Il tumore al colon è una neoplasia che origina nell’intestino. Il colon assorbe le sostanze ingerite, tra cui anche le fibre di amianto. Queste fibre di materiali di asbesto sono ingerite con l’acqua potabile. In alcuni casi, generano il tumore del colon. In altri casi, la neoplasia è provocata dalle esposizioni lavorative a polveri e fibre di amianto.
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Come tutti i tumori maligni, anche il tumore del colon, è caratterizzato dalla proliferazione incontrollata di cellule interessate da una mutazione del DNA e che formano una massa anomala. Queste cellule hanno la capacità di espandersi e di creare metastasi anche in altre parti dell’organismo, distanti dalla sede di origine.
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Il tumore al colon: cos’é e la sua diffusione
Il carcinoma del colon con 610.000 morti all’anno nel mondo, è la terza forma più comune di cancro. Nel 2012 sono stati registrati 1,4 milioni di nuovi casi di cancro al colon retto e 694.000 decessi per tumore al colon retto.
Il 65% dei casi di adenocarcinoma del colon è stato riscontrato nei paesi sviluppati. La mortalità tumore colon è in netta diminuzione grazie alle prassi di screening e prevenzione. La malattia, abbastanza rara prima dei 40 anni, è maggiormente diffusa in persone di età compresa fra i 60 e i 75 anni, con poche distinzioni fra uomini e donne.
Il cancro al colon in Italia è il primo tra le neoplasie al colon per incidenza nella popolazione italiana. Nel 2017 sono state effettuate circa 53mila nuove diagnosi di cancro al colon retto.
Tra i maschi il cancro al colon retto si trova al terzo posto, preceduto dal tumore alla prostata e dal tumore al polmone (14% di tutti i nuovi tumori). Nelle donne, invece, è al secondo posto (14%), preceduto dal tumore alla mammella.
Il 58% delle persone colpite da un tumore del colon retto risulta in vita a 5 anni dalla diagnosi, con una moderata tendenza all’aumento (i dati risalgono ai primi anni 2000). Qui trovate tutti i dati dello IARC sulla diffusione del cancro del colon nel mondo.
Tumore al colon cause e fattori di rischio
La maggior parte dei tumori del colon deriva dalla trasformazione in senso maligno di polipi, ovvero di piccole escrescenze dovute al proliferare delle cellule della mucosa intestinale. Non tutti i polipi, però, sono a rischio di malignità. Ve ne sono infatti tre diversi tipi. Solo i cosiddetti polipi adenomatosi costituiscono lesioni precancerose e di essi solo una piccola percentuale si trasforma in neoplasia maligna colon.
La probabilità che un polipo del colon evolva verso una forma invasiva di cancro dipende dalla dimensione del polipo stesso: è minima (meno del 2 per cento) per dimensioni inferiori a 1,5 cm, intermedia (2-10 per cento) per dimensioni di 1,5-2,5 cm e significativa (10 per cento) per dimensioni maggiori di 2,5 cm.
Anche alcuni agenti biologici possono causare il tumore al colon-retto: Helicobacter pylori, Streptococcus bovis, Bacteroides fragilis, Clostridium septicum, Enterococcus faecalis, Escherichia coli, Mycobacterium avium complex, Salmonella, Fusobacterium necrophorum.
Le cause dei sintomi del cancro al colon
Come si manifesta il tumore al colon? Di seguito sono elencate le cause dei sintomi tumore al colon:
- Esposizione a cancerogeni, tra i quali l’amianto (qui trovate le malattie amianto correlate).
- Familiarità per il tumore maligno al colon (le persone con almeno due parenti di primo grado affetti da cancro colon sarebbero da 2 a 3 volte più a rischio).
- Condizioni ereditarie associate allo sviluppo di tumori benigni o maligni lungo il tratto gastrointestinale (come la sindrome di Lynch II – o cancro ereditario del colon-retto (cancro intestino) non poliposico o HNPCC – e la poliposi adenomatosa familiare – o FAP).
- Malattie infiammatorie intestinali (infiammazione cronica dell’intestino crasso e conseguente alterazione della sua struttura anatomica), come la colite ulcerosa e il morbo di Crohn.
- Presenza di polipi adenomatosi lungo il tratto colon-retto è tra le cause tumore al colon.
- Dieta poco sana (ricca di grassi animali, a base di carni rosse, povera di fibre e a ridotto contenuto di frutta e ortaggi freschi).
- Tumore al colon età avanzata (i malati di una neoplasia intestinale – neoplasia colon sono più frequentemente persone di età superiore ai 50 anni).
Uno stile di vita scorretto: obesità, eccessivo consumo di alcol, fumo di sigaretta e sedentarietà aumentano la possibilità di incidenza di un tumore al colon.
I sintomi del tumore al colon specifici
Il tumore al colon come si manifesta? Di seguito sono elencati per tumore colon sintomi.
I sintomi iniziali del tumore al colon sono i seguenti:
- Diarrea o stitichezza.
- Sensazione che l’intestino non si svuoti completamente (tenesmo).
- Tracce di sangue (sia rosso vivo che molto scuro) nelle feci.
- Feci siano più strette del solito.
- Frequenti dolori o crampi dovuti al gas, o sensazione di pienezza o gonfiore.
- Perdita di peso senza motivo, può essere uno dei tumore al colon sintomi.
- Stanchezza inspiegabile.
- Nausea o vomito.
Tumore al retto sintomi: i più frequenti
Quali sono i sintomi del tumore al colon? I sintomi del tumore al colon retto sono molto simili all’altra tipologia di cancro al colon, e sono i seguenti:
- Sanguinamento rettale;
- Sangue nelle feci;
- Anemia;
- Dolore addominale;
- Diarrea;
- Stitichezza;
- Senso di incompleto svuotamento dell’intestino dopo la defecazione;
- Sensazione di presenza di un corpo estraneo all’interno del retto.
Oltre a questi primi sintomi tumore colon-retto ce ne sono altri. Tra sintomi di tumore al colon troviamo anche astenia, ovvero continua spossatezza e l’anemia è una conseguenza al continuo sanguinamento rettale.
L’insorgenza del tumore al colon retto, carcinoma intestino e delle altre malattie colon è più frequente nelle persone di età superiore a 50 anni rispetto a quelle più giovani.
Prevenzione e screening per la diagnosi
Se una persona sa di essere a rischio elevato, perché ha avuto parenti con questo tumore, è opportuno che segua una dieta con pochi grassi, poca carne e ricca di fibre, vegetali e frutta al fine di ridurre il rischio di sviluppare dei tumori del colon-retto. Le fibre alimentari, in particolare quelle che non vengono digerite come la crusca, sembrano avere un effetto protettivo. Si è osservato che le popolazioni vegetariane hanno un’incidenza di carcinoma del colon-retto ridotta del 30 per cento. Uno studio del 2020 ha valutato, a tal proposito, gli effetti combinati dell’esposizione professionale a operazioni pericolose e fattori legati allo stile di vita sull’incidenza del cancro.
In caso di familiarità per neoplasia del colon retto è indicata la colonscopia a partire dai 45 anni oppure 10 anni prima dell’età della diagnosi del parente di primo grado. L’esame, se negativo, va ripetuto ogni cinque anni. La ricerca del sangue occulto nelle feci deve essere effettuata annualmente. In caso di sindromi genetiche ereditarie bisogna invece seguire protocolli specifici a partire dalla giovane età.
La ricerca del sangue occulto nelle feci è in grado di identificare il 25 per cento circa dei cancri del colon-retto e pertanto è raccomandata nell’ambito dello screening per tutti gli individui tra i 50 e i 75 anni di età, con cadenza biennale. In caso di positività dell’esame è indicata la colonscopia.
Un’altra strategia di provata efficacia, adottata come screening in alcune regioni di Italia, combina la ricerca del sangue occulto nelle feci ogni due anni con una rettosigmoidoscopia, esame più semplice della colonscopia da farsi una sola volta nella vita, tra i 58 e i 60 anni. Infine occore stare attenti ai segnali per cancro al colon come si manifesta.
Diagnosi del tumore al colon e sorveglianza sanitaria
La diagnosi tumore al colon avviene prima di tutto con il medico di base. È il dottore a verificare la sintomatologia tumore al colon. Per individuare il tumore al colon retto, bisogna effettuare un’analisi clinica e l’anamnesi lavorativa. La conferma della diagnosi del tumore al colon avviene tramite biopsia ottenuta durante sigmoidoscopia o colonscopia.
Alla biopsia del tumore al colon seguono esami diagnostici per immagini per determinare la diffusione del tumore all’intestino. I lavoratori esposti ad amianto corrono il rischio di contrarre il carcinoma al colon e per questo dovrebbero sottoporsi a continui controlli sanitari (sorveglianza sanitaria) al fine di diminuire la probabilità di morte per tumore al colon. Lo screening è consigliato in particolare tra i 50 e i 75 anni (età in cui è probabile insorgenza del tumore del retto).
Tumore al colon: le terapie e i trattamenti
I pazienti affetti da cancro al colon, nella maggior parte dei casi si sottopongono a interventi al colon per estirpare il tumore (colostomia). In base alla velocità e alla diffusione del tumore, potrebbe essere necessario sottoporsi a una terapia con radiazioni o chemioterapia, da fare in modalità neoadiuvante rispetto alla chirurgia in modo da ridurre le dimensioni della massa da estirpare o da eliminare eventuali cellule tumorali che non è stato possibile estirpare in sede chirurgica (adiuvante). Qui trovate uno studio sulla scelta dei trattamenti ottimali nella cura del cancro al colon per i singoli pazienti.
- Radioterapia
La radioterapia è spesso usata nei pazienti in cui il cancro al colon ha colpito maggiormente il retto. A volte prima dell’intervento tumore al colon si fa una serie di trattamenti con radiazioni ad elevata energia, che richiede pochi cicli per essere completata.
- Chemioterapia
La chemioterapia dopo intervento al colon può essere eseguita per via orale o per via endovenosa. La chemioterapia attuata dopo tumore al colon intervento si definisce adiuvante e può essere indicata per eliminare eventuali cellule tumorali residue e ridurre le possibilità di recidiva. Il protocollo più applicato di chemioterapia adiuvante per il cancro del colon-retto prevede la somministrazione di 5-fluorouracile (5FU), di solito insieme con una vitamina, l’acido folinico (leucovorin), che ne potenzia l’azione. Spesso si usano anche altri farmaci (ad esempio oxaliplatino (Eloxatin®) per i tumori di stadio III in cui le cellule tumorali si sono diffuse ai linfonodi più vicini).
Altre terapie per tumore al colon retto
- Intervento chirurgico
Prima della chirurgia per il tumore al colon, il colon è pulito accuratamente attraverso lassativi e clisteri o facendo bere al paziente una speciale soluzione detergente la notte prima dell’intervento al colon. L’intervento al colon prevede la rimozione del cancro ed è eseguito in anestesia generale. La parte del colon interessata dal cancro viene rimossa, mentre la restante parte è riconnessa con le suture. Quando gli interventi al colon per l’adenocarcinoma del colon interessano il retto o l’ano può essere fatta un’ incisione vicino al retto. Se non dovesse esserci colon residuo per creare l’anastomosi, il colon viene deviato verso l’esterno dell’addome attraverso ancora un’altra incisione (“colostomia”).
- Vaccino contro il colera
Un lavoro piuttosto recente sembra dimostrare l’utilità di ricorrere alla vaccinazione contro il colera a seguito di diagnosi di tumore al colon-retto. Questa cura tumore colon parrebbe ridurre il rischio di tumore al colon mortalità.
Che cosa occorre fare dopo la chirurgia?
Dopo l’operazione chirurgica di cura per il tumore al colon, il paziente non potrà mangiare o bere per qualche giorno per permettere all’anastomosi di cicatrizzare. Può essere inserito un tubo nello stomaco attraverso il naso per qualche giorno per evitare di far percepire gonfiore o nausea mentre si attende che l’anastomosi dell’operazione al colon si cicatrizzi.
Gradualmente si riprenderà a mangiare e si tornerà a casa in qualche giorno in base all’evoluzione dello stato di salute, fino a giungere per tumore colon guarigione.
Carcinoma del retto: le varie terapie
Riguardo le cure per il cancro al colon, i trattamenti per contrastare il carcinoma del retto sono i seguenti:
- Terapia chirurgica.
- Radioterapia.
- Chemioterapia.
- Terapia farmacologica ovvero “terapia mirata”.
Le terapie per il carcinoma al colon retto vengono spesso combinate fra loro per ottenere il miglior risultato e cura tumore colon. La buona riuscita del trattamento e per cancro al colon sopravvivenza dipendono soprattutto dallo stato di avanzamento del carcinoma rettale.
Il trattamento più comunemente usato per il carcinoma del retto è la terapia chirurgica che consiste nell’asportazione parziale o totale, nei casi più gravi, del carcinoma al colon retto.
Dopo aver effettuato tale operazione per rimuovere il cancro del colon retto bisogna incidere una stomia addominale (ricostruzione di un ano artificiale sulla parete addominale mediante un foro). Questa soluzione aumenta per tumori al colon sopravvivenza. Ma nei casi più avanzati si consiglia l’esenterazione pelvica che consiste nella rimozione chirurgica del colon, retto, ano, vescica, uretra e prostata, mentre nel caso in cui il paziente fosse donna si procede alla rimozione di ovaie, cervice e vagina.
Tumore del colon sopravvivenza e aspettative di vita
In base a statistiche americane (anni 2008-14) per tumore colon sopravvivenza 5 anni media è del 64.5%.
Negli ultimi anni, per quanto riguarda tumore al colon aspettative di vita, il tasso di mortalità si è progressivamente abbassato grazie alle pratiche di screening e prevenzione e al miglioramento della qualità di vita e delle abitudini scorrette. Qui trovate uno studio sulla prognosi e la possibilità di sopravvivenza nei pazienti affetti da cancro del colon e del colon-retto.
Tumore al colon: i diritti delle vittime
Lo IARC, nell’ultima sua monografia in materia di amianto, ha confermato che tra gli agenti eziologici del cancro al colon vi è l’amianto, detto anche asbesto. “Also positive associations have been observed between exposure to all forms of asbestos and cancer of the pharynx, stomach, and colorectum. For cancer of the colorectum, the Working Group was evenly divided as to whether the evidence was strong enough to warrant classification as sufficient” (pag. 294): “Associazioni positive sono state osservate anche tra esposizione a tutte le forme di amianto e tumore della faringe, stomaco, colon-retto e. Per il cancro del colon-retto, il Gruppo di lavoro è stato equamente diviso sul fatto che la prova era abbastanza forte da giustificare la classificazione come sufficiente”. (OMS sulla pericolosità dell’amianto e sulla sua comprovata capacità di causare il cancro del colon).
In Italia le malattie e i tumori da amianto sono riconosciuti ed indennizzati dall’INAIL. Le malattie professionali da amianto sono divise in 3 liste (liste malattie professionali INAIL). I tumori al colon sono compresi nella Lista II (malattie causate dall’amianto la cui origine lavorativa è di limitata probabilità).
Recentemente il Tribunale di Lucca, nella sentenza del 22 febbraio 2023, ha ribadito la correlazione tra asbesto e tumore del colon. Così ha condannato l’INAIL “al pagamento dell’indennizzo per danno biologico da malattia professionale nella misura del 25% a decorrere dalla data di presentazione della domanda amministrativa, oltre interessi come per legge“.
Altre prestazioni per le vittime del cancro al colon
Le vittime di tumore al colon che hanno ottenuto dall’INAIL il riconoscimento dell’origine professionale e asbesto correlata della neoplasia hanno diritto alle maggiorazioni contributive da esposizione ad asbesto (coefficiente 1,5), utili per anticipare l’accesso al pensionamento e per aumentare economicamente la prestazione pensionistica.
Sia le vittime che i familiari, in caso di decesso, hanno comunque diritto al risarcimento dei danni. Oltre al danno patrimoniale per diminuite capacità di lavoro e al danno biologico, sussistono anche gli altri danni che debbono essere integralmente risarciti. Il calcolo dell’entità del danno è sempre su base equitativa e con personalizzazione, partendo dalle tabelle del Tribunale di Milano, e secondo le norme di cui agli artt. 1226 c.c., ovvero 2056 c.c.. Inoltre, debbono essere scomputate per poste omogenee le somme di cui all’indennizzo INAIL.
Tumore al colon: assistenza medica e responsabilità medica
L’ONA offre assistenza legale gratuita per tutelare i diritti delle vittime rispetto al rischio amianto e all’esposizione ad altre sostanze cancerogene che possono causare il cancro al colon. Accompagna le vittime in tutte le fasi dell’iter legale per ottenere il risarcimento dei danni e il riconoscimento di tutti i diritti e benefici previsti dalla legge. Offre anche assistenza medica gratuita per ottenere una diagnosi precoce e la sorveglianza sanitaria e tutela legalmente le vittime di malasanità assicurando la responsabilità medica.
Qui trovate tutte le informazioni utili sull’assistenza medica gratuita e sull’assistenza legale gratuita di ONA.