Cromoterapia bilancia tutti i tipi di energia
La cromoterapia è una tecnica olistica che usa il colore e la luce per bilanciare tutti i tipi di energia. Le proprietà terapeutiche del colore sono state utilizzate fin dal 2000 aC.
A rendersene conto furono i medici ayurvedici indiani, i medici cinesi e quelli dell’antico Egitto.
Presso queste antiche civiltà, le camere curative erano dipinte con vari colori, poiché si riteneva che essi potessero alleviare determinati disturbi.
A volte, si utilizzavano anche i cristalli per potenziare gli effetti benefici della cromoterapia.
Cromoterapia: una pratica antichissima
Nell’antichità si usavano essenzialmente i colori primari (cioè rosso, blu e giallo) per la guarigione.
Secondo l’antica mitologia egiziana, l’arte della cromoterapia fu inventata dal Dio Thoth.
Nelle tradizioni ermetiche, presso gli antichi egizi e i greci, si usavano minerali colorati, pietre, cristalli, salici e coloranti come rimedi per diversi disturbi.
L’antico medico ayurvedico Charaka, vissuto nel VI secolo a. C raccomandava la luce del sole per trattare una serie di malattie.
Nell’antica Grecia, la natura fisica del colore era dominante. Il colore era intrinseco per la guarigione.
I medici greci usavano sia l’esposizione diretta alla luce solare, sia il metodo di guarigione indiretta, durante il quale si servivano anche di pietre, coloranti e unguenti.
Come agiscono i sette colori della cromoterapia
Nella cromoterapia ogni colore ha il suo scopo. Sette sono i colori utilizzati. Utile precisare che il sette nella simbologia è un numero molto importante (sette sono le note musicali, sette i pianeti, il sette era il numero preferito dei pitagorici, sette sono i colori dell’arcobaleno, sette sono i chakra).
Per questa disciplina, quando i colori sono equilibrati e in omeostasi (tendenza naturale al raggiungimento di una relativa stabilità), ci troviamo in uno stato di salute ottimale. Viceversa, stiamo male.
Per essere più precisi, secondo la cromoterapia
Il corpo umano è composto e stimolato dai colori;
I colori sono responsabili del corretto funzionamento degli organi nel corpo;
La luce influenza sia i corpi fisici sia quelli eterici;
I colori generano impulsi elettrici e correnti magnetiche o campi di energia che sono i primi attivatori dei processi biochimici e ormonali nel corpo umano;
Tutti gli organi e gli arti del corpo hanno un loro colore distinto;
Tutti gli organi, le cellule e gli atomi esistono come energia e ogni forma ha la sua frequenza o energia vibratoria;
Ognuno dei nostri organi e centri energetici vibra e si armonizza con le frequenze di questi colori.
Di conseguenza, quando varie parti del corpo deviano da queste vibrazioni normali previste, si può supporre che il corpo sia malato o almeno che non funzioni correttamente.
Chakra: la cromoteapia come strumento per riequilibrarli
Ma entriamo nel dettaglio.
Ogni colore nello spettro della luce visibile viene creato da una vibrazione. Essa risuona all’interno del sistema di chakra e al contempo, ogni chakra risuona con la frequenza di un colore correlato anche a un suono. Dal momento che funziona con frequenza vibratoria, la terapia dei colori serve a guarire il campo energetico (aura) che si è creato attorno al corpo, liberando quest’ultimo dai blocchi fisici, emotivi e psicologici.
I sette colori dei chakra e patologie associate
1) Rosso: E’ il colore della vitalità, della forza fisica e della vita. Dovrebbe aiutare ad aumentare l’energia e il fuoco sacro.
Il rosso rende più facile richiamare le parole negative ed è anche legato al ragionamento analitico compromesso.
Chakra corrispondente: Muladhara, I chakra della radice, che si trova nella zona del perineo.
Quando il primo chakra è bloccato possiamo sentirci smarriti, apatici, sfiduciati e privi di sicurezza in noi stessi.
Patologie associate: cancro alle ovaie, emicrania;
2) Arancio: Si ritiene che sia legato alla felicità e all’entusiasmo;
Incrementa l’ ossigenazione del cervello, energizza e stimola l’attività cerebrale.
Chakra corrispondente: Svadhisthana, il chakra splenico o chakra dell’acqua. Detto anche “sacrale” si trova al di sotto della pancia, nella zona pelvica.
E’ il fulcro che collega l’anima con il corpo, il chakra delle emozioni, della spontaneità, della creatività, del piacere, dell’autostima e della sessualità.
Patologie associate: Quando il chakra dell’acqua è bloccato, sono le emozioni a risentirne di più.
3) Giallo: Aiuta ad acquisire chiarezza di pensiero e consapevolezza, concentrazione e percezione.
Chakra corrispondente: Manipura, III chakra solare o chakra del fuoco.
Si trova nel plesso solare, la parte dell’addome che si trova tra il diaframma e l’ombelico.
Ancora Chakra
4) Verde: E’ il colore dell’armonia e della pace.
Serve a rilassare la mente. Aumenta l’energia.
Chakra associato: Anahata, IV chakra del cuore
Unisce i chakra superiori, più spirituali, a quelli inferiori, più materiali e aurei.
Provoca acne, malattie polmonari e respiratorie. Quando è bloccato, non riusciamo ad amare e a connetterci con gli altri.
5) Blu: Si associa alla saggezza e alla conoscenza.
Aiuta a rilassare la mente e ad alleviare il mal di testa.
Evoca l’affidabilità. Può aiutare a ripristinare il ritmo circadiano.
Chakra corrispondente: Vishuddha, V chakra della gola.
Si trova proprio alla base della gola ed è collegato alla comunicazione, sia con gli altri sia con noi stessi. Si riferisce al parlare e ascoltare con compassione e fiducia.
Patologie associate: asma, bronchite, afte alla bocca, disturbi del linguaggio ma anche otiti e dolori alle orecchie;
6) Indaco: Serve a riconnetterci con la nostra incoscienza. È il colore dell’intuizione, dell’immaginazione e della percezione psichica.
Chakra corrispondente: Ajna VI chakra, detto “del terzo occhio”.
Si trova nella testa, tra le sopracciglia.
In questo chakra si collegano tutti gli opposti e tutte le dualità, come il maschile e il femminile, la ragione e l’intuizione, la forma e la sostanza, il corpo e la mente, il buono e il cattivo.
Quando l’Ajna è bloccato, sarà la testa ad essere colpita: emicrania, stanchezza, insonnia, nevrosi, dolori agli occhi;
7) Viola: Stimola la creatività e l’ispirazione. E’ un colore adatto alla meditazione dal momento che intensifica il potere delle emozioni.
Chakra corrispondente: Sahasrara, VII chakra, detto “della corona”.
È legato all’energia dell’universo, alla connessione con il Divino, all’Illuminazione.
Quando il flusso è bloccato, non riusciremo a coltivare la nostra spiritualità. Ci sentiremo quindi apatici, sconfortati, depressi. Anche sul piano fisico ne risentiremo e accuseremo spossatezza, confusione mentale, depressione.
Strumenti utilizzati durante il trattamento
La terapia del colore utilizza:
- Luci a LED. Ogni colore avrà la sua funzione curativa, in base alle zone da sbloccare e alle relative patologie ad esse collegate;
- Agopuntura del colore;
- Bevande e infusi colorati
Questi colori, con la loro lunghezza d’onda e le loro oscillazioni, se applicati selettivamente a organi compromessi, sarebbero in grado di fornire l’energia di guarigione.
Il parere della scienza sulla cromoterapia
Anche se c’è ancora molto scetticismo su questa pratica, alcuni ricercatori hanno cercato di elaborare la relazione tra il corpo umano e i colori. Esaminiamo cosa è successo nel corso degli anni.
- Il filosofo e medico musulmano Avicenna (980 D.C) avanzò l’idea che si potesse guarire attraverso i colori. “Il colore è un sintomo osservabile di malattia;
- Nel XIX secolo, il dott. Pleasanton (1876) iniziò a utilizzare il colore blu come rimedio in caso di lesioni, ustioni o dolori;
- Nel XX secolo il dott. Ghadiali (1927) scoprì i principi scientifici che spiegano perché e come diversi raggi di colore hanno vari effetti terapeutici sul corpo.
La sua enciclopedia spettro-cromata, è considerata il primo libro pubblicato per spiegare la dottrinacompleta della cromoterapia.
Benefici della cromoterapia dimostrati dalla scienza
Ciò che sicuramente si è potuto dimostrare a livello scientifico è che, fisiologicamente, tutti i colori producono risultati clinicamente tangibili.
Esposizione ai colori caldi
- Ha un effetto rilassante e tranquillizzante per individui ansiosi;
- Abbassa la pressione sanguigna;
- Fornisce sollievo dalla tensione;
- Allevia gli spasmi muscolari;
- Riduce la frequenza di lampeggio degli occhi.
- E’ un aiuto per l’insonnia;
- Cura l’ittero neonatale;
Luce blu
La luce blu è utile nella cura dell’artrite reumatoide;
- Prevenzione del tessuto cicatriziale;
- Per curare ustioni e condizioni polmonari.
Luce bianca
La luce bianca a spettro a pieno è invece indicata nel trattamento di:
- Tumori;
- Depressione;
- Anoressia e bulimia nervosa;
- Isonnia e jetlag;
- Ansia da cambiamento;
- Alcool e dipendenza da droga;
- Comportamenti aggressivi.
A riferirlo furono nel 1990 alcuni scienziati intervenuti alla Conferenza annuale dell’American Association per il progresso della scienza.
I ricercatori dimostrarono gli effetti benefici dati dall’uso della luce blu nel trattamento di un’ampia varietà di patologie.
Conclusioni
La cromoterapia comincia a essere sempre più utilizzata come strumento terapeutico.
Su tutti, la terapia fotodinamica (PDT), una tecnica sviluppata degli ultimi due decenni.
La cromoterapia è ad esempio utilizzata per migliorare le prestazioni degli atleti.
La luce rossa sembrerebbe aiutare gli atleti chehanno bisogno di esplosioni brevi e veloci di energia;
La luce blu assiste in prestazioni che richiedono una produzione di energia. Il colore, il cervello e gli effetti della luce.
In Russia negli anni ’60 si è dimostrato che i colori e la luce incidono sulla produzione di melatonina e serotonina, aiutandoci a sincronizzare il nostro funzionamento corporeo in relazioni alle variazioni diurne e stagionali.
Si ritiene inoltre che diverse lunghezze d’onda (colori) di radiazioni, interagiscano in modo diverso sul sistema endocrino, per stimolare o ridurre la produzione ormonale. Questi studi hanno dato una nuova dimensione alla cromoterapia.
Insomma, la cromoterapia, potrebbe integrare ogni sistema di trattamento medico, sia che si tratti di medicina ayurvedica, allopatia, agopuntura, omeopatia, biochmica, magnetoterapia, fisioterapia, radioterapia, aromaterapia, riflessologia.
Quel che certo è che il colore fa bene!
Fonti e crediti
Medicina di colore. Arizona: editoria della tecnologia
leggera; 1993.
Azeemi, Khawaja Shamsuddin. Terapia colorata.
Karachi: pubblicazioni al-kitab; 1999.
Hassan M. cromopatia. Peshawar: Istituto di
cromopatia; 2000.
Coclivo A. Terapia della luce colorata: Panoramica
della sua storia, teoria, recenti sviluppi e applicazioni
cliniche combinate con l’agopuntura.
Pleasanton A. Blue and Sun Light.
Ghadiali D. Encyclopedia della misura spettrocromica.
Simona Mazza