E-cig, possibile stretta del Ministero della Salute

Il ministero della salute, oltre all’estensione del divieto di fumo all’aperto, sta pensando ad una stretta sulle cosiddette e-cig, le sigarette elettroniche. Come riporta l’agenzia Ansa, lo ha detto il ministro Orazio Schillaci in audizione alla Commissione Affari sociali della Camera.

Il divieto di fumo potrebbe estendersi anche ai luoghi all’aria aperta, se nelle vicinanze sono presenti minorenni e donne in stato di gravidanza. Potrebbero essere eliminate le sale fumatori; ed il divieto di fumo potrebbe essere esteso anche alle emissioni dei nuovi prodotti come sigarette elettroniche e prodotti del tabacco riscaldato.

A vent’anni dalla legge che ha introdotto il divieto di fumo nei luoghi pubblici e al chiuso, si sta dunque pensando ad un aggiornamento con maggiori restrizioni. Questo in risposta alla crescente preoccupazione sugli stili di vita degli italiani emersa a dicembre, con la pubblicazione dei nuovi dati sul cancro in Italia.

Le e-cig non riducono i danni del fumo

Secondo lo SCHEER – Comitato scientifico della Commissione europea le sigarette elettroniche (e-cig) non riducono i danni causati dal fumo. Esse stesse infatti sono in grado di produrre irritazioni alle vie respiratorie e di provocare effetti nocivi sul sistema cardiovascolare; anche il rischio cancerogeico è in crescita, a causa della “esposizione cumulativa a lungo termine alle nitrosammine, all’acetaldeide e alla formaldeide“. Le e-cig rappresentano inoltre, quale alternativa, un via di accesso alle abitudini tagabiche anche per i giovani; infine non sono un valido strumento di aiuto per i fumatori a smettere.

Vista la preoccupante diffusione di stili di vita non salutari, intendo affrontare il contrasto del tabagismo, che è tuttora la principale causa di morbosità e mortalità prevenibile in Italia” – ha detto Schillaci. Bisognerà dunque anche tenere conto “della crescente diffusione di nuovi prodotti, come sigarette elettroniche e prodotti del tabacco senza combustione, e delle sempre più numerose evidenze sui possibili effetti dannosi per la salute“.

Necessario “il recepimento entro il 23 luglio 2023 della direttiva della Commissione Europea sull’eliminazione di alcune esenzioni che riguardano i prodotti del tabacco riscaldato“. L’obiettivo è consentirne l’entrata in vigore dal 23 ottobre 2023.

Italiani, gli stili di vita da correggere

L’allarme sullo stile di vita degli italiani poco salutare, da correggere, è arrivato con la presentazione al Ministero della Salute – lo scorso dicembre – del volume aggiornato “I numeri del cancro in Italia 2022” a cura delle associazioni Aiom (Associazione italiana di oncologia medica), Fondazione Aiom, Passi, Passi d’argento, Airtum, Ons e Siapec.

Dai dati emerge che sono 390.700 i nuovi casi di tumore stimati in Italia, dei quali ben 14.100 in due anni. I fattori di rischio in aumento, il sovrappeso (33% degli adulti) e l’obesità (10%), la sedentarietà (31%) e il fumo (24%).

Si tratta di un dato che non può non destare preoccupazione se si considera che il 40% dei casi e il 50% delle morti oncologiche possono essere evitati intervenendo su fattori di rischio prevenibili, soprattutto sugli stili di vita“. Così il ministro Schillaci nel suo contributo nel volume.

Autore: Stefania Belmonte