Il diritto alla salute è un diritto fondamentale umano e, come tale, è un diritto inviolabile. Il diritto alla salute tutela l’integrità fisica e psichica degli individui e il loro benessere. Questo diritto della salute include sia l’accesso ai trattamenti medici di prevenzione e cura, sia il diritto di godere di un ambiente di vita e lavoro salubre.
L’Avv. Ezio Bonanni, presidente dell’Osservatorio Nazionale Amianto, supporta l’attività dello sportello gratuito di responsabilità medica, con il quale è possibile ottenere la tutela del diritto alla salute. Inoltre, possono ricevere consulenza legale e medica gratuita anche le vittime di malasanità per ottenere l’integrale ristoro dei danni.
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Diritto alla salute e pandemia mondiale da Covid19
La recente pandemia mondiale causata dal virus SARS-CoV-2 ha profondamente minacciato i diritti fondamentali dell’uomo. Infatti, le misure di protezione e prevenzione individuale, ma anche collettive, hanno messo in discussione il godimento di alcuni diritti. Ad esempio, la libertà di movimento, il diritto all’integrazione sociale, il diritto al lavoro ed il diritto alla salute.
Tra i provvedimenti adottati per il contenimento dell’epidemia vi è anche l’obbligo vaccinale. Oggi, più di 1 miliardo di persone si è sottoposta alla vaccinazione. Questo atto di responsabilità ha permesso la salvaguardia di un gran numero di persone. Tuttavia, anche se in stretta minoranza, alcune persone hanno riportato danni permanenti alla salute. Scopri come tutelarsi in caso di danni da vaccino obbligatorio anti-covid19.
Definizione del concetto di salute e tutela del diritto
Per diritto alla salute definizione può rimandare a quella del concetto più ampio di “salute”. Il termine “salute” ha etimologia latina. Proviene da “salus“, che letteralmente si traduce in salvezza, incolumità e integrità. Questo concetto è stato rivisitato e riformulato diverse volte. Infatti, il termine di salute ha subito, negli anni, diverse accezioni.
L’OMS, Organizzazione Mondiale della Sanità, è stata la prima istituzione a pronunciarsi a riguardo. Secondo l’OMS, la salute è lo “stato di completo benessere fisico, psichico e sociale e non semplice assenza di malattia o infermità”. Qualche anno più tardi, l’OMS dà una nuova definizione, e definisce la salute come “…la capacità di adattamento e di autogestirsi di fronte alle sfide sociali, fisiche ed emotive”.
Quello che rimane invariato nel tempo è la salute come diritto fondamentale per la collettività umana. In altre parole la salute è un diritto di tutti. Infatti, secondo l’Ente, ogni essere umano, senza distinzione di razza, di religione, d’opinioni politiche, di condizione economica o sociale deve poter godere del più elevato standard di benessere possibile.
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La salute come diritto universale umano
Il diritto alla tutela della salute rientra tra i diritti universali umani e come tale lo acquisiamo al momento della nascita. I diritti universali umani sono quei diritti che appartengono a tutti, indistintamente dal genere, dalla nazionalità, dalle convinzioni personali, dalla religione e dal colore della pelle.
Complessivamente, i diritti universali umani sono 30 e sono sanciti all’interno della Dichiarazione Universale dei Diritti dell’Uomo, sanciti il 10 Dicembre del 1948. Questi diritti nascono dopo il disastro causato dal secondo conflitto mondiale e possono essere suddivisi in tre categorie: le libertà inalienabili, i diritti economici, sociali e culturali ed i diritti di solidarietà. Tra questi ultimi, ovvero i diritti di solidarietà, rientrano il diritto al lavoro, all’assistenza, allo studio e alla salute.
Per garantire l’universalità di questi diritti, tutti gli Stati hanno incluso parte dei 30 diritti universali umani all’interno del proprio ordinamento. Inoltre, sono state adottate delle misure per garantire la tutela ed il rispetto di tutti i diritti universali umani. Queste azioni permettono, almeno utopisticamente, di abbattere le disuguaglianze sociali, religiose ed economiche anche tra le differenti nazioni.
La tutela del diritto alla salute come diritto fondamentale
Il diritto alla salute è un diritto universale che appartiene a tutti gli uomini, donne e bambini. Come diritto universale, il diritto alla salute viene garantito a chiunque, e allo stesso modo. Per il nostro ordinamento, il diritto alla salute rappresenta l’unico diritto ad essere qualificato come “inviolabile“, poiché rappresenta la premessa biologica per l’integrità fisica, senza la quale non potremmo beneficiare di tutti gli altri diritti.
Il concetto di “diritto alla salute” nasce nel dopoguerra. Una delle prime istituzioni mondiali a darne una concreta definizione è stata l’Organizzazione Mondiale della Sanità. L’agenzia internazionale riprende il significato originario del termine e ne definisce alcuni profili. Infatti, se prima della nascita della medicina con il termine salute si intendeva uno stato di benessere spirituale, con Ippocrate il concetto di salute ha assunto un’accezione più scientifica.
La tutela europea per diritto al benessere psico-fisico
La Carta Sociale Europea è un trattato internazionale sottoscritto da 42 Stati, tra cui l’Italia, con lo scopo di rendere effettivi i diritti civili enunciati nella Corte Europea dei Diritti dell’Uomo. Nella Carta Sociale, il diritto alla salute viene tutelato con l’art. 11, il quale sancisce il “diritto alla protezione della salute“. Infatti, nell’articolo si disciplina quanto segue: “Ogni persona ha diritto di usufruire di tutte le misure che consentono di godere del miglior stato di salute ottenibile”
Nella Carta Sociale, inoltre, vengono stabiliti ulteriori obblighi a tutela del diritto alla salute che gli Stati aderenti devono garantire alla Comunità. In particolare, ogni Stato deve poter garantire l’accessibilità e la sostenibilità delle cure sanitarie. In caso di violazione del diritto alla salute, le persone che subiscono un danno possono ricorrere alla Corte Europea dei Diritto dell’Uomo, o CEDU. Questo organo giuridico, con sede a Strasburgo, tutela non solo gli Stati membri e gli enti governativi, ma anche i singoli individui lesi nel diritto alla salute.
Il diritto alla salute e la Costituzione Italiana
Il nostro ordinamento ha incorporato al suo interno la maggior parte dei Diritti Fondamentali dell’Uomo, tra cui quello alla salute. In particolare, questo diritto viene disciplinato dall’art. 32 della Costituzione Italiana. La violazione di tale diritto comporta delle sanzioni e riconosce degli indennizzi a coloro che subiscono un danno.
Il primo comma dell’art. 32 della Costituzione italiana, disciplina: “La Repubblica tutela la salute come fondamentale diritto dell’individuo e interesse della collettività, e garantisce cure gratuite agli indigenti. Nessuno può essere obbligato ad un determinato trattamento sanitario se non per disposizione di legge. La legge non può in nessun caso violare i limiti imposti dal rispetto della persona umana“.
La tutela del diritto alla salute viene garantita sotto diversi punti di vista. La Costituzione Italiana, infatti, tutela il diritto alla salute non solo come diritto ad essere curati, ma anche nel diritto di scegliere di non essere curati. Così come il diritto alla salute inteso come diritto individuale ma anche come diritto collettivo. In questo modo, si permette a tutte le categorie sociali di godere di uno stato di benessere psico-fisico che permette l’integrazione sociale.
Il Sistema Sanitario Nazionale per il diritto alla salute
Il Sistema Sanitario Nazionale ha come scopo quello di garantire il diritto alle cure, e quindi di garantire il diritto alla salute, a tutti i cittadini. Tale mission è stata disciplinata dalla legge n.833 del 1978, in cui si evince l’erogazione equa delle prestazioni sanitarie garantendo l’universalità e l’uguaglianza tra i malati, come sancito anche dall’art. 32 della Costituzione.
Il SSN nella pratica applica questo principio attraverso la promozione, il mantenimento e il recupero della salute fisica e psichica di tutta la popolazione, senza distinzioni di genere, residenza, età, reddito e lavoro. Questo servizio può essere in nessun modo negato a coloro che si trovano in condizioni di miseria. Infatti, per questi ultimi, la Costituzione garantisce la gratuità del servizio. Per tutti gli altri, invece, prevede una forma di compartecipazione per coprire parte delle spese erogate dal Sistema Sanitario Nazionale.
La prevenzione come strumento di tutela
L’educazione alla salute, e quindi al benessere fisico e psichico della persona, acquisisce una grande importanza nella società moderna. Infatti, per godere del diritto alla salute è necessario educare le persone alla responsabilità individuale. In questo modo, le persone sviluppano un senso di responsabilità non solo per se stessi, ma anche per la collettività. L’educazione alla salute permette l’adozione di comportamenti utili per la salvaguardia della salute umana.
Con le attività di prevenzione, le persone imparano a conoscere i diversi fattori di rischio che mettono a repentaglio il benessere collettivo. Infatti, saper riconoscere i diversi fattori di rischio permette alle persone di prevenire l’insorgenza di malattie gravi o di sviluppare forme aggressive. Le tre forme di prevenzione, che agiscono secondo modelli diversi, sono fondamentali per la salvaguardia del diritto alla salute. Queste sono, la prevenzione:
- primaria: permette rinforzare le difese individuali per scongiurare l’insorgenza di nuove malattie;
- secondaria: permette di identificare tempestivamente l’insorgenza di una malattia, anche grave;
- terziaria: permette la guarigione delle malattie o di evitare eventuali complicazioni e sviluppo di recidive.
Scopri di più sulle attività di prevenzione.
La tutela gratuita e salute – ONA Responsabilità Medica
L’Osservatorio Nazionale Amianto, insieme al suo presidente, l’Avv. Ezio Bonanni tutelano tutte le persone che hanno subito un danno alla salute. Infatti, anche le vittime di malasanità ed errore medico possono richiedere assistenza gratuita tramite lo sportello online. Il servizio, erogato da personale medico e legale qualificato, permette di ottenere la migliore strategia per il risarcimento del danno.
Possono richiedere assistenza legale e medica gratuita non solo le vittime primarie ma anche i loro familiari. Contattaci tramite il numero verde gratuito 800 034 294, oppure compila il form nella pagina.