ADHD, la diagnosi con l’intelligenza artificiale

La diagnosi dell’ADHD, il deficit dell’attenzione, si può fare anche grazie all’intelligenza artificiale. I risultati dello studio condotto dall’Università della California, San Francisco, che lo ha sperimentato, sono stati presentati al meeting annuale della Radiological Society of North America (RSNA).

Scoperte 9 differenze nella materia bianca del cervello

Lo studio ha coinvolto oltre 11.000 adolescenti, di cui 1.704 selezionati con e senza ADHD. I dati di imaging cerebrale includevano una risonanza magnetica speciale, le cui scansioni hanno permesso agli studiosi di confrontare la materia bianca nel cervello. Ben 1.371 immagini hanno addestrato l’intelligenza artificiale a riconoscere gli individui con ADHD e a distinguerli da quelli senza. Il sistema poi è stato poi testato su 333 giovani, di cui 193 con ADHD e 140 senza.

I ricercatori, grazie all’aiuto dell’intelligenza artificiale, hanno scoperto differenze significative in nove tratti di materia bianca dei pazienti con ADHD. “In generale – ha spiegato il dottor Justin Huynh, coautore dello studio – le anomalie osservate nei nove tratti di materia bianca coincidono con i sintomi dell’ADHD“.

ADHD, cos’è il deficit dell’attenzione

ADHD è l’acronimo di Attention Deficit Hyperactivity Disorder e letteralmente è un disturbo da deficit di attenzione/iperattività. Si tratta di un disturbo neurobiologico che colpisce solitamente i bambini, ma può persistere anche nell’adolescenza e nell’età adulta.

Si caratterizza per una persistente e marcata difficoltà nell’attenzione, nell’iperattività e nell’impulsività e i suoi sintomi possono interferire significativamente con la vita quotidiana, l’apprendimento e le relazioni personali delle persone colpite. Tra i sintomi ci sono infatti la difficoltà nel mantenere l’attenzione su compiti specifici, l’incapacità di ascoltare attentamente, l’impazienza, la tendenza a interrompere gli altri e la difficoltà nell’organizzazione delle attività.

Tre sottotipi per il disturbo dell’attenzione/iperattività

Esistono tre sottotipi di ADHD, che vale la pena conoscere.

  • Predominantemente inattentivo: è caratterizzato principalmente da difficoltà di attenzione e concentrazione, con minima iperattività e impulsività.
  • Predominantemente iperattivo/impulsivo: consiste principalmente in comportamenti impulsivi e iperattivi, con difficoltà di attenzione meno evidente.
  • Combinato: con sintomi di inattenzione, iperattività e impulsività.

Come si affronta il disturbo ADHD? Il trattamento può variare in base all’intensità dei sintomi ed alla loro pervasività nella vita quotidiana del soggetto. Il trattamento è quindi di solito personalizzato.

Possono essere infatti combinate terapie comportamentali, supporto educativo, modifiche dello stile di vita e, in alcuni casi, possono essere prescritti farmaci stimolanti.

Autore: Stefania Belmonte