Mesotelioma malasanità risarcimento: assistenza legale Ona

Mesotelioma malasanità: come ottenere il risarcimento

Mesotelioma malasanità risarcimento di tutti i danni. Questo l’imperativo dell’avv. Ezio Bonanni e dell’ONA. Così le attività dello sportello amianto consulenza medica e legale ONA. Infatti, i sistemi sanitari devono essere meglio organizzati, per mantenere elevanti standard di efficienza. Questo anche nell’era del Covid-19. Non a caso l’ONA ha chiesto al Ministro della Salute Speranza un protocollo specifico per l’assistenza sanitaria dei malati di mesotelioma nell’era del Coronavirus.

Infatti, molti pazienti, proprio in ospedale hanno contratto il Covid-19. Specialmente nelle prime fasi dell’epidemia Covid-19, proprio gli ospedali sono stati una polveriera infettiva per le vittime di mesotelioma. Nel marzo 2021, questo appello è stato reiterato dall’avv. Ezio Bonanni. Infatti, le vittime hanno molta fiducia nel nuovo premier Mario Draghi.

Intanto, l’avv. Ezio Bonanni detta la linea della mobilitazione dell’Ona e di tutte le vittime dell’amianto. La politica, infatti, ha fallito. Quindi, è necessario che si riparta dal basso, anche con l’utilizzo dei fondi del Recovery Fund.

Necessario potenziare le strutture ospedaliere, nuove ricerche sul mesotelioma, rientro delle nuove risorse dall’estero. Come, per esempio il prof. Marcello Migliore, ora impiegato in Inghilterra.

Mesotelioma: come organizzare le strutture ospedaliere

sono dotati di sistemi di controllo degli operatori e della qualità delle loro prestazioni. La possibilità di errore non è mai completamente eliminabile, causando ciò che può essere definita malasanità. L’obiettivo è, semmai, quello di ridurre gli errori al minimo, mantenendoli entro limiti “fisiologici”, dopo aver apportato e continuando ad apportare tutti gli accorgimenti necessari al sistema (personale, attrezzature e strutture).

Quindi va subito sgombrato il campo da estremismi e sottolineata la necessità che il populismo (sempre pericoloso) non debba aver alcuno spazio nel nostro comportamento di fronte ad un errore o disfunzione in ambito sanitario, oltre al risarcimento dei danni.

Detto questo, certo il nostro Paese presenta peculiarità non invidiabili dove i cardini fondamentali della clinical governance, come aggiornamento continuo, controllo del rischio, valutazione ed aggiornamento delle procedure (audit) ecc. che sono troppo spesso solo parole vuote che rimbalzano nelle nostre strutture sanitarie senza alcuna reale applicazione pratica.

Il rischio “evitabile” si può moltiplicare

Quando i processi di “appraisal” (validazione) annuale degli operatori e fondamentale per mantenere una licenza medica negli altri paesi, diventa virtuale, il controllo qualitativo delle procedure che hanno causato problemi o che si vuole migliorare (audits) è quasi sconosciuto, risulta lampante che il “rischio evitabile” si può moltiplicare.

Se a questo aggiungiamo una certa impermeabilità degli operatori ad accettare linee guida condivise ed emanate dalle società scientifiche internazionali perché considerate lesive ed irrispettose dell’ “ars medica”, il quadro comincia a diventare preoccupante e sembra ragionevole porsi il problema della qualità dei nostri servizi sanitari.

Non parliamo, poi, dei criteri di scelta del personale perché, chiunque nel nostro Paese, o ha capito o ha percepito che, in assenza di alcuna considerazione del merito sia nelle assunzioni che nel corso della successiva carriera, le motivazioni del personale, sono lasciate semplicemente all’etica del lavoro e professionalità del singolo. Come dire: “speriamo di trovare quello buono”. Inaccettabile!

Sembra, invece, che gli amministratori (politici e politicizzati) ignorino tutto questo e preferiscano concentrarsi sui bilanci, dimenticando che la “governance” sanitaria che può suggerire i migliori percorsi di diagnosi e cura, il controllo dei risultati qualitativi reali, il reale aggiornamento continuo porterebbe a risparmi enormi associati a migliore qualità dell’assistenza. E non voglio parlare dei costi della corruzione non dilagante. Dilagata…

Malasanità in Italia

Certo l’individualismo italiano e la nostra incapacità di fare squadra (troppo spesso solo confraternite) non aiuta ma è proprio in questi casi che il “sistema” dovrebbe essere in grado di incidere con decisione ed equilibrio. Purtroppo troppo spesso si assiste al contrario: non solo tolleranza ma vera e propria connivenza tra sanitari, amministratori sodali, politicanti che sfocia in vuote dichiarazioni di stima reciproca prive di qualunque fondamento professionale oggettivo. Una cortina fumogena pericolosa che non può che generare percezioni distorte nel cittadino che si rivolge ad una struttura sanitaria. Asinus asino, sus sui pulcher. Nulla di nuovo…

Un ultimo cenno alla piaga dei conflitti di interesse tra operatori (soprattutto medici) ed aziende farmaceutiche che sta diventando un problema gravissimo non solo da noi. Dalla vacanza con pretesti congressuali ai veri e propri rapporti istituzionalizzati con le aziende (consulenze, contratti etc). Come potersi fidare di dichiarazione enfatiche sull’ efficacia di un nuovo farmaco la cui azienda produttrice è cosi “vicina” all‘entusiasta esternatore?

La svolta negli Stati Uniti

FDA negli USA sta cominciano a reagire in modo forte a questa deriva. Chi controllerà da noi? Chi, davvero (tra i controllori), è al disopra di ogni sospetto? I recenti episodi, quasi esclusivamente svelati da pochi giornalisti coraggiosi, ci lasciano per lo meno scettici che le cose siano a posto ora.
Questi sono elementi che tutti quelli che lavorano in un sistema sanitario conoscono e può capitare di conoscere a molti che si rivolgono ad esso. Pur tuttavia ogni caso di “malasanità” è diverso e le responsabilità non possono essere accertate partendo dalle nostre valutazioni sul sistema stesso.
Piuttosto, e non è retorica, il compito dei cittadini dovrebbe essere quello di sorvegliare, analizzare, stimolare, suggerire. Fare squadra insomma. Lasciamo le confraternite a chi non sa fare di meglio…

In Italia assistenza medica e legale gratuita per malasanità

L’Osservatorio Nazionale Amianto e l’Avv. Ezio Bonanni offrono servizi di assistenza gratuita in caso di diagnosi di mesotelioma o di esposizione ad amianto.  L’ONA può essere contattato attraverso lo Sportello Amianto Online per ottenere assistenza medica gratuita e lo studio legale dell’Avv. Ezio Bonanni per la consulenza legale gratuita e la tutela dei tuoi diritti.

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