Mangiare bene è la migliore forma di amore per sé stessi.
Digestione e Alimentazione: è importante nutrirsi bene
Digestione e alimentazione. Mangiare bene implica tutta una serie di fattori e perché no, di “riti” importanti per la nostra salute. Oltre a scegliere cibi di qualità, dovremmo anche stare attenti a come ingeriamo i nostri pasti. Mangiare lentamente, in assenza di stress e masticare a lungo, sono dei fattori molto importanti.
Perché digeriamo male
Oggi, oltre a ingerire cibi di scarsa qualità, il fattore stress contribuisce al cattivo funzionamento della digestione.
A dire il vero, il problema della cattiva digestione era noto anche ai tempi degli antichi romani, tanto che esistevano i cosiddetti “vomitori”, (il nome è già un programma).
In realtà, gli antichi romani conoscevano bene l’importanza della sobrietà e della frugalità alimentare. Cominciavano la giornata assumendo un bicchiere di normalissima acqua di sorgente o di acquedotto. Eppure, lo scrittore Tito Petronio Nigro (in latino: Gaius Petronius Arbiter; Massilia, 27 – Cuma, 66), nel suo Satyricon descrisse un personaggio grottesco chiamato Trimalcione, noto per le sue abbuffate.
I disturbi da “surriscaldamento”
Le nostre nonne dicevano sempre che determinati cibi “apportano troppo calore”. Cosa volevano dire?
Un recente studio mostra la funzione irritativa di alcuni cibi, che surriscaldano eccessivamente la mucosa stomacale, causando la sindrome del colon irritabile.
Con l’acronimo Fodmap (cibi fermentabili, oligosaccaridi, disaccaridi, monosaccaridi e polioli), la medicina si riferisce a tutti quegli zuccheri che accentuano i sintomi della sindrome del colon irritabile.
Se il surriscaldamento non viene interrotto e risolto, si trasforma in irritazione offensiva, in infiammazione cronica, ulcerazione, indurimento e infine in tumore allo stomaco o tumore al duodeno o tumore all’intestino e ai vari organi correlati.
Anche la stipsi è una delle principali cause della cattiva digestione.
I nemici della digestione
A seguire elenchiamo allora alcuni “nemici” della corretta digestione.
- Scarsa attività fisica: fare poca attività motoria non aiuta a smaltire i cibi. Anzi, provoca la dispepsia (difficoltà digestiva) e l’atonia intestinale, una tipica malattia da civilizzazione e da “poltroneria televisiva”;
- Alimenti processati: un’alimentazione malsana basata su farine e zuccheri processati, cibi privi di fibre e cellulosa, aumenta la pigrizia intestinale. Sottopone altresì l’apparato digerente ad uno sforzo laborioso, che irrita e congestiona le pareti dello stomaco, del duodeno e degli intestini;
- Alimenti scelti e mescolati male: la cattiva digestione e l’acidità di stomaco sono sostanzialmente dovute a fermentazioni e a putrefazioni malsane. Ciò si deve ad alimenti scelti male, assunti male, mescolati male. Qualche esempio? Bere acqua fredda a grandi sorsi, ingerire cibi bollenti, ingerire velocemente verdure crude, mandare giù minestre o tisane ad alta temperatura, sono abitudini scorrette;
- Alimenti acidi: consumare cibi acidi (su tutti la carne) provoca sbalzi nel pH del sangue, ulcerazioni e tumori;
- Altri veleni: alcol, fumo farmaci e certi integratori sono nemici di un apparato gastrico funzionante;
- Mancanza di sole e aria: anche la mancanza di sole e di aria fresca incidono sulla digestione. Muoversi e stare all’aria aperta evitano problemi quali: la dispepsia acida, la stitichezza, la dissenteria;
- Respirazione: la respirazione è il motore dell’intestino. Non usare correttamente la respirazione diaframmatica, rallenta la peristalsi intestinale.
Il segreto di una buona digestione?
Per garantire una buona digestione, bisognerebbe seguire una dieta “a basso costo digestivo” e adottare uno stile di vita più sano, meno frenetico, meno teso, meno frastornata.
Ma allora cosa significa “mangiare bene?”
Mangiare bene significa:
- Rispettare i cicli circadiani sonno-veglia-alimentazione;
- Conoscere il cibo che assumiamo: cos’è, da dove proviene, com’è stato ottenuto;
- Masticare bene: in bocca e in gola ci sono centinaia di ghiandole salivari che secernono un litro e mezzo di saliva al giorno. Questo prezioso materiale è lubrificante e digerente, ricco di enzimi digestivi come l’amilasi o ptialina, per cui è indispensabile masticare ed insalivare con pazienza il cibo in questione;
- Evitare il sovraccarico dello stomaco. Meglio mangiare poco e spesso che riempirsi e abbuffarsi;
- Evitare di stare seduti a lungo. La sedia è nemica della buona digestione.
Quali alimenti favoriscono la digestione?
La frutta in generale favorisce la digestione. A sostenerlo fu il dr Edward Howell, scopritore dei food-enzyme. Il medico rilevò che i vegetali crudi non contengono affatto una grande quantità di enzimi, per cui le insalate crude, pur essendo benefiche e pur giustamente assunte in anticipo rispetto ai secondi piatti, fanno poco per compensare la distruzione enzimatica subìta dai cibi cotti. Chi invece dispone di decisiva abbondanza enzimatica è la frutta, specie quella acquosa e ricca di acqua biologica.
- Ananas: la polpa di questo frutto contiene bromelina, un enzima digestivo che favorisce lo svuotamento dello stomaco;
- Mirtilli: la mirtillina di mirtilli rossi e neri rafforza le pareti e le mucose dello stomaco;
- Papaia: stesso discorso vale per la papaina contenuta nella papaia;
- E ancora: cachi e valeriana sono ottime risorse anti-gastrite. La mela cotogna contrasta i bruciori di stomaco, i semi di lino, patata cruda, aloe e la cotogna cotta contrastano la stitichezza, mentre melagrana e castagne contrastano la dissenteria. E infine anche le fragole, le more, i lamponi, l’uva spina verde e il ribes sono da preferire nella nostra dieta;
- Frutti tropicali: la noce di cocco fornisce liquido vitale di massima digeribilità. Stesso discorso vale per: leichi, longan, rambutan, mangostin, durian, jackfruit, papaia, mango, anguria, melone, carota sedano e dragon fruit vietnamiti. Questi frutti sono ricchissimi di acqua biologica, di valori vibrazionali e radianti Angstrom. Hanno alto potere di filtrabilità renale e nessun problema di fruttosio.
Altri alimenti amici della digestione
La fibra è una parte vitale della dieta. Se consumata quotidianamente:
- Aiuta a mantenere il sistema digestivo in movimento;
- Aggiunge massa alle feci e stimola la peristalsi, cosa che aiuta a ridurre la stitichezza;
- Alcuni tipi di fibre possono anche assorbire l’acqua in eccesso nell’intestino crasso per ridurre la diarrea.
- La fibra è un importante prebiotico, un alimento per i batteri benefici che vivono nell’intestino crasso;
- Verdure: carote, barbabietole e fagiolini cotti sono altamente digeribili. Quelle crude sono in genere troppo difficili da digerire;
- La patata bianca può essere mangiata in purea o bollita senza la pelle. Evitare qualsiasi verdura sottaceta o crauti;
- Riso integrale, riso selvatico o pilaf di riso;
- I cracker di soia e il pane tostato di melba sono approvati.
Cibi da evitare e accortezze
Da evitare:
- Crusca e qualsiasi cereale con noci, semi, bacche e / o cioccolato;
- Niente creme (nutella o simili);
- I formaggi fermentano e rallentano la digestione;
- Evitare fagioli e legumi tra cui piselli e lenticchie;
- Le bevande gassate possono aumentare i sintomi del gas. La caffeina dal caffè, dal tè e dalla soda aggravano i disturbi digestivi, anche se sono ammessi su una dieta a basso residuo;
- Bandite le bevande alcoliche tra cui vino, birra e cocktail;
- Le spezie vanno assunte con moderazione;
- Friggere o grigliare il cibo può renderlo “più pesante” in termini di digestione,
- Importante rimuovere la buccia e i semi da frutta e verdura.
La dieta Brat per problemi digestivi temporanei
Se i disturbi digestivi sono temporanei, si può ricorrere alla dieta Brat. Essa prevede un regime alimentare molto semplice da seguire, composto da 4 alimenti che danno il nome alla dieta. B sta per banane, R sta per riso, A sta per mela (apple in inglese) e T sta per toast (pane tostato).
Conclusioni
Per una buona digestione, l’igienista Valdo Vaccaro ritiene che il cibo che assumiamo dovrebbe essere: semplice, sobrio, naturale, fresco, digeribili, energicamente, e calorosamente saziante, innocente e dunque rispettoso il più possibile del diritto alla vita di ogni creatura pensante e senziente
Capace di garantire la velocità metabolica
Indispensabile a mantenere la macchina umana nella maggiore efficienza funzionale. Tale condizione richiede sangue fluido, alcalinizzanti in continuazione, arricchito da abbondanza enzimatica, sorretto da ottimali condizioni nervose, ma anche tranquillità nervosa, anche assenza di stress, di fretta, di preoccupazioni prima, durante e dopo i pasti.
Fonti
Abdullah MMH et al. Assunzioni di fibre alimentari e riduzione dei tassi di costipazione funzionale tra gli adulti canadesi: un’analisi del costo della malattia. Ricerca su cibo e nutrizione. 2015:59
Fondazione Umberto Veronesi
Valdo Vaccaro
Simona Mazza