Il prossimo 21 giugno sarà la Giornata mondiale dello yoga. Ogni anno la disciplina si celebra in quella data per ricordarne l’importanza per le persone che la praticano nel combattere lo stress e per ritrovare loro stessi. Il 21 giugno è il solstizio d’estate: ricorda la tradizione indù, secondo la quale in questa data Shiva iniziò ad insegnare.
In Italia lo yoga è praticato da più di due milioni di persone. Il boom della disciplina, neanche a dirlo, c’è stato durante il Covid. Probabilmente per la sua praticità di esecuzione all’interno delle mura domestiche, durante le settimane di lockdown. Negli Usa, la stima è stata di un +150% di acquisti online di tappetini per svolgere l’attività in casa.
Giornata mondiale dello yoga, ricorrenza sancita dall’ONU
Dal 2014 la Giornata mondiale dello yoga è una ricorrenza riconosciuta dall’Assemblea Generale dell’Onu. Si ritiene infatti che lo yoga favorisca un approccio olistico al benessere e, più in generale, alla salute di chi lo pratica. Quindi una sua diffusione potrebbe apportare benefici per la popolazione mondiale.
Durante il Covid gli eventi legati alla Giornata mondiale dello yoga si sono svolti online. Numerosi sono gli eventi che si terranno, in presenza, durante la ricorrenza di quest’anno. Tutti saranno ad ingresso gratuito con registrazione consigliata.
Numerosi eventi in tutta Italia per lo Yoga Day
Per lo Yoga Day 2023 il messaggio è “Entriamo in armonia con la nostra vera natura“. Armonia e natura dunque le due parole chiave di quest’anno, attraverso le quali “si richiama il principio di interdipendenza tra tutti gli esseri detto dharma” – spiega l’Unione induista italiana, che dedica una sezione a tutti gli eventi in programma. Sono numerosi e tra le maggiori città troviamo Roma, Milano, Torino.
“L’invito è quello di ricercare e ritornare all’essenziale, sorgente di infinita pace. Una pace che auspichiamo possa riversarsi anche fuori di noi stessi e illuminare questi tempi oscuri. Lo yoga può essere strumento di trasformazione di sé e della società promuovendo il valore della non violenza“.