Fisiatri, fisioterapisti e logopedisti in ospedale: le carenze

Le carenze di professionisti sanitari come logopedisti, fisioterapisti e fisiatri negli ospedali italiani rappresenta una sfida significativa per il sistema sanitario nazionale. Nell’ultimo decennio anche pratiche ormai consolidate, come quella di attribuire al fisiatra la coordinazione degli interventi riabilitativi nei reparti per acuti, stanno venendo meno. In questo articolo facciamo il punto sulla situazione, vediamo perché queste figure sono importanti, e vediamo quali sono le novità della Legge di Bilancio 2024/25 in merito.

Importanza di Logopedisti, Fisioterapisti e Fisiatri negli ospedali

Ma andiamo con ordine: perché le figure di fisiatri, fisioterapisti e logopedisti sono importanti negli ospedale?

  • Logopedisti: specializzati nel trattamento dei disturbi della comunicazione e della deglutizione, i logopedisti svolgono un ruolo cruciale nel recupero di pazienti con patologie neurologiche, post-ictus o con disturbi dello sviluppo. Sono altresì importanti in tutte le intubazioni più lunghe di 48 ore che causano danni alla deglutizione e all’apparato fonetico. Una presa in carico tempestiva migliora le possibilità di riabilitazione del paziente.
  • Fisioterapisti: si occupano della riabilitazione motoria, aiutando i pazienti a recuperare la funzionalità fisica dopo interventi chirurgici, traumi o malattie croniche. La loro presenza è fondamentale per prevenire complicanze e promuovere l’autonomia dei pazienti. Nei reparti di lungo degenza la loro presenza è essenziale per diminuire le complicanze dell’allettamento.
  • Fisiatri: specializzati in medicina fisica e riabilitativa, coordinano i programmi di riabilitazione, valutando le condizioni dei pazienti e pianificando interventi terapeutici personalizzati. Il loro compito è quindi quello di coordinare la riabilitazione, avvalendosi di terapeuti.

Situazione attuale nelle strutture ospedaliere italiane: le carenze

Attualmente, il numero di questi professionisti nelle strutture ospedaliere italiane è insufficiente rispetto alle necessità della popolazione. Ad esempio, si stima che in Italia vi siano circa 118 fisioterapisti ogni 100.000 abitanti, un rapporto nella media europea, ma che potrebbe non essere adeguato a soddisfare la crescente domanda di servizi riabilitativi. La loro presenza è poi frammentaria con divari importanti tra sud e nord e con grandi differenze tra regione e regione e struttura e struttura.

Previsioni della Legge Finanziaria 2024/2025

La Legge Finanziaria 2024/2025 ha riconosciuto la necessità di potenziare il personale sanitario, prevedendo l’assunzione di nuovi professionisti. In particolare, sono stati annunciati concorsi per l’assunzione di infermieri, terapisti, fisioterapisti, logopedisti, dietisti e tecnici sanitari.

La finanziaria e le novità in ambito sanitario nel dettaglio

La Legge di Bilancio 2025 prevede un incremento di 3,7 miliardi di euro per il settore sanitario, portando il Fondo Sanitario Nazionale a 138,5 miliardi di euro. In particolare è stato annunciato un piano triennale per l’assunzione di 30.000 professionisti sanitari, di cui 10.000 medici e 20.000 infermieri. Le assunzioni inizieranno nel 2025 con 6.000 nuovi ingressi.

La manovra prevede inoltre una riduzione graduale dell’aliquota fiscale sulle indennità di specificità medica, passando dal 43% al 30% nel primo anno e al 15% nel secondo anno, con un incremento salariale di circa 250 euro mensili per i medici.

Sono previsti aumenti dei contratti di specializzazione tra 200 e 400 euro al mese, oltre a un incremento generalizzato del 5% per tutti gli specializzandi in ambiti essenziali considerati poco attrattivi, come anestesiologia.

Anche il tetto per la spesa farmaceutica sarà aumentato dal 15,3% al 15,85% del Fondo Sanitario Nazionale, con un incremento di 800 milioni di euro.

Concorsi e iniziative regionali In Italia per colmare le carenze

Oltre alle iniziative nazionali, diverse regioni hanno avviato concorsi per l’assunzione di professionisti sanitari. Ad esempio, l’ASL Roma 2 ha indetto concorsi per la copertura di posti per logopedisti. Analogamente, altre aziende sanitarie locali stanno procedendo con selezioni per fisioterapisti e fisiatri, nel tentativo di colmare le lacune presenti nei rispettivi territori.

Il ruolo del fisiatra in ospedale e il deterioramento delle buone pratiche

Il ruolo del fisiatra negli ospedali è cruciale per garantire un’assistenza riabilitativa efficace e tempestiva ai pazienti. Tuttavia, recenti osservazioni evidenziano una riduzione della qualità di questi servizi, attribuibile principalmente alle carenze di risorse e a una diminuzione dell’intervento fisiatrico nei reparti per acuti.

Tradizionalmente, le Unità Operative di Medicina Fisica e Riabilitativa (UOMFR) hanno operato sia nei reparti per acuti che in ambito ambulatoriale. Mentre l’attività ambulatoriale sta acquisendo importanza per la gestione delle cronicità e la riorganizzazione territoriale, l’assistenza nei reparti per acuti sta subendo un deterioramento qualitativo. Ciò è dovuto alla mancanza di risorse e, talvolta, a un atteggiamento rinunciatario da parte dei fisiatri.

Un problema emergente è la tendenza a distribuire i fisioterapisti direttamente ai vari reparti per acuti, sotto la supervisione degli specialisti di settore. Questa organizzazione frammentata contrasta con l’approccio integrato e multidisciplinare coordinato dal fisiatra, che garantisce interventi riabilitativi appropriati e personalizzati attraverso il Piano Riabilitativo Individuale (PRI).

La carenza di fisioterapisti può ritardare gli interventi necessari per i pazienti acuti, mentre la mancanza di fisiatri può compromettere la valutazione accurata del paziente e l’organizzazione tempestiva del trattamento riabilitativo.

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Sfide e prospettive future: si colmeranno le carenze?

Nonostante gli sforzi in corso, permangono diverse sfide:

  • Formazione: l’offerta formativa deve essere adeguata per garantire un numero sufficiente di laureati in queste discipline.
  • Attrattività delle posizioni: è fondamentale rendere le posizioni ospedaliere più attrattive, offrendo condizioni lavorative adeguate e opportunità di crescita professionale.
  • Distribuzione geografica: bisogna garantire una distribuzione equilibrata dei professionisti sul territorio nazionale, evitando disparità tra le diverse regioni.

Sarà quindi fondamentale monitorare l’efficacia delle iniziative messe in campo e adottare ulteriori provvedimenti.

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