Anche la chirurgia estetica, come altre forme di chirurgia comporta dei rischi per la salute. Gli obblighi di responsabilità medica del chirurgo estetico sono diversi da quelli di altri chirurghi. La chirurgia estetica è infatti orientata a un risultato da concordare con il paziente e non a migliorare una situazione clinica.
Il mondo della chirurgia estetica ha visto una crescita esponenziale negli ultimi decenni. Interventi di vario tipo, come la rinoplastica, la mastoplastica additiva o riduttiva, la liposuzione e molti altri, sono diventati procedure di routine per migliorare l’aspetto fisico di una persona.
Uno degli strumenti fondamentali per garantire che il paziente sia pienamente consapevole dei rischi e delle implicazioni dell’intervento estetico è il consenso informato. Questo documento rappresenta il fulcro degli obblighi informativi del chirurgo estetico e riveste una particolare importanza per diverse ragioni che vedremo di seguito.
In questa guida utile vediamo come deve essere redatto e quali sono i doveri del medico in termini di responsabilità. Vediamo ache che cos’è l’obbligazione di risultato in chirurgia estetica e come ottenere un risarcimento danni in caso di mancato consenso informato.
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Il Consenso Informato: che cos’è e a cosa serve
Il consenso informato è un documento legale che ha l’obiettivo di informare il paziente riguardo alla natura, agli obiettivi, ai rischi e ai benefici dell’intervento chirurgico a cui si sta per sottoporre. In altre parole, il paziente, prima di accettare di essere operato, deve avere una conoscenza chiara e comprensibile delle implicazioni dell’intervento e delle possibili complicanze.
Nel caso della chirurgia estetica, il consenso informato assume una rilevanza ancora maggiore rispetto ad altri campi medici. Questo perché gli interventi estetici non sono generalmente necessari per la salute fisica del paziente, ma sono eseguiti su richiesta per migliorare l’aspetto esteriore. Di conseguenza, l’aspetto informativo deve essere curato con estrema precisione e attenzione.
Finalità del Consenso Informato: qual è?
Il consenso informato serve principalmente a:
- Informare il paziente: il chirurgo estetico deve fornire tutte le informazioni rilevanti riguardo all’intervento, spiegando in dettaglio le tecniche utilizzate, i benefici attesi e i possibili rischi o complicanze.
- Garantire la libertà di scelta: il paziente deve avere la possibilità di decidere liberamente se sottoporsi o meno all’intervento, senza pressioni esterne. Questa decisione deve basarsi su una comprensione chiara e completa di ciò che comporta la procedura.
- Tutela legale per il chirurgo: il consenso informato, se redatto correttamente, funge anche da protezione per il chirurgo in caso di controversie legali, dimostrando che il paziente era a conoscenza dei rischi associati all’intervento.
Come deve essere redatto il Consenso Informato
Un aspetto cruciale nella redazione del consenso informato è il linguaggio utilizzato. Il documento deve essere scritto in modo chiaro e facilmente comprensibile per chiunque. Anche per una persona priva di conoscenze mediche specifiche.
Termini tecnici complessi devono essere spiegati in modo semplice, e il chirurgo deve accertarsi che il paziente comprenda realmente il significato di ciò che sta leggendo.
Informazioni essenziali che devono essere incluse
Il consenso informato in chirurgia estetica deve includere, almeno, le seguenti informazioni:
- Descrizione dell’intervento: una spiegazione chiara della procedura chirurgica, compresi i dettagli sulle tecniche utilizzate e le aree del corpo coinvolte.
- Motivazioni dell’intervento: il chirurgo deve spiegare perché l’intervento viene consigliato o eseguito, tenendo in considerazione le aspettative e i desideri del paziente.
- Benefici e risultati attesi: è necessario specificare quali risultati il paziente può aspettarsi realisticamente dall’intervento. Qui è importante gestire le aspettative, evitando promesse irrealistiche o esagerate.
- Rischi e complicanze: ogni procedura chirurgica comporta dei rischi, e il consenso informato deve elencarli in modo dettagliato. Si tratta di rischi legati sia all’intervento in sé (es. infezioni, cicatrici, insuccesso dell’operazione) sia all’anestesia.
- Alternativa all’intervento chirurgico: il chirurgo deve anche informare il paziente se esistono alternative non chirurgiche che potrebbero risolvere o migliorare il problema estetico.
- Tempi di recupero e istruzioni post-operatorie: il paziente deve essere informato sui tempi di recupero e su cosa aspettarsi nel periodo post-operatorio, incluse eventuali cure o restrizioni. Questo è particolarmente importante per prevenire complicanze e garantire il successo dell’intervento.
- Costi e modalità di pagamento: contiene una sezione relativa ai costi dell’intervento, alle modalità di pagamento e a eventuali spese accessorie (es. visite post-operatorie).
Il ruolo del chirurgo estetico nel processo informativo: qual è?
Un aspetto che spesso viene sottovalutato è il ruolo attivo del chirurgo estetico nel fornire le informazioni. Non basta presentare al paziente un documento da firmare. Il chirurgo ha il dovere di spiegare verbalmente il contenuto del consenso informato, rispondere a tutte le domande e accertarsi che il paziente comprenda realmente i rischi e le possibili complicanze dell’intervento.
Responsabilità Medica nella chirurgia estetica: responsabilità civile “maggiorata”
Il chirurgo estetico ha una responsabilità civile particolarmente delicata e “maggiorata” rispetto ad altre branche della medicina. Questa responsabilità deriva dal fatto che, come già accennato, l’intervento estetico è spesso una procedura elettiva, scelta dal paziente per motivi personali piuttosto che per necessità mediche.
Mentre in altri ambiti medici l’obiettivo primario è curare una malattia o migliorare la salute del paziente, nella chirurgia estetica l’obiettivo è un risultato estetico che sia soddisfacente dal punto di vista del paziente. Questo implica una maggiore attenzione alle aspettative del paziente, che devono essere gestite correttamente sin dal primo incontro.
Se il paziente ritiene che i risultati dell’intervento non corrispondano a quanto promesso, può intraprendere azioni legali contro il chirurgo, basandosi sulla mancanza di informazione o sulla presunta negligenza del medico.
In questi casi, il consenso informato diventa uno strumento fondamentale di difesa per il chirurgo, a patto che sia stato redatto e illustrato correttamente.
Obbligazione di risultato nella chirurgia estetica: cos’è?
In campo medico si parla di obbligazione di mezzi. Essa mplica che il medico deve impegnarsi al massimo e utilizzare tutte le competenze e le tecniche a sua disposizione per ottenere un buon esito, ma non è responsabile se il risultato non è quello sperato, purché abbia agito con la dovuta diligenza.
Nella chirurgia estetica, invece, l’obbligazione di risultato implica che il chirurgo estetico deve non solo impegnarsi a fornire il miglior servizio possibile, ma anche a raggiungere un risultato concordato con il paziente. Questo non significa che debba garantire la perfezione, ma che il risultato dell’intervento debba avvicinarsi alle aspettative ragionevolmente concordate con il paziente.
Come si definisce l’obbligazione di risultato?
Ecco alcuni elementi che definiscono l’obbligazione di risultato in chirurgia estetica:
- Aspettative del paziente: il medico deve chiarire fin dall’inizio cosa è realisticamente possibile ottenere dall’intervento e cosa no.
- Accordi scritti: in cui viene delineato nel dettaglio il risultato atteso, riducendo la possibilità di malintesi.
- Misurabilità del risultato: nella chirurgia estetica il risultato è più facilmente valutabile rispetto ad altre branche mediche. Se, ad esempio, un intervento di rinoplastica non modifica il naso come concordato o una mastoplastica non ottiene le dimensioni desiderate, è più semplice per il paziente dimostrare che il risultato non è stato raggiunto.
Se il risultato promesso non viene ottenuto, il paziente può sostenere che il chirurgo abbia violato l’obbligazione di risultato. In questo caso può essere richiesto il risarcimento dei danni.
Responsabilità per mancato Consenso Informato
Nel caso in cui il consenso informato non sia stato redatto correttamente, il chirurgo può essere ritenuto responsabile di eventuali danni subiti dal paziente, anche se l’intervento è stato eseguito correttamente dal punto di vista tecnico.
Ad esempio, se il paziente non era stato adeguatamente informato sui rischi di una determinata procedura e subisce una complicanza, il chirurgo potrebbe essere ritenuto responsabile per non aver fornito tutte le informazioni necessarie.
Un consenso informato ben redatto e spiegato in modo esaustivo non è solo un obbligo legale, ma anche una dimostrazione di trasparenza e professionalità da parte del chirurgo.
Chirurgia estetica: tutela legale e assistenza medica
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