Face Taping: la tecnica di bellezza liftante senza botox da sperimentare a casa

Negli ultimi mesi, una nuova tecnica di bellezza ha catturato l’immaginazione di molti, guadagnandosi un posto d’onore su TikTok e altre piattaforme social. Si tratta del “Face Taping”, un metodo che utilizza il nastro adesivo, originariamente creato per scopi medici, per ottenere un effetto lifting sul viso e sul decolleté. Scopriamo insieme la storia di questa tecnica, come funziona, i suoi benefici e le precauzioni da prendere

Origini ed evoluzione del face taping

Il face taping consiste nell’applicazione del nastro kinesiologico per un effetto lifting e non solo

Il face taping trae origine dal Taping Kinesiologico, un metodo sviluppato negli anni ’70 dal chiropratico giapponese Kenzo Kase. Il Kinesiotaping, come è noto in ambito medico, è stato inizialmente progettato per supportare i muscoli e migliorare il recupero post-operatorio attraverso un’applicazione mirata di nastro adesivo elastico. Questo, dotato di proprietà tensori e curative, è stato poi adattato per scopi estetici.

Negli ultimi anni, la pratica è diventata popolare grazie alla diffusione dei video virali su TikTok e Instagram, dove molte influencer e celebrità, come ad esempio Bella Hadid, mostrano come applicarlo per ottenere un effetto lifting temporaneo. Come accennato, sebbene recente nell’ambito della skincare, la tecnica si basa su principi antichi pensati ad hoc per migliorare l’aspetto della pelle e conferirle tonicità.

Come funziona esattamente il face taping

Secondo Maria Luisa Morelli, osteopata facciale, il nastro agisce come un “pompaggio meccanico”. In pratica, migliora la circolazione sanguigna e linfatica, riducendo le congestioni dei fluidi corporei e stimolando i recettori della pelle. Applicato correttamente sulla pelle detersa e seguendo l’andamento delle fibre muscolari sottostanti, crea pliche cutanee che, insieme ai movimenti naturali del volto, sollevano e stimolano la pelle.

Ovviamente, il nastro adesivo deve essere applicato in modo preciso, con angoli smussati per evitare irritazioni. Se gli angoli del nastro sono tagliati a punta, questi bordi possono infatti sollevarsi facilmente con i movimenti del viso o il contatto con vestiti o cuscini. Cosa che può causare irritazioni, arrossamenti o fastidio, soprattutto per chi ha una pelle sensibile o facilmente irritabile.

La tecnica è particolarmente utile per chi ha la pelle che inizia a perdere tonicità con l’età, generalmente intorno ai 30-35 anni. Ma vediamo i benefici.

Ulteriori benefici

L’applicazione regolare del face taping può offrire diversi benefici estetici e funzionali. Oltre a favorire una maggiore circolazione sanguigna e linfatica, che contribuisce a un colorito più luminoso e una pelle più levigata e uniforme, l’applicazione stimola anche la rigenerazione delle fibre elastiche e la produzione di acido ialuronico e collagene. 

Un altro beneficio importante è la detossificazione e la riduzione delle infiammazioni. La stimolazione linfatica, facilita infatti l’eliminazione delle tossine accumulate nel viso e riduce eventuali gonfiori o rossori, rendendo la pelle più sana e reattiva.

Un aspetto interessante della tecnica è la sua capacità di correggere leggere asimmetrie facciali. In particolare, può essere utile per chi soffre di disfunzioni dell’articolazione temporo-mandibolare o per chi presenta una distribuzione irregolare del tono muscolare sul viso. Il nastro, agendo sui muscoli coinvolti, aiuta a riequilibrare la struttura facciale.

Il face taping può anche essere efficace nel migliorare l’aspetto delle cicatrici, come quelle causate dall’acne o da interventi chirurgici. La stimolazione dei tessuti favorisce una guarigione più uniforme, riducendo la visibilità di questi segni nel tempo.

Dove applicare il nastro

Applicato sopra le sopracciglia o sulla tempia, il nastro crea un effetto di sollevamento laterale, noto come “occhi di gatto”

Per quanto riguarda le aree di applicazione, il face taping si presta a essere utilizzato su diverse zone del volto e del décolleté. Per esempio, si può applicare sulle rughe labiali e lungo la mascella, al fine di ottenere un effetto liftante che riduce i segni del tempo e ridefinisce i contorni del viso. Sugli zigomi, il nastro applicato in direzione verso le orecchie contribuisce a sollevare e definire meglio questa zona, donando un aspetto più scolpito e giovane. Anche la zona delle sopracciglia può beneficiare della tecnica.  L’applicazione del nastro sopra le sopracciglia o sulla tempia crea un infatti un effetto di sollevamento laterale, noto come “occhi di gatto”, molto ricercato per ottenere uno sguardo più aperto e definito.

Frequenza del trattamento

Molti esperti suggeriscono di applicare il nastro di notte, lasciandolo agire fino al mattino, oppure durante il giorno per almeno tre ore. Due o tre volte a settimana possono essere sufficienti per notare dei miglioramenti, a seconda delle esigenze personali e del tempo a disposizione.

Controindicazioni 

Pur essendo generalmente considerato sicuro e benefico per la pelle, questa pratica di bellezza presenta alcuni rischi che è importante tenere a mente per evitare effetti indesiderati. Il primo, riguarda le irritazioni cutanee, che possono derivare da un uso scorretto del nastro. Un’applicazione eccessivamente frequente, o una rimozione troppo aggressiva, possono stressare la pelle, causando arrossamenti, secchezza o anche piccole abrasioni. Per prevenire questi problemi, è fondamentale utilizzare nastri specificamente progettati per il viso, preferibilmente sterilizzati e realizzati con materiali delicati e sicuri per l’epidermide.

Le reazioni allergiche rappresentano un altro potenziale rischio, specialmente se la pelle è sensibile o incline a dermatiti. Alcune persone potrebbero sviluppare irritazioni a causa degli adesivi utilizzati nei nastri kinesiologici. È quindi sempre consigliabile testare il nastro su una piccola porzione di pelle prima dell’applicazione completa. Questo test di sensibilità cutanea permette di valutare la tolleranza del proprio derma al materiale del nastro senza causare danni estesi.

Un’altra precauzione da considerare è la preparazione della pelle prima dell’applicazione del nastro. È essenziale che essa sia pulita, ben idratata e priva di prodotti con ingredienti attivi potenzialmente irritanti, come retinolo, acidi AHA (alfa-idrossiacidi) e BHA (beta-idrossiacidi). Questi composti, se combinati con l’azione meccanica del nastro, possono indebolire la barriera cutanea e causare congestione, irritazioni o desquamazione.

Quale nastro scegliere

La scelta del nastro giusto è fondamentale! Prima di tutto, è importante optare per nastri che abbiano un buon livello di flessibilità e spessore. Un nastro troppo rigido o spesso potrebbe impedire i naturali movimenti del viso e risultare scomodo o addirittura inefficace, mentre uno troppo sottile potrebbe non fornire il supporto necessario per ottenere l’effetto desiderato. La flessibilità è quindi essenziale per garantire che il nastro segua i contorni del viso senza provocare pieghe eccessive o causare disagio.

I materiali del nastro rivestono un ruolo chiave nel suo comfort e nella sua efficacia. La scelta ideale è un nastro in cotone con uno strato di adesivo in acrilico ipoallergenico, privo di lattice. Questo tipo di materiale è delicato sulla pelle, traspirante e riduce il rischio di irritazioni. Inoltre, poiché il nastro potrebbe rimanere applicato sulla pelle per diverse ore, è essenziale che permetta una corretta traspirazione per evitare che si creino eccessi di sudore o umidità sotto il nastro, condizioni che potrebbero favorire irritazioni o infezioni cutanee.

Autore: Simona Mazza Certelli