Slugging: lo skincare idratante che rivisita un’antichissima tecnica 

Lo slugging è una pratica di bellezza che sta guadagnando popolarità grazie ai suoi effetti visibili sull’idratazione del viso. Sebbene il termine possa sembrare insolito, questa pratica ha radici antiche e oggi è tornata in auge come una delle tendenze più efficaci per contrastare la secchezza cutanea. Il metodo consiste nell’applicazione di uno strato di prodotto occlusivo, come la vaselina, per rimpolpare e rigenerare la pelle durante la notte

Cos’è lo slugging?

Lo slugging è una pratica di bellezza che sta guadagnando popolarità grazie ai suoi effetti visibili sull’idratazione del viso

Il termine “slugging” trae origine dalla parola inglese “slug”, che significa lumaca, a causa dell’aspetto lucido e umido che conferisce alla pelle. Tuttavia, non vi è nulla di “lumacoso” nel trattamento stesso, se non l’effetto idratante e brillante che produce. In sostanza, il trattamento consiste nell’applicazione di uno strato di prodotto occlusivo sulla pelle per creare una barriera che trattiene l’umidità. Cosa che migliora significativamente l’idratazione.

Questo metodo non è una novità. Le sue origini sono vetuste quanto l’uso dei cosmetici stessi. Per secoli, le donne nere americane hanno utilizzato la vaselina come metodo per nutrire la pelle. Allo stesso modo, i papiri egizi del 1550 a.C. menzionano l’uso di oli per ridurre le rughe, dimostrando che le tecniche di idratazione occlusiva erano già conosciute nell’antichità. Inoltre, i nativi della tribù Seneca, originari della regione dei Grandi Laghi nel nord-est degli Stati Uniti, applicavano unguenti simili sulla pelle per renderla più morbida ed elastica. Ma passiamo alla pratica…

Slugging: guida completa alla tecnica di idratazione profonda

Ecco una panoramica dettagliata del processo e dei suggerimenti per l’applicazione.

Il processo inizia con il consueto regime di cura della pelle. Questo solitamente comprende la rimozione del trucco, la pulizia del viso e l’applicazione di tonici o sieri in base alle esigenze specifiche della pelle.

Dopo aver preparato la pelle, si può iniziare ad applicare una crema idratante. Questa, dovrebbe essere scelta in base alle proprie necessità e preferenze, ma è consigliabile optare per prodotti contenenti ingredienti emollienti e nutritivi come ceramidi, acido ialuronico o sieri a base di vitamina C.

Il passo finale consiste nell’applicazione di uno strato di prodotto occlusivo sopra la crema idratante. Questo può essere una pomata molto grassa, come la vaselina (anche nota come “petrolio”), o un altro tipo di occlusivo. Sebbene il petrolato sia una scelta comune, non è l’unica opzione disponibile. Grassi vegetali e derivati della lanolina possono essere utilizzati come alternative. L’obiettivo è creare una barriera sulla pelle che impedisca la perdita di umidità, aiutando a “sigillare” l’idratazione e potenziare l’efficacia dei prodotti applicati in precedenza.

In ogni caso, è importante leggere attentamente le etichette e considerare eventuali allergie.

Consigli per l’applicazione dell’occlusivo

Alcune persone preferiscono aspettare 10-15 minuti affinché la crema idratante penetri completamente prima di applicare il prodotto occlusivo. Altre lo applicano immediatamente dopo l’idratante. La scelta dipende dalla sensibilità della pelle e dalle preferenze personali.

L’occlusivo va lasciato sulla pelle per tutta la notte. Se si desidera evitare di sporcare i cuscini, è possibile rimuovere l’eccesso dopo 30-60 minuti. Al mattino, se la pelle risulta ancora appiccicosa, si può sciacquare con un detergente delicato.

Slugging: precauzioni e limitazioni

Lo slugging non è adatto a tutti. Se la pelle è irritata o infiammata, è meglio evitare di utilizzare occlusivi e optare per un trattamento più semplice con un detergente delicato e una crema idratante. Inoltre, è importante fare un patch test per evitare reazioni allergiche, specialmente quando si usano ingredienti come la lanolina. Questa può infatti causare prurito, arrossamenti o altre reazioni cutanee.

Alcune persone potrebbero riscontrare un aumento dell’acne comedonica, caratterizzata dalla presenza di piccoli tappi di sebo, cellule morte e altre impurità che ostruiscono i pori. In tali casi, meglio interrompere lo slugging e permettere alla pelle di riprendersi.

Slugging e mucina di lumaca: due mondi diversi

Nonostante il termine “slugging” possa evocare immagini di mucina di lumaca (bava), è importante chiarire che i due concetti sono distinti e non correlati. Lo slugging è una tecnica di idratazione della pelle che si basa sull’uso di un prodotto occlusivo per creare una barriera che trattiene l’umidità e migliora l’efficacia dei prodotti applicati precedentemente.

La mucina è invece una sostanza secreta dai molluschi e viene comunemente utilizzata in cosmetici per le sue proprietà benefiche. Essa contiene una combinazione di enzimi, acido ialuronico e proteine, che sono noti per promuovere il ricambio cellulare e migliorare l’idratazione della pelle. Inoltre, possiede proprietà antibatteriche che possono aiutare a mantenere la pelle sana.

Insomma, i prodotti a base di mucina non funzionano come occlusivi e non creano alcuna barriera per trattenere l’umidità. Piuttosto, si concentrano su benefici diversi, come il miglioramento della texture della pelle e la promozione di un aspetto più luminoso e levigato.

Infine, la secrezione delle lumache solleva preoccupazioni etiche legate al benessere degli animali, poiché il processo di estrazione può essere invasivo e stressante.

Non è quindi adatta per chi segue uno stile di vita vegano o vegetariano e preferisce evitare l’uso di prodotti di origine animale, anche se non comportano necessariamente l’uccisione dell’animale.

Autore: Simona Mazza Certelli