La “pandemia” da stupefacenti negli Stati Uniti

Sono morte circa 100mila persone a causa dell’abuso di stupefacenti tra il 2020 e il 2021.

Negli anni precedenti a quelli del Covid, tra il 2016 e il 2018 era aumentata notevolmente la mortalità da stupefacenti negli Stati Uniti, soprattutto nella popolazione giovanile. Un numero così elevato di morti da abuso di droghe pesanti si era verificato per la prima volta in America nel 1918.

A quei tempi, l’abuso di droghe era dovuto alle due grandi tragedie che hanno afflitto il mondo intero: la Prima Guerra Mondiale (in cui gli Stati Uniti hanno dato un contributo notevole) e la pandemia della spagnola.
Per la prima volta, dopo il 1918. Una strage causata dall’abuso di stupefacenti utilizzati in maniera impropria.

Per questo è definito negli Stati Uniti “nuova pandemia”

La maggioranza delle morti è dovuta soprattutto all’abuso di oppioidi che sono usati per sballarsi. L’uso improprio di oppioidi è andato in parte scemando molti anni fa ma non è mai scomparso. Questi, infatti, hanno la caratteristica di costare poco e, quindi, possono essere acquistati facilmente.

C’è poi da considerare le modalità di approvvigionamento legate, per esempio, alla guerra in Afghanistan che ha fatto sì che si aprissero nuovi canali di commercializzazione di sostanze stupefacenti (oppio, eroina e altro).

Gran parte di queste morti sono determinate dall’utilizzo di sostanze come il fentanyl, sostanza oppioide sintetica, utilizzata come antidolorifico. Purtroppo, in questo caso c’è un abuso di un farmaco terapeutico.

Secondo il CDC (organismo di controllo sulla sanità pubblica degli Stati Uniti d’America) dall’aprile 2020 al 2021 dello stesso mese sono morte 100mila persone per overdose.

Manchester è la città in cui si registrano i tassi più alti di mortalità da oppioidi.
Il Covid ha peggiorato la situazione perché la perdita di lavoro, la chiusura delle scuole e le restrizioni hanno portato le persone ad abbandonarsi e, in alcuni casi, a cadere in questo tipo di dipendenze.
Non solo il fentanyl, spesso usato in concomitanza con cocaina ed eroina ma anche anfetamine, metanfetamine e altri oppioidi simi-sintetici sono utilizzati per sballarsi e sono la causa di questa “pandemia”.

Il farmaco per aiutare le persone affette da dipendenza


In America il governo ha stanziato 1500 milioni di dollari per aiutare le persone affette da dipendenza. L’idea è quella di utilizzare il naloxone, farmaco di sintesi in grado di bloccare una overdose da oppioidi.
Purtroppo, però, il farmaco in questione può essere prescritto negli Stati Uniti solo da medici. Non è a disposizione di coloro che vivono con persone tossicodipendenti.

È necessario un permesso da parte delle autorità federali per far in modo che i dottori possano prescrivere questi farmaci. Cioè, il naloxone e la buprenorfina per trattare le dipendenze. In molti Stati americani non è a disposizione di queste famiglie e non può essere prescritto. E, nel frattempo, le morti da abuso di stupefacenti aumentano.

La situazione italiana

L’abuso di sostanze contenenti oppioidi in maniera così significativa in Italia non si è mai registrato. Però, anche qui negli ultimi anni c’è un incremento dell’uso di stupefacenti in maniera impropria e dell’abuso di eroina.

Autore: Redazione