da 11 Paesi e hanno scoperto che le mutazioni genetiche legate alla colibactina erano tre volte più comuni nei pazienti sotto i 40 anni perché le mutazioni che questa tossina lascia sul genoma suggeriscono un’esposizione infantile, probabilmente entro i primi dieci anni di vita.

Esposizione alla colibactina

La colibactina è prodotta dai ceppi tossici del comune batterio di “Escherichia Coli” e la sua trasmissione può avvenire attraverso il cibo contaminato, acqua e scarsa igiene alimentare. Ma può avvenire anche attraverso la carne cruda o poco cotta, latte non pastorizzato, alcune verdure come spinaci e lattuga. Secondo gli studiosi il 30-40% dei bambini nel Regno Unito e negli Stati Uniti ospita ceppi di “Escherichia Coli” produttori di colibactina.

Lo studio non dimostra che questa tossina sia la causa diretta del cancro perché, come sappiamo, è multifattoriale. Tuttavia, il legame genetico è molto evidente e gli autori continueranno a fare ricerche per prevenirne l’esposizione infantile.

Diagnosticare il tumore del colon

La rettosigmoidoscopia o rettoscopia

Dato che il 70%circa dei tumori del colon-retto si sviluppa nel retto (la parte finale dell’intestino) un altro tipo di screening in uso è la rettosigmoidoscopia. È meno invasiva della colonscopia perché esplora solo la parte finale del retto e richiede una preparazione meno fastidiosa. Con questo esame si possono rimuovere i polipi che si trovano nel retto ma, a differenza della colonscopia, non quelli che si trovano nella parte alta. Quindi ovviamente la colonscopia rimane sempre l’esame più completo e sicuro per evidenziare le eventuali problematiche e intervenire.

La colonscopia virtuale
Un altro esame per la diagnosi è la colonscopia virtuale che, attraverso un colonscopio introdotto nell’ano permette di effettuare uno o più prelievi su eventuali lesioni e sottoporli, poi, ad esame istologico. Tuttavia, non consente di rimuovere eventuali polipi presenti.

Cause

Le cause del tumore al colon possono essere ambientali, comportamentali o genetiche. Numerose ricerche hanno infatti dimostrato che le persone che consumano grandi quantità di carni rosse e di insaccati, farine e zuccheri raffinati, poca frutta e verdura sono più esposte all’insorgenza della patologia.  Ma anche il fumo e l’alcol così come il sovrappeso e la sedentarietà sono fattori di rischio.

Per quanto riguarda la genetica il rischio aumenta se la patologia è stata diagnosticata in un parente stretto di età inferiore a 45 anni, oppure in più parenti stretti all’interno della stessa famiglia. Altre cause possono essere patologie intestinali come: malattia di Crohn, rettocolite ulcerosa, poliposi adenomatosa familiare (FAP) e sindrome di Lynch. 



Autore: Ilaria Cicconi