Gemcitabina Gemzar è un farmaco per la cura del tumore al polmone. Esso è adoperato in alcuni pazienti sottoposti alla chemioterapia. Questa, detta anche chemioterapia neoplastica, è uno degli approcci terapeutici consigliati per chi ha contratto il cancro ai polmoni.
Questa neoplasia è molto diffusa, soprattutto nei Paesi industrializzati. Infatti è la prima causa di morte, non solo nel mondo ma anche in Italia, con quasi 34.000 morti in un anno. I dati specifici sulla diffusione di questo tumore sono riportati nella monografia IARC “Asbestos – chrysotile, amosite, crocidolite, tremolite, actinolite and anthophyllite”.
Il principale responsabile che determina l’insorgere del tumore polmonare è il fumo di sigaretta. Tuttavia spesso agisce in sinergia con altre cause, tra cui l’amianto, il radon e i metalli pesanti. La stessa OMS conferma la pericolosità dell’amianto e la sua comprovata capacità di causare il cancro al polmone.
Anche l’inquinamento atmosferico, la presenza della stessa patologia in altri componenti della famiglia, precedenti malattie polmonari e trattamenti di radioterapia ai polmoni possono essere ulteriori fattori di rischio.
L’Osservatorio Nazionale Amianto – ONA e l’Avv. Ezio Bonanni si occupano di tutelare tutti i lavoratori e i cittadini che sono stati esposti a sostanze cancerogene, come l’asbesto, e che hanno contratto un tumore ai polmoni o altre patologie asbesto correlate. I pazienti vengono assistiti dal punto di vista medico e legale, anche in caso di vittime del dovere o di malasanità.
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Gemcitabina Gemzar, chemioterapia tumore polmone
Gemcitabina è un farmaco chemioterapico. Esso è un analogo pirimidinico che agisce alterando i meccanismi di replicazione del DANN. In questo modo riduce la crescita e la proliferazione del tumore.
Gemcitabina Gemzar può essere somministrato sia in monoterapia sia in associazione: Gemcitabina Cisplatino o Carboplatino Gemcitabina. In particolare viene effettuata Cisplatino Gemcitabina polmone terapia. Il paziente lo assume in vena e la schedula di somministrazione è in genere 1-8-21. Ciò significa che, sia nel caso la terapia sia in combinazione con altri farmaci che come monoterapia, l’assunzione del farmaco avviene la prima volta, la seconda dose si ha dopo 7 giorni e, infine, dopo 14 giorni di pausa, il paziente assume la terza dose.
La chemioterapia può prevedere l’assunzione di altri farmaci antitumorali come Alectinib, Atezolizumab, Brigatinib, Ceritinib, Crizotinib, Dabrafenib, Durvalumab, Etoposide, Gefitinib, Erlotinib, Afatinib, Osimertinib, Nintedanib, Nivolumab, Pembrolizumab, Pemetrexed, Taxolo, Taxotere, Trametinib, Vinorelbina, Cisplatino e Carboplatino.
Importanza della chemioterapia, trattamento cancro polmone
La chemioterapia è uno dei trattamenti a cui può essere sottoposto la vittima di cancro al polmone. Questa terapia può essere svolta insieme alla chirurgia e la radioterapia o può essere scelta come unica soluzione. Come metodo di cura garantisce maggiore possibilità di sopravvivenza e migliori aspettative di vita.
La chemioterapia prevede l’utilizzo di farmaci antitumorali che hanno lo scopo di interferire con la riproduzione delle cellule tumorali. Infatti, questo tipo di cellule si replicano molto più velocemente. I farmaci vanno ad eliminare le cellule tumorali mentre si dividono. Questo rende la chemioterapia la scelta ideale se si trattano tumori aggressivi, che si diffondono rapidamente, come il microcitoma. Viene però usata anche in caso di adenocarcinoma.
La somministrazione dei farmaci chemioterapici avviene in più cicli. Infatti non tutte le cellule tumorali si replicano nello stesso momento. Alcune cellule, durante il trattamento, potrebbero essere in fase quiescente. Perciò non vengono colpite dai farmaci antitumorali.
Inoltre un ciclo di trattamento si compone da giorni in cui viene somministrato il farmaco, a cui segue un periodo di riposo, fino alla ripresa del successivo ciclo. L’intervallo tra i due cicli permette al corpo del paziente di riprendersi dagli effetti collaterali. Verranno poi effettuati gli esami del sangue per valutare la tossicità sui globuli bianchi, rossi e piastrine.
La durata della chemioterapia è variabile. Generalmente dura da 3 a 6 mesi, con la somministrazione da 3-4 a 6-8 cicli di trattamento.
L’uso di Gemcitabina per trattare altre neoplasie
La Gemcitabina è un farmaco antineoplastico che viene metabolizzata a livello intracellulare. La sua attività citotossica è dovuta all’inibizione della sintesi del DNA cellulare ad opera dei suoi due metaboliti attivi, la difluorodeossicitidindifosfato e la difluorodeossicitidintrifosfato.
Per il suo meccanismo di azione il farmaco è adatto per il trattamento di altre neoplasie, oltre il cancro polmonare, come:
- carcinoma della vescica;
- tumore della mammella;
- cancro alle ovaie;
- carcinoma del pancreas.
Inoltre la Gemcitabina è spesso utilizzata anche nelle terapie di pazienti affetti da mesotelioma.
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Gemcitabina effetti collaterali chemioterapia
I pazienti sottoposti a Gemcitabina Gemzar possono riscontrare degli effetti indesiderati. Vi sono effetti collaterali molto comuni, presenti in più di 1 paziente su 10. Tra questi c’è la riduzione della capacità del midollo osseo di produrre cellule ematiche. Ciò può aumentare il rischio di infezioni, diminuire la capacità di coagulazione del sangue o causare anemia.
Se il farmaco è assunto in combinazione con altri farmaci gli effetti possono aggravarsi, come nel caso di Cisplatino Gemcitabina effetti collaterali. Può essere necessario ricorrere a trasfusioni di cellule ematiche per anemia o emorragia, al trattamento d’infezioni o alla somministrazione di farmaci per stimolare la riformazione di midollo osseo.
Altre controindicazioni sono nausea e vomito, aumento dei valori della funzionalità epatica, la presenza di proteine e sangue nelle urine. Inoltre possono presentarsi anche sintomi influenzali come febbre, mal di testa, mal di schiena, brividi, dolori muscolari, astenia ed anoressia. In più ci sono anche tosse, malessere generale, sudorazione, difficoltà a dormire e rinite, cioè l’infiammazione del tratto nasale.
Alcune vittime di tumore al polmone possono riscontrare come effetti: eritema cutaneo di tipo allergico, spesso accompagnato da prurito, leggera dispnea, edema periferico, cioè gonfiore delle estremità, o edema facciale, perdita minima di capelli.
Ci sono poi effetti collaterali comuni, evidenziati in 1-10 pazienti su 100. Questi sono diarrea, costipazione, stomatite, ovvero infiammazione della bocca, potenzialmente con ulcerazioni, e sonnolenza.
Effetti indesiderati meno frequenti di Gemcitabina Gemzar
L’assunzione di Gemcitabina polmone prevede anche degli effetti indesiderati meno frequenti. Tra gli effetti collaterali non comuni, riscontrati in 1-10 pazienti su 1.000, c’è il broncospasmo, generalmente leggero e transitorio.
Poi vi sono le controindicazioni considerate rare, perché verificatasi in meno di un paziente su 1.000, o effetti collaterali rarissimi, riscontrati in meno di un paziente su 10.000. Questi sono:
- desquamazione cutanea;
- ulcerazione cutanea o formazione di vescicole;
- ipotensione, cioè la pressione arteriosa bassa;
- ARDS (Adult Respiratory Distress Syndrome), una grave disfunzione polmonare;
- polmonite interstiziale, ovvero l’infiammazione polmonare;
- edema polmonare, l’accumulo di liquidi nei polmoni;
- sindrome emolitico-uremica (HUS), che provoca anemia, riduzione delle piastrine e diminuita funzionalità renale;
- insufficienza renale;
- disturbi cardiovascolari, come infarto del miocardio, scompenso cardiaco congestizio, cioè la riduzione della funzionalità cardiaca, e aritmia;
- reazione anafilattoide, ovvero reazioni di ipersensibilità;
- trombocitemia, che provoca l’aumento delle piastrine;
- parestesie, il leggero intorpidimento o formicolio nelle braccia e gambe;
- gravi danni epatici.
Vittime di cancro polmonare: tutela medica e legale
L’ONA fornisce assistenza medica gratuita, al fine di ricevere una diagnosi precoce e di garantire la sorveglianza sanitaria. Inoltre offre assistenza legale gratuita per tutelare i diritti delle vittime di patologie asbesto correlate, come il mesotelioma e il tumore al polmone.
Un team di avvocati, guidati dall’Avv. Bonanni, presidente dell’Osservatorio Nazionale Amianto, sostiene le vittime in tutte le fasi dell’iter legale. Queste possono così ottenere il risarcimento dei danni e il riconoscimento di tutti i benefici previsti dalla legge. Inoltre si assistono legalmente tutte le vittime di malasanità.