Parleremo dell’impotenza fisica e psicologica con il dottor Andrea Militello, urologo, andrologo endocrinologo e docente presso l’Università di Ostrava (Cattedra di Medicina Interna Fisiologia) e ASOMI College of Sciences (Malta)
L’impotenza, o disfunzione erettile, è definita come “l’incapacità persistente a raggiungere e/o mantenere un’erezione sufficiente per avere un rapporto sessuale soddisfacente”. È sempre più comune, soprattutto tra giovani uomini, confondere sporadici problemi di erezione che possono essere causati da stress psicologico o uno stile di vita poco sano in un vero e proprio disturbo fisico o psicologico. Quando si verificano problemi di erezione o di mantenimento della stessa durante il rapporto sessuale si possono insediare nella mente dell’uomo paure eccessive legate a episodi sporadici che comportano un impatto negativo sulla vita del soggetto e sulla sua autostima. Nei casi più gravi (di natura psicologica) questi episodi possono portare l’uomo all’evitamento del rapporto per paura del “fallimento” o al contrario al tradimento del partner per capire e dimostrare la propria mascolinità.
In realtà, per poter distinguere episodi isolati da un vero e proprio disturbo devono essere soddisfatti determinati criteri (DSMV):
– L’individuo deve riportare, in tutti o quasi tutti (circa il 75-100%) i rapporti sessuali, uno dei seguenti sintomi:
– marcata difficoltà ad ottenere un’erezione durante l’attività sessuale
– marcata difficoltà nel mantenere l’erezione fino al completamento dell’attività sessuale.
– marcata diminuzione della rigidità erettile.
I dati
La Società Italiana di Andrologia e Medicina della Sessualità (SIAMS) riporta alcuni dati: le disfunzioni erettili si manifestano nel 2% dei giovani uomini fra i 18 e i 30 anni d’età e nel 48% dei soggetti con più di 70 anni.
Il parere dell’esperto
Parleremo di questo con il Dott. Andrea Militello specializzato in andrologia e urologia. Si occupa principalmente di disfunzione erettile, eiaculazione precoce, infertilità maschile e medicina antiaging.
Inoltre, è esperto docente presso l’accademia biomedica rigenerativa e presso l’Università Federiciana di Roma e Cosenza.
Dottore quali sono le cause più comuni dell’impotenza fisica?
“Le cause dell’impotenza fisica, o disfunzione erettile su base organica, sono molteplici e spesso collegate a condizioni sistemiche o locali. Tra le cause più comuni vi sono problemi vascolari, come aterosclerosi o insufficienza venosa, che riducono l’afflusso di sangue al pene. Anche patologie endocrine, come il diabete mellito e l’ipogonadismo, giocano un ruolo significativo. Non va sottovalutato l’impatto delle patologie neurologiche, come la sclerosi multipla o traumi spinali, che possono compromettere i segnali nervosi necessari all’erezione. Inoltre, alcune abitudini di vita, come il fumo, l’alcolismo e l’obesità, sono strettamente correlate a un maggior rischio di disfunzione erettile”.
Esiste un modo per distinguere l’impotenza fisica da quella psicologica?
“Sì, è possibile fare una distinzione tra disfunzione erettile di natura fisica e psicologica. In genere, l’impotenza fisica si presenta in maniera costante e progressiva, senza risentire delle situazioni o delle emozioni del momento. Un sintomo chiave è l’assenza di erezioni notturne o mattutine spontanee, che invece sono solitamente preservate in chi soffre di impotenza su base psicologica. Quest’ultima tende a essere legata a situazioni di stress, ansia da prestazione o problemi relazionali, e spesso si manifesta in modo improvviso. Un’anamnesi accurata e, se necessario, test diagnostici come il monitoraggio delle erezioni notturne o indagini ormonali possono aiutare a differenziare i due tipi di impotenza”.
Quali sono le cure migliori per l’impotenza fisica e quella psicologica?
“Il trattamento della disfunzione erettile fisica dipende dalla causa sottostante. Se di origine vascolare, l’uso di farmaci come il sildenafil (Viagra), tadalafil (Cialis) o vardenafil può essere molto efficace, poiché migliorano il flusso sanguigno al pene. In alcuni casi, la terapia ormonale sostitutiva può essere indicata se esistono problemi legati a un deficit di testosterone. Le onde d’urto a bassa intensità, in particolare, stanno emergendo come un trattamento promettente per la disfunzione erettile su base vascolare.
Per l’impotenza psicologica, il supporto psicoterapeutico e la terapia cognitivo-comportamentale sono fondamentali. Tecniche di rilassamento e mindfulness possono contribuire a ridurre l’ansia da prestazione. In alcuni casi, il trattamento combinato con farmaci vasodilatatori può aiutare a rompere il circolo vizioso di ansia e prestazioni scadenti”.
A quale età compaiono i primi sintomi?
“I primi sintomi della disfunzione erettile possono manifestarsi già dai 40 anni, con un’incidenza che aumenta progressivamente con l’avanzare dell’età. Tuttavia, è importante sottolineare che la disfunzione erettile non è una parte inevitabile dell’invecchiamento e può comparire anche in individui giovani, specialmente in presenza di fattori di rischio come diabete, ipertensione o cattive abitudini di vita”.
Nei suoi anni di carriera ha riscontrato un aumento di casi in relazione allo stile di vita e al fatto che l’uomo può sentirsi frustrato dato che il ruolo e la personalità delle donne di oggi è molto dominante?
“Sicuramente, lo stile di vita moderno, caratterizzato da elevati livelli di stress, sedentarietà e cattive abitudini alimentari, ha contribuito all’aumento dei casi di disfunzione erettile. Tuttavia, per quanto riguarda il cambiamento dei ruoli di genere, non posso affermare con certezza che la “dominanza” femminile abbia un impatto diretto sul numero di casi. Tuttavia, alcune dinamiche relazionali o aspettative sociali possono creare ansia e incertezze negli uomini, aumentando il rischio di disfunzione erettile su base psicologica. È quindi fondamentale affrontare anche questi aspetti nelle coppie”.
Qual è la sua opinione sui farmaci utilizzati spesso anche da giovani come il Cialis o il Viagra?
“Cialis, Viagra e altri farmaci della stessa classe (inibitori della fosfodiesterasi di tipo 5) hanno rivoluzionato il trattamento della disfunzione erettile, permettendo a milioni di uomini di recuperare una vita sessuale soddisfacente. Tuttavia, l’uso tra i giovani, soprattutto senza una reale necessità medica, è una tendenza preoccupante. L’abuso di questi farmaci può portare a dipendenza psicologica, ansia da prestazione e, in rari casi, a effetti collaterali fisici. Raccomando sempre ai pazienti giovani di rivolgersi a uno specialista per una valutazione completa prima di utilizzare questi farmaci”.
Purtroppo, esistono farmaci che curano altre patologie come quelle cardiache che possono provocare impotenza. In questi casi ci sono cure sicure per poter gestire questo tipo di problematiche?
“Alcuni farmaci, come i beta-bloccanti e i diuretici, possono effettivamente contribuire alla disfunzione erettile. In questi casi, è fondamentale valutare attentamente il rischio-beneficio della terapia. Spesso, è possibile trovare farmaci alternativi che non impattano negativamente sulla funzione sessuale. In caso contrario, si possono adottare terapie parallele per la disfunzione erettile, come gli inibitori della fosfodiesterasi-5 o terapie più innovative come le onde d’urto o la terapia ormonale sostitutiva, se indicato. È sempre fondamentale un approccio personalizzato e interdisciplinare, coinvolgendo il cardiologo e l’andrologo per una gestione sicura e integrata”.