Decotto agli aghi di pino: una bevanda buona e salutare 

Il decotto agli aghi di pino è un antico rimedio salutare.

Il pino: una pianta sacra

Nell’antica Grecia il pino era consacrato a Rea, la Grande Madre, la madre degli Dei, a Dioniso e ad Attis. Per loro, era la rappresentazione del tutto che racchiudeva le coppie di opposti. 

Si presentava, quindi, come un’entità androgina dalla quale nasceva la creazione.

Virgilio, Ovidio e Plinio ritenevano che fosse un simbolo di fecondità, fedeltà e generosità , dato che era un albero sempreverde.

Era altresì simbolo di immortalità ed eternità. 

Durante il Rinascimento, il pino fu visto come un simbolo di morte, perché, una volta tagliato, non può rinascere. La sua resina simboleggiava l’immortalità e la purezza, la pigna chiusa richiamava alla castità, mentre quella aperta alla fecondità.

Il decotto di aghi di pino: un rimedio antichissimo 

Il decotto agli aghi di pino è stato utilizzato nella medicina tradizionale cinese e coreana per secoli.

A promuoverne l’uso erano sopratutto i sacerdoti taoisti, i quali ritenevano che facesse vivere più a lungo. 

Fonti storiche sostengono che nel 1536, l’esploratore Jacques Cartier faceva bere ai suoi uomini il decotto come antidoto contro lo scorbuto

Oltre ad avere un buon sapore e un buon sapore, il decotto ha effetti benefici sull’organismo. Ciò si deve alla sua alta concentrazione di sostanze biologicamente attive e alla presenza di clorofilla, oli essenziali, fitosteroli e vitamine.

Queste proprietà erano note anche agli esploratori e navigatori russi. Essi bevevano decotto di aghi di pino durante i lunghi viaggi per il Nord del paese e per la Siberia, per mantenersi in forma e prevenire lo scorbuto. 

Durante la Seconda Guerra Mondiale (1939-1945), i medici militari consumavano decotti di aghi di conifere e li prescrivevano ai soldati come bevanda in grado di aumentare le resistenze dell’organismo. I cacciatori e i pescatori delle montagne dell’Altai, della Siberia e delle terre deserte e fredde del Nord della Russia, sono altri grandi consumatori di questa bevanda.

Decotto agli aghi di pino: le proprietà benefiche 

Il pino è un sempreverde con molte proprietà’ curative.

Il suo decotto è uno dei rimedi omeopatici preferiti da quanti desiderano mantenere il proprio corpo in salute grazie ai rimedi naturali. Ma elenchiamo qualche sua proprietà: 

  • È ricco di vitamina C (cinque volte la concentrazione di vitamina C che si trova nei limoni);
  • Aiuta il sistema immunitario a contrastare malattie e infezioni (la vitamina C è un potenziatore del sistema immunitario),
  • Può portare sollievi in caso si soffia di malattie cardiache, vene varicose, disturbi della pelle e affaticamento;
  • Grazie agli alti livelli di vitamina A, fa bene alla vista, migliora la rigenerazione dei capelli e della pelle e migliora la produzione di globuli rossi;
  • Si può usare come espettorante per la tosse e in caso di congestione toracica; 
  • Allevia il mal di gola;
  • Contiene antiossidanti che riducono i radicali liberi, rallentano il processo di invecchiamento e contrastano i danni cellulari responsabili di infiammazioni e altri malanni;
  • Pare che abbia potere antidepressivo;
  • I suoi composti fenolici e altri antiossidanti potrebbero aumentare la memoria e proteggere il cervello (non vi sono però sufficienti evidenze scientifiche su questo punto);
  • Può aiutare a contrastare obesità, allergie e ipertensione;
  • Riduce il colesterolo VLDL (il cosiddetto colesterolo cattivo);
  • Gli aghi di pino nero possono essere efficaci contro batteri e funghi;
  • Ha proprietà diuretiche e depurative. In particolare, favorisce l’espulsione dei piccoli depositi cristallini nei reni, che se non curati possono dare luogo a calcoli renali.

Come si prepara il decotto 

Il procedimento per fare un buon decotto di aghi di pino è molto semplice. 

Innanzitutto occorre scegliere degli aghi freschi, dal colore verde acceso (hanno un buon sapore dolciastro e intenso).

Gli aghi vanno tritati finemente e messi in acqua bollente per una ventina di minuti. 

Importante cuocerli a fuoco basso, perché la vitamina C è molto sensibile alle alte temperature e i suoi effetti rischiano di annullarsi col calore.

Poi dovranno restare altri venti minuti a fuoco spento, dopodiché, basterà filtrarli e la bevanda sarà pronta. 

Il suo profumo balsamico inoltre si spanderà per tutta la casa.

Controindicazioni

  • Il decotto è sconsigliato in caso di gravidanza e durante l’allattamento, perché gli oli essenziali contenuti negli aghi possono irritare le mucose e scatenare allergie a livello della pelle;
  • Importante accertarsi di raccogliere aghi di pino e non quelli di tasso o cipresso, che possono essere tossici e causare vomito e diarrea;
  • Meglio non superare le due tazze al giorno, perché il decotto potrebbe causare mal di pancia e nausea;
  • Bisogna evitare di raccogliere gli aghi piatti perché sono meno succosi.

Fonti 

Makia Freeman “The Freedom Articles”

curenaturali.it

Simona Mazza

Autore: Simona Mazza Certelli