Il Tribunale del Lavoro di Frosinone ha restituito giustizia a Domenico Catracchia, un uomo che, dopo oltre 22 anni di lavoro alla VDC Technologies S.p.A. di Anagni (ex Videocolor), è stato colpito dalla fibrosi polmonare, una malattia grave e progressiva causata dall’esposizione alle letali fibre di amianto. La giustizia ha riconosciuto il danno subito, e l’INAIL è stato condannata a risarcirlo.
Amianto quotidiano
L’amianto era presente in abbondanza nell’ambiente di lavoro di Domenico. I colleghi hanno confermato quanto fosse normale respirare polveri, alcune delle quali erano composte proprio da fibre di amianto. Riporto una di queste testimonianze: “Eravamo circondati dalla polvere di amianto ogni giorno. I rulli della linea di produzione ne liberavano continuamente. L’amianto c’era ovunque, anche nei tetti.”
La verità che emerse in tribunale
Come avvocato, ho sempre lottato per far emergere la verità. E la verità è che il nesso tra la malattia di Domenico e l’ambiente di lavoro è stato finalmente accertato.
Una vittoria per tutti
Ogni volta che qualcuno viene colpito da malattia professionale, è come se l’intero sistema non avesse fatto abbastanza per proteggerlo. E questa è una falla che dobbiamo sanare, con la consapevolezza che troppe vite sono state rovinate.
Domenico è un pezzo di quella grande lotta che deve ancora continuare.
Il ruolo fondamentale dell’Osservatorio Nazionale Amianto
Noi dell’Osservatorio Nazionale Amianto, con il nostro impegno quotidiano, siamo sempre al fianco delle vittime e delle loro famiglie. Non possiamo permettere che la sofferenza di chi ha pagato con la propria salute venga ignorata. Questo è il nostro compito: denunciare, sensibilizzare, e assistere. Ogni vittima ha diritto di essere ascoltata. Se siete esposti all’amianto o se conoscete qualcuno che lo è, non esitate a contattarci attraverso il nostro sito ufficiale www.osservatorioamianto.it o il numero verde 800 034 294. La nostra battaglia è anche la vostra.
Oggi, Domenico ha ricevuto la giustizia che meritava. Ma la strada da percorrere è ancora lunga.
Sentenze come quelle di oggi rappresentano una vittoria che ci avvicina sempre di più al giorno in cui l’amianto non sarà più un pericolo per i lavoratori e noi continueremo a lottare.
