Cassazione: tutela e risarcimento anche per coloro che non hanno un contratto regolare

Pochi giorni fa la sentenza della Cassazione riguardante il risarcimento integrale per infortunio o malattia professionale

La Corte di Cassazione in una sentenza storica di pochi giorni fa ha sancito quanto sostenevo da tempo, che nel caso di infortunio o malattia professionale è dovuto il risarcimento integrale del danno. La sentenza quindi decreta l’estensione del principio della tutela a quanti non hanno un contratto di lavoro vero e proprio inclusi anche coloro che, per qualsiasi motivo, svolgono le loro attività nei cantieri, compresi i precari, i non regolarizzati e i dipendenti di ditte terze“. Lo ha detto il presidente dell’Osservatorio Nazionale Amianto (ONA) Ezio Bonanni, durante il convegno a Roma che si è svolto ieri presso la sala Laudato si’ del Campidoglio.

Aumentano gli infortuni sul lavoro

I dati parlano chiaro: sono in aumento gli infortuni sul lavoro e anche le malattie professionali. Tra i principi fondamentali della nostra Costituzione c’è proprio quello della centralità del lavoro e dell’uguaglianza dei diritti. ART.4 “La Repubblica riconosce a tutti i cittadini il diritto al lavoro e promuove le condizioni che rendano effettivo questo diritto… “
E non dimentichiamo che la legge tutela i lavoratori ART.35 “La Repubblica tutela il lavoro in tutte le sue forme ed applicazioni. Cura la formazione e l’elevazione professionale dei lavoratori. Promuove e favorisce gli accordi e le organizzazioni internazionali intesi ad affermare e regolare i diritti del lavoro”.
Proprio sulla base dell’uguaglianza sociale e i diritti dell’uomo la Corte di Cassazione ha espresso la sentenza citata in precedenza.

Il convegno promosso dall’ONA e Fondazione E-Novation “Stati Generali della sostenibilità”

Bonanni ha ricordato i dati delle malattie professionali registrate in Italia in questo 2022 a quota 43.933 (+ 8,6%) e degli infortuni sul lavoro che, fino al settembre 2022, sono stati 536.002 (+ 35,2%) rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente.
L’incremento ha riguardato sia i casi avvenuti sul lavoro (+37,5%), sia quelli in itinere, avvenuti nel tragitto di andata e ritorno tra l’abitazione e il posto di lavoro (+20,5%). Industria e servizi + 33,3%; agricoltura -3,2%; conto stato + 74,2%; sanità e assistenza sociale +132,3%; trasporto e magazzinaggio +112,8%; amministrazione pubblica 67,6%; attività dei servizi di alloggio e di ristorazione +65,4%. Bandiera nera alle regioni Campania, Liguria e Lazio.

La situazione nel Lazio e la proposta dell’ONA

Nel Lazio fino al maggio 2022, al netto dei contagi da Covid 19, si registra un aumento degli infortuni del 20% e quelli mortali del 10%. In totale 25.266, di cui 19.521 nella sola Capitale, mentre le malattie professionali registrate (sempre fino a maggio), sono 1.814. Di 630 a Roma.

L’ONA ha presentato le linee guida di una proposta di legge di iniziativa popolare, finalizzata a sostenere, anche dal punto di vista fiscale, le aziende virtuose sulla sicurezza sul lavoro. Ma anche a sospendere le attività con aggravio di una maggiore aliquota fiscale per coloro che violano le norme sulla sicurezza.

Gianluca Vannucchi: “È necessario superare, intanto, il falso dilemma: morire di lavoro o morire di fame, le conseguenze dei problemi climatici sono sotto gli occhi di tutti come l’aumento delle temperature ormai quasi irreversibili, e quello delle neoplasie che diminuiscono le aspettative di vita sana“. Sottolinea Bonanni che conclude: “per risolvere queste criticità è necessario pensare ad un nuovo sistema di produzione che non consumi l’ambiente“.

La rimozione dell’amianto

Fabrizio Santori, consigliere dell’Assemblea Capitolina e capogruppo della Lega in Campidoglio, ha sottolineato quanto sia necessario intervenire per la rimozione dell’amianto nel Lazio e nella Capitale: “Negli ultimi mesi abbiamo segnalato gravi situazioni di lastre di amianto ancora non rimosse in numerosi edifici pubblici a Roma. L’impegno contro l’amianto dovrebbe essere prioritario. È inaccettabile che nel 2022 queste situazioni siano così diffuse e che il problema sia ancora sottovalutato. Abbiamo chiesto un provvedimento concreto, con l’istituzione di un Osservatorio dedicato a Roma, ma gli interventi non sono sufficienti e ancora non si conoscono i risultati. A breve presenterò un’interrogazione per ricevere risposte chiare per la tutela della salute di noi romani”.

Oltre al presidente ONA, sono intervenuti il consigliere di Cassazione Nicola De Marinis, il professore di Diritto del Lavoro, Fabrizio Proietti, il primo dirigente medico della Polizia di Stato, Fabrizio Ciprani, Ruggero Alcanterini.

Autore: Ilaria Cicconi