MPM mesotelioma: disparità di trattamento in base al genere?

Uno studio riguarda la disparità di trattamento del MPM

MPM, mesotelioma è un tumore che colpisce maggiormente gli uomini. Questo comporta una disparità di trattamento in base al genere? Uno studio si è concentrato sulla questione   

MPM, cioè il mesotelioma è un tumore aggressivo e raro causato da esposizione o inalazione di fibre di amianto. 

Il periodo di latenza tra l’esposizione all’agente patogeno e l’insorgenza dei sintomi, varia da 30 a 50 anni, con una media di 40 anni.

Ad oggi, questo tipo di cancro è incurabile.

Quasi il 60% delle persone con questa diagnosi infausta muore infatti nel giro di un anno da quando si manifesta la malattia.

Recentemente la medicina ha fatto notevoli passi avanti nella cura e nel trattamento del mesotelioma.

Nuove procedure chirurgiche, trattamenti farmacologici innovativi e tecniche di radioterapia, hanno aumentato le aspettative di lunghezza e qualità della vita.

Peccato che questi trattamenti sembrerebbero dare prevalentemente precedenza agli uomini. 

MPM mesotelioma e trattamento: disparità di genere?

Una delle ragioni per cui la medicina si concentra sul genere maschile, si deve al fatto che il mesotelioma colpisce soprattutto gli uomini (l’83% dei casi). Le donne rappresentano invece un “misero17%. 

Ciò si deve non solo a ragioni di tipo professionale, ma anche a diverse condizioni genetico/molecolari.

Cosa che li espone maggiormente al rischio di contrarre il mesotelioma.

Per via di tale diagnosi, le donne hanno meno chance di sottoporsi un intervento chirurgico o una chemioterapia, rispetto agli uomini. 

GEMS e lo studio sulle differenze di genere

Uno studio del Gendered Experience of Mesothelioma Study (GEMS), finanziato dal Mesotelioma UK, ha cercato di scoprire se effettivamente esiste una “disparità di trattamento” in base al genere. 

Condotto nella School of Nursing and Midwifery, University of Sheffield, lo studio si è focalizzato sulle “esigenze di comprensione e supporto fornite a uomini e donne malate di mesotelioma”. 

Oltre a basarsi su interviste individuali e di gruppo, i ricercatori hanno utilizzato i dati forniti dai sondaggi del Mesothelioma Outcomes, Research and Experience (MORE) e di HASAG, un gruppo di supporto per l’amianto con sede nell’Hampshire (Regno Unito).

Allo studio ha partecipato anche un gruppo consultivo di parti interessate, tra cui: professionisti sanitari, avvocati, lavoratori del gruppo di supporto dell’amianto, avvocati e rappresentanti laici del mesotelioma del Regno Unito.

Reclutamento e partecipanti 

Per effettuare lo studio, sono stati esaminati pazienti di tre paesi del Regno Unito (Inghilterra, Galles e Scozia).

L’età dei partecipanti variava da 31 a 89 (donne 31-89 anni; uomini 44-77 anni).

In totale, 503 pazienti hanno completato il questionario. Di essi, 460 avevano mesotelioma pleurico maligno (MPM), il resto aveva altri tipi di mesotelioma.

Aspetti considerati dallo studio 

Lo studio ha preso in considerazione i seguenti aspetti: 

  • Storia professionale dei partecipanti;
  • Tempo dall’insorgenza dei sintomi alla diagnosi;
  • Risposta psicologica paziente dopo la diagnosi del mesotelioma;
  • Esperienze assistenziali di genere dei pazienti con mesotelioma pleurico maligno (MPM);
  • Approccio al processo diagnostico, chiarezza delle informazioni, grado di competenza degli operatori sanitari, supporto dei professionisti e soddisfazione generale per le cure ricevute;
  • Qualità della vita e benessere.

Gli otto quesiti chiave dello studio sull’MPM

Gli otto risultati chiave generati dalla ricerca sono stati i seguenti: 

  • Differenza fra occupazione ad alto rischio per gli uomini e per le donne;
  • Consapevolezza da parte delle donne (di tutte le età), sui pericoli dell’esposizione all’amianto;
  • Differenze di genere nella spiegazione e supporto fornite al momento della diagnosi;
  • Quanto, i ruoli di uomini e donne all’interno della famiglia e della società, hanno influenzato il modo in cui hanno affrontato una diagnosi di mesotelioma;
  • Riscontri di differenze di genere significative;
  • Differenza di approccio e comunicazione con i professionisti del mesotelioma;
  • Quanto le aspettative familiari e sociali di uomini e donne hanno influenzato la loro volontà di perseguire un risarcimento civile;
  • Esigenze e preferenze mediche, finanziarie, legali e di supporto che uomini e donne possono avere.

Risultato dei quesiti 

In risposta agli otto quesiti, lo studio ha evidenziato che:

  • Occupazioni ad alto rischio per gli uomini differivano dalle occupazioni ad alto rischio per le donne;
  • Le donne di tutte le età e gli uomini più giovani non erano consapevoli dei pericoli dell’esposizione all’amianto; 
  • Esistevano differenze di genere nelle esperienze di spiegazioni e supporto fornite al momento della diagnosi;
  • Uomini e donne: i ruoli all’interno della famiglia e della società hanno influenzato il modo in cui hanno affrontato la diagnosi di mesotelioma;
  • Non sono state riportate differenze significative di genere nelle esperienze di trattamento e cura dopo la diagnosi;
  • Uomini e donne avevano modi diversi di  comunicare con i professionisti del mesotelioma;
  • Le aspettative familiari e sociali di uomini e donne hanno influenzato la loro volontà di perseguire in direzione di un risarcimento;
  • Le preferenze per i tipi di supporto desiderati hanno mostrato alcune differenze tra uomini e donne.

Insomma, la disparità di trattamento basata sul genere è emersa, ma solo per alcune questioni. Su tutte gli aspetti legali. Per loro, l’accesso al trattamento e al risarcimento e ai processi è decisamente inferiore rispetto agli uomini.

MPM: dati in aumento anche per le donne 

Utile precisare che dall’inizio degli anni ’90, i tassi di incidenza del mesotelioma nelle donne sono raddoppiati (97%) e i tassi nei maschi sono aumentati di circa la metà (51%).  

Di conseguenza, la differenza tra i tassi di incidenza per uomini e donne è un’ulteriore motivazione per approfondire la questione della “convivenza” con il mesotelioma da una prospettiva di genere.

Conclusioni

Questo studio di metodo ha evidenziato che il quesito diagnostico nelle donne potrebbe ulteriormente essere ridotto rivedendo i processi diagnostici. In aggiunta dovrebbe includere l’acquisizione della storia professionale, e rivedere il rischio professionale di categorizzazione del mesotelioma.

In tal maniera, si auspica che i risultati e le implicazioni del GEMS possano fornire una guida e un supporto per i professionisti che lavorano con uomini e donne affetti da mesotelioma.

Fonti e referenze

sciencedirect.com

www.mesothelioma.uk.com/GEMS

Simona Mazza

Autore: Simona Mazza Certelli