Vigili del fuoco vittime del dovere. La loro tutela legale. L’Osservatorio Nazionale Amianto tutela le vittime amianto dei Vigili del Fuoco. Questi ultimi, infatti, sono i più esposti alle sostanze cancerogene, tra cui, oltre l’amianto: piombo, cromo esavalente, cromo metallico, radiazioni ionizzanti e non ionizzanti, alluminio, cloruro di cadmio, cloruro di vinile monomero, cloruro di sodio, mercurio, metilmercurio, diossina, naftalina.
Assistenza per causa di servizio e vittima del dovere
Il personale del Comparto dei Vigili del Fuoco del Ministero dell’Interno è sottoposto, quindi, a un maggior rischio rispetto al dipendente pubblico. Infatti, è chiamato a svolgere le attività proprie di cui all’art. 1, co. 563, L. 266/05. In più, ci sono le attività proprie di esposizione ai diversi cancerogeni. In questo caso, le infermità debbono essere riconosciute per causa di servizio, con lo status di vittime del dovere. Si tratta di equiparazione a vittime del dovere cui hanno diritto anche i Vigili del Fuoco.
Si può chiedere all’ONA di emettere un parere legale scritto, che costituisce un sistema di orientamento per coloro che ritengono di aver subito delle infermità per causa di servizio.
Vigili del Fuoco e rischio amianto
Il rischio cui sono stati esposti i Vigili del Fuoco è relativo all’utilizzo di amianto in diversi ambito. Innanzitutto, l’amianto è stato utilizzato sotto forma di tessuto nel confezionamento delle tute antincendio e coperte spegni fiamma. Inoltre, è di tutta evidenza che i Vigili del fuoco siano stati esposti al rischio amianto durante e dopo gli interventi effettuati a seguito di incendi nelle industrie e nei siti produttivi.
In questi ultimi, i minerali di asbesto sono stati utilizzati, sia nelle strutture, che nei macchinari e perfino negli impianti, a partire da quello elettrico. In più, i Vigili del Fuoco hanno svolto servizio per far fronte alle calamità naturali come i terremoti. Inoltre, intervenivano negli incendi a bordo nave, e in ogni altra emergenza negli edifici pubblici e privati.
In questi contesti, essendo la prima forza di pronto intervento in emergenza, i Vigili del Fuoco sono stati esposti ad amianto e ad altri cancerogeni. Questi ultimi agiscono in sinergia, e anche potenziano gli effetti dell’asbesto.
L’ONA ha assunto un ruolo decisivo nella tutela medica e legale dei Vigili del Fuoco. Infatti, già in data 06.12.2016 è stato celebrato il Convegno “Angeli del soccorso senza tutela; Vigili del Fuoco a rischio esposizione“. La questione della tutela dei Vigili del Fuoco è stata approfondita anche in ambito giudiziario. In modo particolare, con la tutela degli eredi del Sig. Stelio Groppazzi. Questi, in qualità di Vigile del Fuoco, è stato esposto ad amianto ed è morto per mesotelioma. L’ONA e l’Avv. Ezio Bonanni hanno ottenuto la tutela legale con la condanna del Ministero alla costituzione delle prestazioni di vittima del dovere e poi al risarcimento del danno.
App ONA per la mappatura utile per la prevenzione primaria
Nel corso della trasmissione televisiva di ONA TV, è emerso che, proprio l’assenza della mappatura è uno degli elementi di maggior rischio. Purtroppo, la gran parte dei nostri edifici è stata realizzata prima del 1992. Per tali motivi, l’amianto è stato utilizzato come materia prima, financo negli intonaci, oltre che nel tetto/onduline.
Inoltre, l’entrata in vigore della L. 257/1992, avente ad oggetto “Norme relative alla cessazione dell’impiego dell’amianto”, non ha costituito un incurso significativo alla bonifica e messa in sicurezza dei siti. Infatti, il divieto è entrato in vigore il 28.04.1993 e riguarda solo il nuovo amianto. Tutto l’amianto, in particolare 2.748.550 tonnellate, è stato smaltito solo in minima parte, oltre a limitati interventi di confinamento e incapsulamento.
Proprio in tale ambito sarebbe importante la mappatura non ancora disponibile. Per questo l’ONA ha intensificato le attività di mappatura. Infatti, ha creato anche la app. Si tratta di uno strumento fondamentale e gratuito, posto nella disponibilità di tutti i cittadini.
Per tali motivi, l’ONA insiste perché sia tutto bonificato e messo in sicurezza, anche con l’utilizzo dei fondi europei che verranno erogati a partire dal 2021. Questo permetterebbe anche il rilancio dell’economia. Questi aspetti sono stati trattati nella puntata “Credito d’imposta, unica via per una reale bonifica dell’amianto” di ONA TV.
Epidemia di malattie asbesto correlate nei Vigili del Fuoco
Il rischio amianto e altri cancerogeni è stato spesso sottovalutato dal vertice dei Vigili del Fuoco. Invece, assistiamo continuamente a nuove diagnosi di mesotelioma, tumore del polmone ed altri tumori che sono asbesto correlati ma, allo stesso tempo, multifattoriali. La condizione di rischio dei Vigili del Fuoco è molteplice.
Anche rispetto all’asbesto, essere contemporaneamente esposti ad altri cancerogeni, come i fumi, piuttosto che il piombo, mercurio, alluminio, etc., sinergizza anche gli effetti dell’amianto.
La tutela giuridica dei diritti dei Vigili del Fuoco
Nel caso di diagnosticata infermità, e, quindi, di invalidità permanente e decesso, in queste condizioni, sussiste il diritto al riconoscimento della c.d. causa di servizio. Ricordiamo, infatti, che i Vigili del Fuoco sono privi di tutela INAIL ed hanno un particolare sistema di assicurazione. Al netto di tale sistema, sussiste anche il diritto al riconoscimento dello status di vittima del dovere.
Ciò è dovuto al fatto che gli appartenenti al corpo dei Vigili del Fuoco sono impiegati in missioni, ovvero in attività operative che comportano quelle particolari condizioni ambientali per le quali sussiste il diritto al riconoscimento dello status di equiparato a vittima del dovere.
Ciò non solo nei casi di mesotelioma: ne sono stati censiti più di 39 fino al 2015 in un contesto di scarsa rilevazione, ma anche di altre infermità, compresi gli infortuni.
La tutela è anche risarcitoria, con ristoro integrale di tutti i pregiudizi, patrimoniali e non patrimoniali.
Vigili del Fuoco vittime del dovere: i diritti
Quindi, il personale civile e militare che nelle missioni ex art. 1, co. 563, L. 266/05, piuttosto che esposto a cancerogeni e, quindi, equiparato ai sensi dell’art. 1, co. 564, L. 266/05, ha diritto anche la riconoscimento dello status di vittima del dovere oltre che al risarcimento del danno.
Quindi, per la procedura amministrativa, istituita dall’ONA, e attivabile anche direttamente, è fondamentale acquisire tutti gli elementi utili di prova del rischio. Così che, inoltrata la domanda di riconoscimento di causa di servizio, si può attivare anche la richiesta di riconoscimento dello status di vittima del dovere.
In seguito al riconoscimento di vittima del dovere, ovvero di equiparato a vittima del dovere, sussiste il diritto alle prestazioni previdenziali:
- Speciale elargizione;
- Assegno mensile vitalizio per l’importo di €500,00, in luogo del minor importo di €258,23, per effetto della equiparazione alle vittime del terrorismo e della criminalità organizzata;
- Speciale assegno vitalizio, per l’importo di €1.033,00, con decorrenza dal 02/05/1992;
- Incremento della retribuzione pensionabile di una quota del 7,5%, ai fini della pensione e dell’indennità di fine rapporto, o altro trattamento equipollente;
- Aumento figurativo di 10 anni di versamenti contributivi ai fini della pensione e della buona uscita;
- Esenzioni dall’IRPEF delle prestazioni;
- Diritto al collocamento obbligatorio con precedenza rispetto ad altra categoria di soggetti e con preferenza a parità di titoli;
- Borse di studio esenti da imposizione fiscale;
- Esenzione dalla spesa sanitaria e farmaceutica, estesa anche ai medicinali di fascia C e anche in favore dei famigliari;
- Assistenza psicologica a carico dello Stato;
- Esenzione dall’imposta di bollo per tutti gli atti connessi alla liquidazione dei benefici;
Inoltre, queste vittime hanno diritto anche al risarcimento di tutti i danni. Le prestazioni previdenziali sono solo degli indennizzi. Poi sussiste il diritto all’integrale risarcimento.
L’ONA e il dipartimento di tutela dei Vigili del Fuoco
L’ONA ha istituito il Dipartimento di tutela dei Vigili del Fuoco. Con lo strumento online di consulenza legale gratuita telematica è possibile ottenere, innanzitutto, un parere legale scritto. Questo parere è molto importante perché costituisce una guida, sia nella raccolta delle prove che nella procedura amministrativa. Il parere legale scritto è gratuito, perché costituisce una delle fasi della consulenza legale online gratis Vigili del Fuoco.
Solo così, in casi di danni biologici, ovvero, di infermità anche mortali, si potrà stabilire se ci sono i presupposti per attivare la procedura amministrativa. In questi casi, si potrà procedere nella richiesta di tutela.
Vigili del Fuoco e graduatoria delle Vittime del Dovere
Gli appartenenti al comparto sicurezza dei Vigili del Fuoco che vengono riconosciuti quali vittime del dovere vengono inseriti in un elenco, riportato nella relativa graduatoria.
La graduatoria delle vittime del dovere è in continuo aggiornamento ed è consultabile gratuitamente dal sito della Guardia di Finanza.
Consulta la graduatoria delle vittime del dovere
Prestazioni per gli eredi di Vittima del Dovere
In caso di decesso della vittima esposta ad amianto per malattia asbesto correlata, gli eredi hanno diritto al riconoscimento di vedova/o e orfani di vittima del dovere, con la liquidazione delle relative prestazioni.
Infatti, il Tribunale di Salerno, Sezione Lavoro, con sentenza 2334/2017 del 30.08.2017, ha condannato il Ministero della Difesa a liquidare quanto dovuto a una orfana di vittima del dovere con parificazione alle vittime del terrorismo: “l’importo mensile di €500,00, oltre perequazioni ex lege, e lo speciale assegno vitalizio vittime del dovere dell’importo di €1.033,00, oltre perequazioni ex lege, a decorrere dal decesso“.
Grazie all’assistenza dell’Avv. Ezio Bonanni, presidente dell’ONA Vigili del Fuoco, è stata ottenuta sia la parificazione alle vittime del terrorismo, sia il riconoscimento delle prestazioni anche se l’erede non fosse fiscalmente a carico del deceduto al momento della morte.
Le tesi dell’Avv. Ezio Bonanni sono state accolte dal Tribunale di Cagliari (sentenza n. 917/2016), poi impugnata dal Ministero della Difesa e confermata dalla Corte di Appello di Cagliari (Sezione Lavoro, sentenza n. 345/17), coerentemente con la giurisprudenza della Suprema Corte (SS.UU., sentenza n. 7761/2017).
Assistenza per gli eredi di Vittima del Dovere
L’ONA VVF offre assistenza legale gratuita per i Vigili del Fuoco vittime del Dovere (o gli eredi in caso di decesso) per ottenere il risarcimento danni e per:
- costituirsi parte civile nel processo penale e chiedere la condanna del Ministero dell’Interno al risarcimento dei danni (lesioni colpose in caso di patologia; omicidio colposo in caso di decesso);
- esercitare l’azione civile con azione presso il TAR (responsabilità contrattuale per violazione dell’obbligo di sicurezza);
- esercitare l’azione civile con azione presso il Tribunale di Roma per la condanna del Ministero (responsabilità extracontrattuale e civile da reato).
Patologie asbesto correlate dei Vigili del Fuoco
I Vigili del Fuoco riconosciuti vittime del dovere hanno diritto a ottenere i relativi benefici e prestazioni previdenziali in caso di patologia asbesto correlata causata dalla attività di servizio o svolgimento di missioni.
Le principali malattie amianto riconosciute di origine professionale sono:
- Asbestosi polmonare
- Placche pleuriche
- Ispessimenti pleurici
- Mesotelioma pleurico
- pericardico
- Mesotelioma peritoneale
- Mesotelioma della tunica vaginale del testicolo
- Tumore del polmone
- Cancro della laringe
- Tumore alle ovaie
- Cancro della faringe
- Tumore dello stomaco
- Cancro del colon retto
- Tumore dell’esofago
Mobilitazione ONA per i Vigili del Fuoco
L’ONA Vigili è sempre in prima linea nella tutela dei diritti dei Vigili del Fuoco. Lo scorso 6 dicembre 2016, a Roma, presso l’Istituto Superiore Antincendi, si è tenuto il convegno “Angeli del soccorso senza tutela; Vigili del Fuoco a rischio esposizione”, in cui l’Avv. Ezio Bonanni e l’ONA VVF hanno affrontato il tema dei diritti e dei rischi che corrono i dei Vigili del Fuoco. Sono intervenuti, oltre all’Avv. Ezio Bonanni, anche il Dott. Costantino Saporito (coordinamento nazionale Usb Vigili del fuoco), il Dott. Gabriele Miele (coordinamento nazionale Usb Vigili del Fuoco – Osservatorio Bilaterale Salute e Sicurezza, Ambienti di Lavoro), la Dott.ssa Sabrina Melpignano (psicologa e psicoterapeuta) e il Dott. Carmine Luigi Roma (oncologo e Comitato Scientifico ONA).
Lo scorso 8 ottobre 2016, alla luce del disastroso terremoto del 24 agosto che ha coinvolto il centro Italia, si è tenuta a Rieti, presso l’Aula Consiliare, l’assemblea pubblica “Terremoto e rischio amianto” organizzata dall’ONA proprio in materia del rischio amianto legato al terremoto e dei benefici contributivi per esposizione ad amianto. L’Avv. Ezio Bonanni ha illustrato tutti i rischi che corre sia il personale dei Vigili del Fuoco, per via dell’esposizione all’amianto presente negli edifici distrutti, sia la popolazione che, sprovvista di ogni misura di cautela e protezione (come le maschere protettive), ha inalato le stesse polveri e fibre di amianto, killer silenzioso che mostra i suoi danni solo anni dopo l’esposizione.