Cosa sono i punti di assistenza territoriale? Sono chiamati anche PAT, acronimo per Punti di Assistenza Territoriale.
L’esperienza vissuta nei giorni più critici dell’a ‘epidemia da virus sars CoV-2 ha messo in evidenza ovunque la fragilità dell’assistenza “territoriale”. Le strutture ospedaliere si sono trovate infatti a dovere fronteggiare l’emergenza da sole, risultandone molto più facilmente sovraccariche.
Così è apparsa necessaria una riforma dell’assistenza territoriale da implementare nell’ambito del PNRR. Il risultato è il DM 77 che prevede la creazione di case di comunità ogni 100.000 abitanti e altre novità.
Altre normative vincolanti erano state emanate a livello nazionale nel 2015 con la Conferenza Stato Regioni n.98/CSR del 05/08/’14 – D.M. 70/2015) che stabiliva l’ARES 118 come unico deputato a occuparsi delle emergenze maggiori. Indirettamente si definiva così il ruolo dei Punti di Primo Soccorso ospedaliero e di quello di primo intervento.
Cosa sono i PAT e come nascono
- Cosa sono i PAT e come nascono
- Quali sono le urgenze e patologie trattabili in un PAT?
- Cosa non fanno i Punti di Assistenza Territoriale
- Cosa fare in caso di emergenza e urgenze maggiori?
I PAT, prima della riforma dell’assistenza territoriale sono nati per lo più all’interno dei vecchi PPI in chiusura, Punti di Primo Intervento per urgenze di bassa intensità. Il P.P.I. è una sede territoriale della rete ospedaliera dell’emergenza/urgenza dove operano dirigenti medici ospedalieri. Quindi è simile a un pronto soccorso perché ci opera il personale ospedaliero ma non ci sono reparti di degenza ospedaliera. Per questo motivo non tratta urgenze gravi.
Il PAT invece opera in continuità con gli ambulatori del territorio e non con gli ospedali.
Si tratta quindi di una struttura di natura ambulatoriale in grado di assicurare un punto di assistenza territoriale ad accesso diretto alla popolazione inserendosi nella rete dell’Assistenza Primaria. Quindi al pari delle Unità di Cure Primarie e degli ambulatori di Medicina Generale.
Quali sono le urgenze e patologie trattabili in un PAT?
Quali sono le urgenze e le patologie trattabili in un PAT? Sono tutte quelle emergenze di bassa gravità di cui si occupa normalmente l’ambulatorio di Medicina Generale, e che non sono differibili.
Assicura quindi visite e prestazioni ambulatoriali per:
- Asportazione di corpi estranei
- Cura degli attacchi d’asma
- Cura delle punture d’insetto e le reazioni allergiche circoscritte
- Suture e medicazioni di piccole ferite
- Trattamento immediato delle più comuni cause di dolore (es. mal di denti, coliche renali)
- Trattamento della perdita di sangue dal naso
- Trattamento di ustioni cutanee non estese
Cosa non fanno i Punti di Assistenza Territoriale?
Sono escluse dalle prestazioni ambulatoriali di un PAT le urgenze maggiori e le emergenze che vanno invece trattate nei punti di primo soccorso degli ospedali. Rappresentano esempi di urgenza da non trattare nei PAT:
- Cefalea grave resistente agli antidolorifici
- Difficoltà respiratorie gravi
- Dolore al torace di qualsiasi tipologia
- Emorragie copiose dalla bocca, dall’apparato ginecologico o dall’ano.
- Paralisi di uno o più arti
- Perdita improvvisa della coscienza
- Perdita improvvisa della parola
- Traumi di qualsiasi tipo, specie se con possibili fratture ossee
- Ustioni estese
Cosa fare in caso di emergenza e urgenze maggiori?
Le emergenze maggiori sono assicurate dal servizio ARES 118.
Attraverso la propria rete di ambulanze il 118 assicura la stabilizzazione e l’immediato trasporto delle urgenze/emergenze al Pronto Soccorso ospedaliero. Il PS è l’unico luogo adeguato, in termini di competenze mediche e dotazioni strumentali, a risolvere le emergenze. Riesce a dare una risposta adeguata a patologie potenzialmente mortali e in grado di dare luogo, se non adeguatamente trattate, ad invalidità permanenti.