Tour Salute: successo per l’iniziativa di prevenzione che ha toccato 12 città italiane tra l’11 giugno e il 13 novembre. Ventimila persone hanno partecipato alle diverse attività e 5.600 invece si sono sottoposte ai vari tipi di controllo.
Parliamo di screening diabetologico e nutrizionale, test di autodiagnosi e controlli di prima istanza, screening cardiologici, consulti di tipo baropodometrico e controllo dell’udito. Lo scopo del Tour Salute era sensibilizzare la popolazione sull’importanza della prevenzione e di uno stile di vita sano.
La manifestazione è stata organizzata dall’Associazione Il Tour della Salute e realizzata con il contributo di Eg Stada Group. Allestito un Truck Hospitality con 5 ambulatori; tutti i controlli erano a titolo gratuito.
Tour Salute, scongiurate gravi patologie
Grazie ai controlli eseguiti durante il Tour Salute, è stato possibile individuare e prevenire conseguenze potenzialmente gravi per la salute su alcuni pazienti. Si legge in una nota: “Segnalati 7 casi di pressione arteriosa alta, 3 casi di forti aritmie e 6 casi riguardanti persone con valori glicemici molto alti“.
I medici che hanno partecipato alla manifestazione per erogare le prestazioni sanitarie gratuite, fanno parte delle società scientifiche Sid (Società italiana di Diabetologia) e Siprec (Società Italiana per la prevenzione cardiovascolare); “hanno offerto consigli sulla prevenzione e gestione delle malattie cardio metaboliche, ma anche suggerimenti in riferimento ad una corretta alimentazione, all’attività fisica da svolgere e all’importanza dell’aderenza alla terapia“.
Utile anche lo Sportello d’ascolto gestito dagli specialisti della Federazione Italiana Psicologi. Con lo scopo di rispondere ai disturbi psicologici registrati nelle fasi pandemica e post-pandemica, 920 sono stati i consulti effettuati. Si è trattato soprattutto di giovani accompagnati dai genitori . Cinquantasette i casi di persone con disturbi dell’umore e depressione, 5 invece i casi più gravi per i quali i pazienti hanno ricevuto il consiglio di contattare il centro di salute mentale locale.