Concentrare energia in modo non invasivo e preciso verso i tessuti tumorali profondi: è questo che si punterà a fare attraverso i raggi laser applicati all’oncologia.
A spingersi fino a questa nuova frontiera, un gruppo di ricerca formato da Sapienza Università di Roma, Istituto dei sistemi complessi del Cnr, Università Cattolica del Sacro Cuore e Fondazione Policlinico Universitario Agostino Gemelli Irccs.
Gli studiosi sono riusciti, in pratica, nella trasmissione di luce laser di intensità estrema attraverso tumori millimetrici. Il risultato è stato pubblicato su Nature Communications, ed apre importanti strade per nuove tecniche di fototerapia finalizzate al trattamento del cancro.
Le potenzialità del laser nel trattamento dei tumori
Il team ha scoperto che all’interno delle cellule tumorali possono formarsi degli “tsunami ottici”. Una sorta di onde luminose di estrema intensità, che possono essere sfruttate per attivare e manipolare sostanze biochimiche.
A spiegare le potenzialità del laser nel trattamento dei tumori sono gli stessi ricercatori.
“La luce laser ha potenzialità enormi per lo studio e il trattamento dei tumori. Fasci laser in grado di penetrare in profondità in regioni tumorali sarebbero di importanza vitale per la fototerapia, un insieme di tecniche biomediche d’avanguardia che utilizzano luce visibile ed infrarossa per trattare cellule cancerose o per attivare farmaci e processi biochimici.
Tuttavia – precisano – la maggior parte dei tessuti biologici è otticamente opaca ed assorbe la radiazione incidente, e questo rappresenta il principale ostacolo ai trattamenti fototerapici. Trasmettere fasci di luce intensi e localizzati all’interno di strutture cellulari è quindi una delle sfide chiave per la biofotonica“.
In foto, un campione tridimensionale di tumore al pancreas. La neoplasia è illuminata tramite dalla luce laser verde. Spiegano gli studiosi del CNR: “Si può notare uno spot luminoso di intensità estrema (tsunami ottico); esso permette il trasporto di energia attraverso l’intricata struttura di cellule tumorali“.