La dottoressa Rosaria Myriam Bozzone ci suggerirà come avvicinarsi alla medicina estetica
In un mondo in cui l’aspetto fisico diventa sempre più centrale, la medicina estetica attrae molti in cerca di perfezione. Ma dietro la ricerca di trattamenti estetici convenienti si cela un pericolo serio: la priorità al risparmio a scapito della sicurezza. Questo trend rischia di compromettere la reputazione e l’affidabilità della medicina estetica. Per esplorare questa tematica, abbiamo l’opportunità di parlare con la dottoressa Rosaria Myriam Bozzone, medico estetico presso la SIME (Società Italiana di Medicina Estetica).
Medicina estetica rischi e complicanze
Dottoressa Bozzone, ormai la medicina estetica è a “portata di tutti” eppure, se non ci si affida a un medico esperto le complicanze possono essere devastanti. Cosa sta succedendo, perché non si può rinunciare al ritocchino e, soprattutto, qual è la più grande sfida della medicina estetica allo stato attuale?
I mezzi di comunicazione, come i social media, la pubblicità e la televisione, plasmano i nostri gusti e standard estetici. Usano un linguaggio semplice ma persuasivo, influenzando direttamente le nostre scelte. L’imitazione diventa quasi inevitabile: diventiamo arbitri dei canoni di bellezza moderni, modelli proposti dai media che possono avere effetti dannosi, specialmente sui giovani.
Nel mondo della medicina estetica, l’aspetto “di moda” è senza precedenti. Spesso, gli atti medici vengono trattati con la stessa superficialità di argomenti frivoli. I media tendono a presentare la medicina estetica in modo superficiale, raramente mostrando il suo lato scientifico, focalizzandosi piuttosto sul suo impatto sociale e culturale.
La sfida attuale della medicina estetica non è quella di fermare il tempo e mantenere l’eterna giovinezza, ma di riscoprire la bellezza e l’eleganza in ogni fase della vita. Si tratta di valorizzare i cambiamenti fisiologici, celebrando la diversità e l’autenticità in ogni età.
Attenzione al risparmio
La frenetica ricerca del prezzo più basso ha spinto alcuni a scelte affrettate in medicina estetica, optando talvolta per medici poco qualificati e utilizzando farmaci e filler di bassa qualità. Ma come individuare un professionista competente , quali le conseguenze e cosa dovremmo sapere prima di sottoporci a trattamenti di questo tipo?
La corsa al risparmio ha portato a un aumento del 30-40% dei pazienti con complicanze da trattamenti estetici negli ultimi due anni. Queste variano dalle reazioni allergiche alle infezioni, fino a danni permanenti, mettendo a dura prova i medici estetici. La competenza di un professionista in questo campo si manifesta non solo nell’esecuzione dell’intervento, ma soprattutto nel riconoscere, prevenire e gestire le complicazioni.
Le offerte allettanti su piattaforme come Groupon o prezzi stracciati possono essere una trappola. La tentazione di risparmiare può condurre a scelte rischiose come l’acquisto di medical devices da fonti discutibili online o, ancora peggio, l’autosomministrazione di questi prodotti senza controllo medico. Questo alimenta un mercato parallelo dove alcuni medici meno scrupolosi si approvvigionano da fonti di dubbia provenienza.
Il consiglio più importante? Scegliete un professionista serio e, soprattutto, evitate il fai da te quando si tratta della vostra salute e della vostra pelle!
Lei ci ha appena consigliato di scegliere un professionista serio. Come facciamo a capire se ci stiamo affidando alla persona giusta? Da dove dovrebbe iniziare la nostra ricerca?
Si potrebbe sicuramente partire dalla consultazione dell’elenco dei soci della Sime, facilmente accessibile per altro, che raggruppa i medici con una formazione adeguata. Solo i professionisti con un background specifico, come un master o una scuola quadriennale in medicina estetica, possono essere soci ordinari delle società scientifiche, garantendo così un elevato livello di preparazione.
Inoltre, diverse città italiane, come Roma, Milano e Napoli, offrono registri di medicina estetica all’interno degli ordini provinciali dei medici. L’iscrizione a tali registri è un indicatore di una competenza certificata nel campo.
Altre città, come Palermo e Messina stanno già implementando misure per istituire tali registri, in modo da rafforzare la qualità delle prestazioni offerte dai professionisti locali.
Rischio zero
Esiste il rischio zero in medicina estetica?
Il concetto di “rischio zero” in medicina è un’illusione, e anche la medicina estetica, pur focalizzata sull’aspetto esteriore, rimane una pratica medica con conseguenze cliniche significative.
La sicurezza dei pazienti deve essere il fulcro di ogni trattamento estetico. Come detto, occorre sensibilizzare i pazienti sull’importanza di scegliere medici qualificati, con una formazione specifica in medicina estetica. La priorità deve essere sempre la salute e la sicurezza, non il risparmio. È essenziale fare attenzione ai materiali utilizzati e alle procedure adottate, garantendo sempre un approccio responsabile e consapevole verso la bellezza e la salute personale.
Principali complicanze
Quali son le principali complicanze e come devono essere gestite?
Premesso che, anche quando il medico è adeguatamente preparato, i rischi non svaniscono, la vera abilità del medico estetico non sta solo nell’eseguire abilmente procedure come l’aumento delle labbra o il rimodellamento degli zigomi, ma nel saper riconoscere, prevenire e gestire le complicanze.
Comprenderle appieno è fondamentale, poiché se rilevate precocemente, risultano più gestibili e trattabili, mentre se trascurate, possono portare a esiti permanenti.
In questo contesto, un’anamnesi fisiologica e patologica del paziente rappresenta un passaggio imprescindibile prima di qualsiasi trattamento.
Quanto alle complicanze, quelle da filler rappresentano una delle situazioni più comuni, che in casi estremi, possono portare a danni permanenti.
In conclusione, una diagnosi accurata, un approccio olistico e un monitoraggio costante sono essenziali per garantire trattamenti estetici sicuri e di qualità, riducendo al minimo i rischi per la salute e la soddisfazione complessiva del paziente.
Esigere trasparenza
Dottoressa, come facciamo a capire che ci stanno iniettando un prodotto sicuro?
La richiesta di un’etichetta del prodotto utilizzato deve diventare una prassi standard, e i pazienti devono essere proattivi nell’esigere questa informazione dai medici. Questo aspetto assume rilevanza in quelle situazioni dove la mancanza di informazioni sul prodotto iniettato può rendere difficile l’identificazione delle cause delle complicazioni.
Simona Mazza