L’Università “La Sapienza” di Roma ha deciso di conferire il dottorato honoris causa in Matematica ad Ingrid Daubechies.
La motivazione è nelle “sue indubbie qualità matematiche, per i suoi lavori che attraversano numerose discipline testimoniano interessi trasversali e applicati (fisica, matematica, biologia, arte) che la rendono a pieno titolo una scienziata a tutto tondo, ma anche per il ruolo da lei svolto nella promozione della presenza delle donne in Matematica, sia negli Stati Uniti, che a livello internazionale, e lo slancio e tutto il lavoro volto verso l’inclusione nella scienza di giovani talenti dei paesi in via di sviluppo”.
“Considerata la massima autorità della teoria delle Wavelet (le Daubechies wavelet) – spiega La Sapienza in una nota – la studiosa ed il suo team hanno reso possibile molteplici applicazioni di tale teoria in ambiti diversi come, per esempio, nelle tecniche di compressione di foto e filmati digitali, ma soprattutto nel campo dell’arte per distinguere, attraverso specifici algoritmi, quadri veri da copie o falsi dando origine a una valida collaborazione tra i curatori dei musei, storici dell’arte, matematici e informatici“.
Quando l’eccellenza scientifica è donna
“Conferire il Dottorato honoris causa a Ingrid Daubechies in occasione delle celebrazioni per la Giornata internazionale delle donne nella Matematica è un’occasione che ci rende doppiamente orgogliosi” – afferma la rettrice Antonella Polimeni. “La Daubechies è una scienziata che ha messo a disposizione il suo sapere spaziando in varie discipline, dalla matematica, campo in cui ha ottenuto proprio quest’anno uno dei massimi riconoscimenti scientifici, alla biologia, passando per l’ingegneria e l’arte. Un esempio d’eccellenza scientifica che deve essere da stimolo per le nostre giovani studentesse che, scegliendo di seguire le proprie aspirazioni, si avvicinano allo studio delle cosiddette discipline STEM, materie purtroppo per molto tempo ritenute ‘più consone’ per i colleghi maschi“.
L’appuntamento è per venerdì 12 maggio alle 11.30. La cerimonia del conferimento si svolgerà nell’Aula magna del Rettorato e sarà aperta dalla rettrice Polimeni. Seguirà l’intervento del preside della Facoltà di Scienze matematiche, fisiche e naturali, Riccardo Faccini. L’elogio di Ingrid Daubechies sarà tenuto dalla prof.ssa Claudia Malvenuto, docente del Dipartimento di Matematica. L’evento si concluderà con la Lectio magistralis di Ingrid Daubechies dal titolo “Reflections on an interdisciplinary career“.
La Giornata internazionale delle donne nella Matematica
Il conferimento del Dottorato honoris causa, riferisce l’università, si inserisce nell’ambito della “Festa della matematica: due giorni con e per Ingrid Daubechies”, manifestazione promossa dal Dipartimento di Matematica della Sapienza e dall’Unione matematica italiana. La due giorni è prevista per l’11 e il 12 maggio.
Il 12 maggio si celebra la Giornata internazionale delle donne in matematica, nell’ambito della quinta edizione di May12; iniziativa promossa da numerose associazioni scientifiche volte a promuovere la presenza delle donne in matematica. L’iniziativa è stata promossa in media partnership con Rai Play e Radio3Scienza.
La giornata internazionale ricorre il 12 maggio, giorno scelto perché ricorda la nascita di Maryam Mirzakhani, scomparsa prematuramente nel 2017. Fu lei la prima e unica donna a ricevere la Medaglia Fields per la Matematica, nel 2014.
Ingrid Daubechies, prima donna a vincere il premio Wolf
La scienziata è stata la prima donna a ricevere il premio Wolf per la Matematica, nel 2023. Dal 1978 questo è assegnato dalla Fondazione Wolf a scienziati e artisti viventi che si distinguono per il bene dell’umanità e dei rapporti fra i popoli.
La prof.ssa Daubechies è di origine belga ed insegna Matematica e Ingegneria Computazionale ed Elettronica alla Duke University. A valere il premio, la sua teoria delle “wavelet”. Le “ondine” (in particolare quelle biortogonali) sono alla base del sistema di codifica e compressione delle immagini JPEG 2000. Un campo che è la sua specialità: infatti la prof.ssa belga è considerata la “madrina delle immagini digitali”; è autrice di lavori innovativi e pionieristici nell’elaborazione dei segnali. Per comprendere di cosa si tratta, un campo che spazia dalla ricostruzione delle immagini di telescopi spaziali, fino alla compressione dei suoni nel formato mp3.