Standardizzare i test per rilevare la presenza di amianto
La FDA chiede una standardizzazione più rigorosa dei test atti a rilevare presenza di fibre di amianto nei prodotti cosmetici a base di talco.
Talco e amianto: FDA pubblica il suo “libro bianco”
Lo scorso 13 gennaio, Food and Drug Administration ha pubblicato un “documento di consenso” di 124 pagine relativo al talco contaminato da amianto.
Il libro bianco titolato “Scientific Opinions on Testing Methods for Asbestos in Cosmetic Products Containing Talc (incluso Talc Intended for Use in Cosmetics)” è stato scritto dall’Interagency Working Group on Asbestos in Consumer Products (IWGACP), team composto da esperti delle agenzie federali statunitensi.
Sul “white book” , IWGACP ha definito la sua valutazione scientifica circa i test atti a rilevare la presenza di amianto nei prodotti cosmetici a base di talco.
Come sappiamo, anche piccole quantità di asbesto nei prodotti a base di talco possono provocare tumori, incluso il mesotelioma maligno.
Timori fondati
Il talco è un ingrediente utilizzato in molti cosmetici: dal borotalco al fard e in altri prodotti per la cura della persona. Ad esempio, può essere utilizzato per assorbire l’umidità, per prevenire la formazione di agglomerati, per rendere opaco il trucco del viso o per migliorare la sensazione di un prodotto.
In molti casi tuttavia, il talco, contaminandosi con le fibre di amianto (a seguire vedremo come ciò sia possibile), risulta altamente nocivo.
Negli ultimi anni sono state effettivamente trovate tracce di amianto non solo nei cosmetici e nei prodotti per l’igiene dei bambini, ma anche in giocattoli e pastelli.
L’aumento di nuovi casi di cancro e malattie asbesto correlate, attribuibili appunto all’utilizzo di prodotti contenenti talco contaminato, è emerso da una consistente letteratura scientifica pubblicata a partire dagli anni ’60.
Essa attesta, senza ombra di dubbio, che esiste un nesso tra l’uso di polveri contenenti talco nell’area genitale e l’incidenza del cancro ovarico o di altri tumori.
Talco e amianto due minerali presenti in natura
Talco e amianto due minerali a confronto.
- Il talco è un minerale presente in natura, composto da magnesio, silicio, ossigeno e idrogeno;
- L’amianto (come il talco) è un minerale silicato presente in natura, ma con una diversa struttura cristallina. Sia il talco sia l’amianto possono essere trovati nelle immediate vicinanze della crosta terrestre.
A differenza del talco, che è praticamente innocuo, l’amianto è un noto agente cancerogeno. Se inalato può diventare un pericolosissimo killer.
Trovandosi nelle medesime zone estrattive, esiste la possibilità di contaminazione del talco con l’amianto e, pertanto, è importante selezionare attentamente i siti di estrazione del talco e adottare misure per testare sufficientemente il minerale.
Autorità della FDA sulla sicurezza dei cosmetici
Il compito di FDA è quello di:
- monitorare potenziali problemi di sicurezza dei prodotti cosmetici sul mercato;
- Intervenire quando necessario per proteggere la salute pubblica.
Per adempiere al meglio alle sue funzioni, FDA ha pertanto deciso di adottare delle misure più severe, in merito alla “questione amianto”.
In arrivo regolamenti più severi sui cosmetici
Ai sensi del Federal Food, Drug and Cosmetic Act (FD&C Act):
- I prodotti e gli ingredienti cosmetici, ad eccezione degli additivi coloranti, non devono essere sottoposti a revisione o approvazione da parte della FDA prima di essere immessi sul mercato;
- Non vengono richiesti dei test specifici relativi alla presenza di amianto;
- Le aziende hanno la piena facoltà di eseguire dei test di sicurezza “interni”, non soggetti a standardizzazione;
- Le aziende non sono obbligate a condividere i dati relativi alla sicurezza con la FDA;
- I cosmetici devono solo essere “adeguatamente” etichettati e resi “sicuri per l’uso da parte dei consumatori in condizioni d’uso etichettate o consuete”.
Le novità che potrebbero cambiare i criteri di valutazione
Oggi, grazie alle raccomandazioni di FDA, il Congresso potrebbe dar vita a legislazioni più severe, in grado di influire sulla futura produzione di prodotti a base di talco.
“Ci siamo resi conto che i metodi utilizzati da alcuni membri del settore per testare l’amianto nei prodotti contenenti talco, potrebbero non rilevare sempre la presenza di amianto”. Questo il commento di Susan Mayne, direttrice del Centro per la sicurezza alimentare e la nutrizione applicata (CFSAN) della FDA.
In effetti, i test condotti dall’agenzia sui prodotti a base di talco negli ultimi tre anni, hanno accentuato una certa discrepanza nei vari metodi utilizzati.
Test a confronto
In uno studio condotto nel 2020 sui cosmetici, il metodo di test TEM (microscopia elettronica a trasmissione) aveva rivelato la contaminazione da amianto in nove dei 52 prodotti testati.
Il metodo PLM (microspia a luce polarizzata) aveva invece rilevato tracce di amianto solo in due degli stessi 52 prodotti.
In un secondo studio condotto nel 2021, la FDA aveva continuato i test per la contaminazione da amianto nei cosmetici contenenti talco.
I prodotti erano stati selezionati in base a vari fattori, tra cui: tipo di prodotto cosmetico contenente talco, fascia prezzo, prodotti popolari sui social media e nelle pubblicità, prodotti commercializzati per i bambini e infine, segnalazioni di terzi circa la potenziale contaminazione da amianto. A condurre il test dei campioni, fu AMA Analytical Services, Inc. (AMA) per conto della FDA.
I risultati evidenziarono che i test non erano sufficientemente completi.
FDA: “Occorrono dei test del talco più completi”
A seguito degli studi appena citati, FDA ha suggerito delle nuove raccomandazioni riguardo ai test per rilevare la presenza di amianto. Essi prevedono che:
- Sia la PLM, sia la TEM vengano utilizzate contemporaneamente per testare ogni campione. Dal 1976 invece la Cosmetic, Toiletry, and Fragrance Association (CTFA) per i test aveva disposto che si utilizzassero o l’uno l’altro separatamente;
- La diffrazione dei raggi X (XRD) e la microscopia elettronica a scansione (SEM) si utilizzino in determinate circostanze;
- Si segnalino particelle simili all’amianto e fibre di amianto di dimensioni inferiori a quelle attuali. Stando ai nuovi parametri, la lunghezza dovrà essere maggiore o uguale a 0,5 µm con un rapporto di aspetto lunghezza/larghezza maggiore o uguale a 3 a 1;
- Si forniscano rapporti analitici e documentazione di tutti i risultati;
- Vengano stabilite politiche e procedure per garantire che i laboratori di prova siano qualificati e che si effettuino revisioni su base regolare.
fonti e crediti
U.S. Food and Drug Administration (2022, January 13). FDA Releases Federal Interagency Working Group Scientific Opinions on Testing Methods for Asbestos in Talc-Containing Cosmetic Products. https://www.fda.gov/news-events/press-announcements/fda-releases-federal-interagency-working-group-scientific-opinions-testing-methods-asbestos-talc
U.S. Food and Drug Administration. (2022, January 13). Interagency Working Group on Asbestos in Consumer Products; Appendice White Paper: IWGACP Scientific Opinions on Testing Methods for Asbestos in Cosmetic Products Containing Talc. https://www.regulations.gov/document/FDA-2020-N-0025-0054
U.S. Food and Drug Administration. (2021, October 25). FDA Releases Data from the Agency’s 2021 Testing of Talc-Containing Cosmetic Products for Asbestos. https://www.fda.gov/food/cfsan-constituent-updates/fda-releases-data-agencys-2021-testing-talc-containing-cosmetic-products-asbestos
Simona Mazza