L’Osservatorio vittime del dovere di Taranto ha organizzato uno screening per i militari esposti a uranio impoverito e metalli pesanti
L’uranio impoverito e i metalli pesanti hanno contaminato e portato alla morte tantissimi militari che hanno svolto servizio nei teatri di guerra.
I nostri soldati, ignari, hanno lavorato nelle zone bombardate precedentemente da proiettili all’uranio impoverito in Bosnia (1995), Kosovo (1998) e Iraq (1991) e 2003.
Il commissario dell’Osservatorio Vittime del Dovere di Taranto Aps Paola Santospirito, il dottor Pierpaolo Capece in collaborazione con l’ONA hanno organizzato uno screening gratuito per i militari (ed ex militari) che sono stati esposti al rischio.
Il dottor Capece ha messo a disposizione il suo laboratorio “Studio analisi cliniche ed ambientali”, di Pisticci scalo a Matera il 22 ed il 23 aprile 2022, dalle 8 alle 17. Chi è interessato potrà comunicare l’adesione, entro il 20 aprile, al numero 0835/1976026 o attraverso l’e-mail: info@chimicaeambiente.com
“Gli esperti ricercheranno – ha spiegato il commissario Vittime del dovere Aps di Taranto, Paola Santospirito – la presenza di uranio impoverito, tungsteno e altri metalli pesanti presenti nei teatri di guerra, ma anche sulle navi della Marina”.
Un’opportunità per i militari che possono recarsi a Matera da ogni parte d’Italia ed effettuare esami che possono costare anche migliaia di euro.
Il laboratorio di analisi
Lo Studio Analisi Chimiche e Ambientali con sede a Pisticci Scalo (in provincia di Matera, Basilicata) è un laboratorio che fornisce consulenze alle aziende. Ma anche servizi di supporto analitico nel settore alimentare, nel settore agricolo e nel settore ambientale. Specializzato nelle analisi dei rifiuti che vengono prodotti dalle aziende, permette di richiedere e ottenere prove microbiologiche, chimiche e fisiche in diversi settori.
Il costante aggiornamento e la ricerca di soluzioni all’avanguardia caratterizzano da sempre il modus operandi della struttura. Il laboratorio può vantare, inoltre, l’accreditamento di ACCREDIA, l’Ente Unico per l’Accreditamento in Italia, che costituisce il riconoscimento ufficiale della nostra competenza e del nostro valore.
La contaminazione da amianto e da uranio impoverito
La commissione parlamentare d’inchiesta della Camera dei deputati nel 2018 ha dichiarato che sono circa 8.000 le vittime tra coloro che hanno compiuto missioni all’estero. I deceduti per infermità di servizio sono circa 400.
Il marito della Santospirito, Tony Mastrovito, vittima del dovere, ha vinto una battaglia contro il cancro ma è affetto da asbestosi.
L’esposizione e l’inalazione alle fibre di amianto mentre era in servizio per la Marina Militare hanno causato tumori a Tony e a tantissimi altri militari.
Infatti, l’amianto può provocare tumore al polmone, alla laringe, alla faringe e mesotelioma (correlato esclusivamente all’amianto). La fibra killer ha mietuto vittime in tutto il mondo.
Nel tessuto tumorale di Tony il dottor Cagnazzo, ha trovato tracce di metalli pesanti.
Ma non solo, anche la moglie Paola Santospirito è stata contaminata indirettamente. Il dottor Cagnazzo ha trovato anche nei vetrini di un tumore che l’aveva colpita nel 2007 uranio e nano particelle di metalli pesanti. “Ho trovato dei valori alti di metalli pesanti – ha spiegato in un’intervista Cagnazzo – come tungsteno, manganese, piombo, cadmio, cesio e uranio nelle analisi del marito di Paola. Sono rimasto sorpreso nel trovare gli stessi metalli nelle analisi effettuate alla moglie. Per questo ho pensato a una contaminazione secondaria”. Oggi Paola si dedica a questa battaglia. Per lei, la sua famiglia e per gli esposti. Perché sia fatta giustizia e luce su tutto ciò che ancora vige nell’ombra.
L’ONA in prima linea per la tutela dei lavorati esposti
L’Osservatorio Nazionale Amianto, tramite il suo presidente Ezio Bonanni tutela le vittime dell’asbesto e del dovere e i loro familiari.
Il personale civile e militare delle Forze Armate ha diritto alle prestazioni previdenziali e al risarcimento se il danno è la conseguenza di esposizioni a sostanze nocive.
Anche i familiari delle vittime dell’uranio impoverito hanno diritto alla costituzione delle prestazioni previdenziali di vittime del dovere. In qualità di coniuge ed orfani di vittime del dovere, ovvero in assenza in favore dei genitori e/o dei fratelli, con gli stessi diritti della vittima primaria.