Trametinib è un farmaco per la cura del tumore al polmone. Il cancro al polmone è una delle prime cause di morte negli Stati industrializzati, compresa l’Italia. Rappresenta il 15% di tutte le diagnosi di tumore negli uomini e il 12% nelle donne. Questi dati sono evidenziati dallo IARC in “Asbestos – chrysotile, amosite, crocidolite, tremolite, actinolite and anthophyllite“.
In Italia, in particolare, il tumore del polmone è la prima causa di morte per tumore negli uomini e la terza nelle donne, con quasi 34.000 morti in un anno. Inoltre, ogni anno, circa 70.000 decessi in tutto il mondo sono causati dal tumore polmonare, dovuto esclusivamente alle esposizioni a polveri e fibre di amianto. Infatti l’asbesto è una delle principali cause di questa patologia.
Essendo il cancro del polmone una neoplasia multifattoriale, esistono altri fattori che causano l’insorgere della malattia. Primo fra tutti è il fumo di sigaretta. Questo è responsabile di 8-9 tumori del polmone su 10. Poi ci sono altri agenti di rischio come l’esposizione a radon e metalli pesanti, l’inquinamento ambientale, fattori ereditari e precedenti malattie polmonari. Tutti questi fattori possono agire in sinergia.
L’ONA – Osservatorio Nazionale Amianto –e il presidente, l’Avv. Ezio Bonanni, tutelano tutti i cittadini vittima di tumore al polmone o di altre patologie asbesto correlate, come il mesotelioma. L’esposizione ad amianto, infatti, provoca gravi danni alla salute. Per combatterlo in maniera efficace, oltre alla bonifica dei siti contaminati, bisogna avviare una diagnosi precoce e agire in maniera tempestiva. Grazie all’azione dell’ONA, i pazienti possono richiedere la tutela medica e legale, anche in caso si sia vittima del dovere o della malasanità.
Trametinib, chemioterapia tumore polmone
Trametinib è un inibitore di MEK, una proteina coinvolta nella stimolazione della divisione cellulare. Infatti i farmaci antitumorali hanno lo scopo di eliminare le cellule tumorali, mentre si stanno riproducendo. Il Trametinib è un farmaco orale, che si somministra spesso in combinazione con Dabrafenib.
Altri farmaci chemioterapeutici sono Alectinib, Atezolizumab, Brigatinib, Carboplatino, Ceritinib, Cisplatino, Crizotinib, Durvalumab, Etoposide, Gemcitabina, Gefitinib, Erlotinib, Afatinib, Osimertinib, Nintedanib, Nivolumab, Pembrolizumab, Pemetrexed, Taxolo, Taxotere, Vinorelbina.
La dose è di 2 mg, da assumere una volta al giorno. È importante che le compresse non siano masticate o schiacciate, ma ingerite intere con un bicchiere pieno d’acqua. L’assunzione deve essere lontana dai pasti. Quindi va ingerita almeno 1 ora prima o 2 ore dopo il pasto.
Si raccomanda, inoltre, di assumere la dose di Trametinib alla stessa ora ogni giorno. Quando Trametinib e Dabrafenib sono assunti in associazione, la dose singola giornaliera di Trametinib deve essere presa alla stessa ora ogni giorno, mentre la dose di Dabrafenib va ingerita al mattino o alla sera.
In caso si rimetta dopo l’assunzione della prima dose, è consigliabile non assumere una seconda dose.
Chemioterapia per la cura del tumore al polmone
La chemioterapia trova impiego nel trattamento del carcinoma polmonare sia non a piccole cellule (adenocarcinoma) sia a piccole cellule (microcitoma). In particolare questa terapia, associata spesso alla radioterapia, è il trattamento prescelto per il carcinoma polmonare a piccole cellule, data la sua aggressività.
La chemioterapia antineoplastica prevede l’assunzione di farmaci antitumorali che vanno a interferire con la riproduzione delle cellule tumorali. Le cellule tumorali si replicano molto più velocemente rispetto ad altre cellule e i farmaci chemioterapici vanno a uccidere le cellule tumorali mentre compiono la divisione. Proprio per questo motivo questo approccio terapeutico è efficace soprattutto contro i tumori che hanno una rapida crescita e diffusione.
Perciò la chemioterapia va eseguita in più cicli. Non tutte le cellule tumorali, infatti, si replicano nello stesso momento. Sono sempre presenti delle cellule in fase di “riposo”, che non vengono quindi colpite durante il primo trattamento. Occorre quindi ripetere la somministrazione più volte.
La durata della chemioterapia è variabile, ma generalmente dura da 3 a 6 mesi, con la somministrazione da 3-4 a 6-8 cicli di trattamento. Un ciclo di trattamento si compone di giorni in cui viene somministrato il farmaco e di un periodo di riposo, fino alla ripresa del successivo ciclo. L’intervallo tra i due cicli permette di riprendersi dagli effetti collaterali e di valutare il livello di tossicità nel sangue del paziente. In caso di pazienti anziani o fragili, per la concomitante presenza di comorbidità, la terapia deve essere basata su farmaci con basso profilo di tossicità.
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Trametinib: effetti collaterali chemioterapia tumore polmone
Trametinib può provocare nei pazienti alcuni effetti indesiderati. Tra gli effetti collaterali ci sono costipazione, tosse, riduzione dell’appetito, diarrea, pelle secca e dolori muscolari o articolari. Inoltre si possono verificare nausea, stanchezza, rash, vesciche o piaghe in bocca, crampi, debolezza o dolori muscolari.
Per quanto riguarda la gravidanza, si raccomanda di non concepire figli durante il trattamento con Trametinib, poiché potrebbe provocare danni al bambino. Perciò è consigliabile l’utilizzo di un metodo contraccettivo valido per tutta la durata del trattamento e per almeno 90 giorni dopo il completamento della terapia. I contraccettivi orali potrebbero non essere efficaci se assunti in concomitanza con Trametinib.
L’efficacia del trattamento chemioterapico con Trametinib
Per valutare l’efficacia del trattamento chemioterapico somministrato al paziente, si può sottoporlo a TC torace addome completo con mezzo di contrasto o PET, ogni 2-3 cicli. La scelta tra questi due metodi dipende anche dal mezzo utilizzato precedentemente l’inizio della terapia. È, infatti, consigliabile usare lo stesso macchinario per agevolare il confronto.
Inoltre la PET è usata raramente, in quanto non raccomandata dalle linee guida per via dei costi più elevati. Tuttavia viene scelta in caso di malattia limitata al torace o in pazienti con insufficienza renale. Invece non è indicato come esame in pazienti con diabete scompensato, perché, in tal caso, la precisione è inferiore.
Se gli esami strumentali mostrano una stabilità o una riduzione nel numero e nelle dimensioni delle lesioni, si prosegue con gli stessi farmaci fino ad un massimo di 4 cicli. Raramente i cicli diventano 6 se non nei pazienti che sono in risposta dopo 2 o 4 cicli e che non presentano significativi effetti collaterali.
Assistenza medica e legale per le vittime tumore polmonare
L’ONA offre assistenza medica gratuita per le vittime di cancro al polmone. Esse possono così riceve una diagnosi precoce, terapie tempestive e la sorveglianza sanitaria per coloro che sono esposti ad amianto. Inoltre si tutelano tutte le vittime di malasanità, assicurando la responsabilità medica.
Un pool di avvocati, diretti dall’Avv. Ezio Bonanni, fornisce anche assistenza legale gratuita. Così è possibile tutelare i diritti delle vittime di malattie correlate all’amianto, come il tumore al polmone, e ottenere il risarcimento dei danni e il riconoscimento di tutti i benefici previsti.