Curcuma: un antidoto contro i danni da alluminio

Curcuma è in grado di ridurre danni provocati dall’alluminio

Studi scientifici hanno dimostrato che la curcuma è in grado di ridurre i danni provocati all’organismo dall’alluminio, uno dei metalli più tossici per l’uomo.

Curcuma e alluminio. L’alluminio è un metallo pesante presente in grande quantità nell’ambiente, dato che costituisce circa l’8% della crosta terrestre. 

Gli individui sani riescono ad assorbire solo lo 0,3% dellalluminio somministrato per via orale. Il 95% viene invece eliminato dai reni attraverso l’urina. Purtroppo questo metallo è dannoso per il nostro organismo. 

Alluminio: dove si trova?

L’alluminio è presente negli alimenti, tra cui cereali e derivati (pane, dolci, biscotti e pasticceria) verdure (funghi, spinaci, rafano e lattuga), bevande come tè e cacao e alimenti per lattanti. 

Inoltre si trova nell’acqua potabile (i sali di alluminio vengono utilizzati in alcuni processi di potabilizzazione).

Se si ingerisce frequentemente alluminio, i reni si danneggiano e il metallo inizia ad accumularsi pericolosamente nell’organismo. 

In individui con reni poco funzionanti o in età avanzata, l’alluminio finisce per depositarsi nei polmoni, fegato, tiroide, ossa e cervello.

I consigli di EFSA

Secondo l’EFSA (European Food Safety Authority), possiamo assumere settimanalmente (senza correre rischi per la salute), circa un milligrammo di alluminio per chilogrammo di peso corporeo.

Se superiamo tale quantità, potremmo andare incontro ad intossicazioni. 

Perciò, per evitare ogni pericolo dovremmo evitare di:

  • Cucinare o avvolgere il cibo nei fogli di alluminio (in particolare non utilizzateli per i cibi acidi o cibi cotti caldi dove il rilascio è maggiore);
  • Respirare la polvere di alluminio in ambiente di lavoro;
  • Scegliere un’abitazione nei pressi di discariche di rifiuti o aree in cui l’alluminio viene estratto o trattato;
  • Utilizzare pentole in alluminio. Anche la caffettiera tradizionale contiene questo metallo. Meglio preferire la variante in acciaio o smaltata;
  • Consumare cibi e bevante in lattina;
  • Consumare farmaci antiacidi, aspirina tamponata e vaccini;
  • Deodoranti antitraspiranti. I composti di alluminio sono tra gli ingredienti attivi dei deodoranti, perché bloccano le ghiandole sudoripare e hanno un’azione batteriostatica;
  • Ingerire formaggio fuso. Ogni fetta di formaggio fuso confezionata singolarmente può contenere fino a 50 mg di alluminio;
  • Mangiare pesce che può contenere metalli pesanti come tonno, pesce spada o salmone di allevamento.

Danni da intossicazione da alluminio

L’intossicazione da alluminio scaturisce da un’assunzione inconsapevole di questo metallo tossico. 

Inoltre provoca nel nostro organismo:

  • Impedisce la produzione di enzimi essenziali e proteine;
  • Modifica la composizione del DNA;
  • Colpisce la membrana cellulare portando a morte cellulare prematura;
  • Danneggia il cervello e porta cambiamenti neurochimici e comportamentali negli individui;
  • Provoca malattie neurodegenerative quali: sclerosi multipla e sclerosi laterale amiotrofica;
  • Può provocare Alzheimer, Parkinson, demenza senile, anemia, emolisi, carie dentali, osteomalacia, disfunzione renale ed epatica;
  • Causa ulcere (in bocca, gastriche o duodenali), difficoltà a deglutire, alterazione della flora batterica dell’intestino, appendicite, diarrea cronica, reumatismi, stanchezza, eruzioni cutanee, problemi alla vista, calcoli renali, crampi muscolari;
  • Stress ossidativo (danno cellulare determinato da un eccesso di sostanze chimiche).

Terapia tradizionale per eliminare alluminio 

Per eliminare lalluminio dall’organismo, la medicina tradizionale prevedere la somministrazione di deferoxamina. Questo farmaco appartiene a un gruppo di medicine dette “chelanti” dei metalli pesanti o antagonisti dei metalli pesanti. 

Inoltre è utile precisare che la chelazione è una tecnica attraverso cui, un agente che ha affinità per un particolare metallo pesante viene introdotto nel corpo. Perciò il metallo si lega a questo agente e forma dei complessi più facili da eliminare.

I consigli del naturopata

Invece la naturopatia ha un approccio diverso per disintossicare l’organismo dai metalli pesanti.

Focalizzandosi su un semplice processo di educazione o meglio “rieducazione” al corretto vivere quotidiano, la naturopatia consiglia di:

  • Aumentare il consumo di alimenti di origine biologica;
  • Controllare sempre la derivazione degli alimenti, non limitandosi solo a leggere l’etichettatura riportata sulla confezione;
  • Evitare alimenti industriali, pieni di additivi, coloranti, conservanti o altre sostanze non naturali;
  • Evitare cosmetici che contengono sostanze chimiche e metalli, optando per quelli bio. Prestare attenzione anche ai prodotti per l’igiene e la cura della persona (shampoo, bagnoschiuma, creme) e per la cura della casa (detersivi e saponi);
  • Non abusare di farmaci;
  • Scegliere profumazioni per l’ambiente e per la casa quali: incensi naturali e oli essenziali. Oppure oli essenziali di solidago, arancio amaro, maggiorana, pompelmo, mirra e carota, dei chelanti naturali, capaci di eliminare le tossine in profondità;
  • Evitare l’esposizione dell’alluminio eliminando le fonti dirette;
  • Consumare curcuma

La curcuma: una spezia virtuosa

La curcuma o Curcuma longa è una spezia che appartiene alla famiglia dello zenzero.

Coltivata soprattutto in Asia, il suo rizoma è noto per le proprietà medicinali anti-infiammatorie, antiossidanti, anti-microbici, e molte altre. Perciò, fra tutti i rimedi naturali, scegliere questa spezia può davvero risultare utile.

Curcuma ed effetti sull’alluminio

Come accennato, l’alluminio provoca stress ossidativo (uno stato di squilibrio tra agenti pro-ossidanti e difese antiossidanti dell’organismo). 

Ebbene, la curcuma è un potente antiossidante, che la rende utile nel trattamento della neurotossicità indotta dall’alluminio e dall’insufficienza renale che contribuisce alla tossicità di questo metallo.

Tra le sue proprietà:

  • Allevia lo stress ossidativo pulendo le ROS (specie reattive dell’ossigeno), molecole coinvolte nei processi metabolici che possono portare alla morte delle cellule se prodotte in grandi quantità;
  • Aumenta la produzione di enzimi antiossidanti;
  • Inibisce la perossidazione lipidica (degradazione ossidativa dei grassi nella membrana delle cellule che porta alla morte cellulare);
  • Esercita un ruolo renoprotettivo (protegge il rene da farmaci e da sostanze nocive); 
  • Grazie alle sue proprietà antinfiammatorie e antiossidanti, ha efficacia neuroprotettiva su malattie come il morbo di Alzheimer e sul Parkinson;
  • Svolge una benefica attività chelante contro i metalli cadmio, cromo, rame, piombo e mercurio. Proprietà utile per prevenire l’accumulo di alluminio nei tessuti corporei.

Studi scientifici confermano i benefici della curcuma

Il merito delle proprietà benefiche della spezia contro la tossicità dell’alluminio si devono alla curcumina, uno dei principali composti attivi presenti nel rizoma della curcuma.

A dimostrarlo, alcuni studi scientifici condotti sui topi. Diversi test per determinare il livello del danno ossidativo e l’effetto dell’alluminio sulla memoria e sulla locomozione, hanno evidenziato che, somministrando curcumina, si attenuavano le alterazioni indotte dall’alluminio.

In aggiunta se ne riduceva la concentrazione.

Inoltre un altro studio ha dimostrato che la curcumina riduce lo stato di stress ossidativo alluminio indotto e la disfunzione mitocondriale nel cervello.

Come assumere la curcuma?

L’ideale sarebbe consumere almeno due cucchiaini al giorno di questa spezia. Meglio se in abbinamento al pepe nero e all’olio extravergine d’oliva. E’ bene tuttavia utilizzarla a crudo, a fine cottura, evitando così la dispersione di alcuni dei suoi principi nutritivi. Soluzione economica per cucinare primi piatti e salse, si può anche utilizzare per preparare delle squisite tisane, insieme allo zenzero e alla cannella.

Per un’azione ancora più concentrata e terapeutica è opportuno assumere invece integratori a base di curcumina. 

Precauzioni sull’uso 

Unica controindicazione: occorre prestare attenzione se si assumono farmaci e si hanno particolari problemi di salute. Infatti è bandita in caso di calcoli biliari e calcoli alla colecisti, visto che potrebbe sovraccaricare i reni, ma anche in presenza di problemi di coagulazione del sangue.

fonti e referenze

EFSA Jorunsal 2021

Mypersonaltrainer.it

fondazioneveronesi.it

legatumoriprarto.it (le spezie per la salute)

Simona Mazza

Autore: Simona Mazza Certelli