Nel Salone d’Onore del CONI si è svolta la quarta edizione del Fair Play for Life, una cerimonia dal forte valore simbolico che ha riunito istituzioni, Forze Armate, autorità nazionali, delegazioni internazionali e stampa.
La giornata si è aperta con un momento di grande rilievo: la consegna del Premio Fair Play for Life a Lucia Rubedo, soprano crossover di fama internazionale, chiamata per prima sul palco tra gli applausi della sala.

Un premio, un simbolo, un’eredità
Il riconoscimento celebra la sua attività artistica e civile: la sua voce, da anni, raggiunge carceri, ospedali, comunità per minori e contesti fragili, trasformando l’arte in una forma concreta di servizio alla collettività.

L’atmosfera olimpica della cerimonia
In occasione della Giornata Internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne, il presidente Ruggero Alcanterini ha aperto la manifestazione ricordando la storia della Tedofora di Emilio Greco, una delle sculture simbolo delle Olimpiadi di Roma del 1960.
L’opera, raffigurante una giovane donna nell’atto solenne di portare la fiaccola, è stata affiancata dall’originale torcia olimpica degli anni ’60, esposta in teca insieme ad altri cimeli concessi dalla famiglia Garroni: un richiamo potente alla continuità tra valori, storia e responsabilità.
Apertura e chiusura di altissimo livello
Ad aprire e chiudere la cerimonia è stata Lucia Rubedo, reduce dai Sanremo Music Awards, con l’esecuzione degli inni nazionale ed europeo. Un gesto che ha confermato il suo ruolo di ponte tra arte, valori e istituzioni.
La giornata ha visto inoltre interventi dedicati all’inserimento del Fair Play nell’educazione civica, illustrati dall’On. Roberto Novelli e dal Sottosegretario Paola Frassinetti.
Il Generale Federico Sepe ha presentato il calendario del centenario dell’UNUCI, sottolineando la vicinanza tra i valori militari e quelli del Fair Play.

I premiati della quarta edizione
Con Lucia Rubedo in una ideale e simbolica staffetta etica sono stati premiati numerosi protagonisti dello sport, della cultura, della medicina, della giustizia e dell’impegno sociale.
UNUCI – Unione Nazionale Ufficiali in Congedo d’Italia
Gianluca Guerrisi – Presidente Argos Forze di Polizia per il sociale
Fausto Zilli – Promotore nazionale dello sport giovanile
Giulio Civitella – Promotore dello sport inclusivo
Brigata Rualis (Cividale del Friuli) – modello di tifo Fair Play
Vis FISIEO – Associazione nazionale volontariato Shiatsu
Attilio Parisi – Presidente SISMes
Francesco Preite – Presidente Nazionale Salesiani per il Sociale
Alfredo Mulè – Operatore sportivo e promotore di pratiche contro bullismo e violenza
Giuliana Salce – campionessa azzurra mondiale di marcia
Luciana Marcellini – Olimpionica del nuoto
Gaetano Montico – Presidente SIAC Europa, promotore dell’arte circense etica
Lucia Rubedo – Soprano e ambasciatrice culturale del Fair Play
Laura Mazza – Presidente Federformazione.
Luisa Rizzitelli – Giornalista, presidente di ASSIST.
Maria Grazia Cucinotta – Attrice e filantropa.
Massimiliano Iannuzzi Mungo – Primario chirurgo, promotore della solidarietà internazionale.
Paola Vegliantei – Presidente Accademia della Legalità.
Giampiero Cardillo – Generale, Cav. della Rep. Italiana, Comitato Tecnico Scientifico ONA.
Nicola De Marinis – Professore di Diritto del Lavoro e Giudice presso la Corte Suprema di Cassazione.
Fabio Massimo Gallo – Giurista, presidente della Corte d’Appello di Roma.
Luigi Abbate – Giornalista impegnato sui temi ambientali della città di Taranto, presso la quale egli ha ricoperto anche la carica di consigliere comunale e coordinatore ONA Puglia.
Pasquale Trabucco – Presidente del Comitato Nazionale del 4 novembre e vicepresidente dell’Associazione Nazionale del Fante, protagonista di un viaggio performativo da Roma all’ Inghilterra con lo stemma dell’ONA fino al Vallo di Adriano.
Anna Giugliano – Professoressa Università la Sapienza e Università Tor Vergata
Vincenzo Di Berardino – Direttore Generale Fondazione ENPAM 5×1000

La proclamazione ufficiale
Al termine delle premiazioni, il Presidente Alcanterini ha invitato Lucia Rubedo al centro della sala e ha annunciato, davanti alla stampa e a tutte le autorità presenti, la sua nomina ufficiale a Testimonial e Voce Ufficiale del Fair Play Italiano.
Un momento solenne, accolto da un silenzio rispettoso.
Le parole del Presidente Alcanterini
Nel suo intervento, Alcanterini ha dichiarato:
«Lucia Rubedo non è solo una grande artista: è una voce che sa comunicare.
A Bruxelles ha emozionato persone di culture diverse, e oggi emoziona l’Italia.
Arriva al cuore con una semplicità straordinaria. È per questo che è stata scelta come Voce Ufficiale del Fair Play: perché trasmette, non solo canta.»
Poi ha aggiunto:
«La forza di Lucia è la capacità di trasmettere autenticità: una cosa che non si insegna, non si inventa, non si costruisce. Si è, semplicemente.»
La sala si ferma: il discorso di Lucia
Quando Lucia Rubedo ha preso la parola, la sala si è completamente fermata. Telecamere puntate. Pubblico immobile. Atmosfera sospesa. Nel suo discorso ha ripercorso, con autenticità, la sua storia fatta di difficoltà, ferite e silenzi, ma anche di coraggio e rinascita.
Ha raccontato come la musica sia stata per lei una forza di guarigione, capace di trasformare il dolore in un’eredità da donare agli altri: «Ogni palco che ho calcato è stato un modo per restituire qualcosa alla vita che mi aveva ferita… ma mai piegata.»
L’importanza della famiglia
Uno dei momenti più toccanti è arrivato quando, con voce commossa, ha ringraziato la sua famiglia — che la seguiva in diretta da lontano — e ha condiviso un insegnamento ricevuto dal nonno: «Mio nonno mi diceva sempre che alla fine della nostra vita non verremo ricordati per ciò che avremo fatto, ma per come lo avremo fatto. Quindi… fallo bene.»
Parole semplici, profonde, che hanno attraversato la sala come un abbraccio.
La frase destinata a rimanere
Nel finale del suo discorso, Lucia ha pronunciato le parole destinate a rimanere scolpite: «Non ero la più alta, ma ho sempre cercato di essere all’altezza.
Non ero la più forte, ma ho sempre trovato il coraggio di affrontare ogni difficoltà. Questa è la mia storia! Sono stata una bambina che nel buio ha trovato la sua voce.
E ora, da donna, ho scelto di donarla all’Italia e alle sue istituzioni .»
Una forza che nasce dalla fragilità
La platea ha colto l’essenza della sua figura: una donna capace di essere fragile e forte allo stesso tempo, con gli occhi lucidi mentre parla, ma la fermezza di chi sa sostenere un discorso istituzionale con rigore, intensità e cuore.
Il canto finale
Il cerimoniale si è concluso con la sua interpretazione di “Cantique de Noël” di Adolphe Adam, eseguita in francese come augurio di pace per il Natale imminente: un momento di grande emozione che ha sigillato la giornata.
Una nomina che segna un nuovo capitolo
Con il Premio Fair Play for Life e la nomina a Voce Ufficiale del CNIFP, Lucia Rubedo è chiaramente una figura ponte tra arte e istituzioni, destinata ad aprire una nuova strada nel dialogo culturale e civile del Paese.
Un volto e una voce che rappresentano i valori italiani con eleganza, dovere e sensibilità.
E, soprattutto, un primato storico: Lucia Rubedo è la prima Voce Ufficiale del Fair Play Italiano.