La Polizia di Stato dipendente del Dipartimento di Pubblica Sicurezza del Ministero dell’Interno, costituita come autorità nazionale di pubblica sicurezza, vigila sul mantenimento dell’ordine pubblico.
I componenti del comparto sicurezza, nel corso degli anni, si sono imbattuti in esposizioni con sostanze altamente cancerogene.
L’IARC spiega come l’inalazione o l’ingerimento di fibre di asbesto provochino gravi fenomeni infiammatori, che possono sfociare in malattie asbesto correlate, e condurre alla morte inevitabile.
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ONA al fianco della Polizia di Stato
L’Osservatorio Nazionale Amianto, e il presidente Avv. Ezio Bonanni, hanno istituito un dipartimento che si occupa di assistenza medico – legale gratuita.
Tutte le vittime del dovere che prestano servizio per la Polizia di Stato, hanno il diritto di essere seguite e di ricevere tutti i diritti che gli spettano.
La Polizia di Stato corre quotidianamente il rischio di esposizione a diversi materiali cancerogeni. Svolgendo le varie mansioni, richieste dal corpo di appartenenza, può incorrere in pericoli legati alla salute, causati da esposizioni varie esposizioni.
Il gas radon, le radiazioni ionizzanti, l’amianto o l’uranio impoverito sono le minacce più ostiche da sconfiggere.
Bonifica amianto nel Comparto Sicurezza
La bonifica amianto è un’operazione per la messa in sicurezza dei siti contaminati da amianto.
Secondo la normativa italiana, come detto più su, sono possibili e attuabili tre tecniche di bonifica amianto.
La bonifica amianto è una procedura molto delicata e deve essere svolta in sicurezza. Il lavoro accurato permette di evitare la dispersione delle fibre di amianto nell’aria.
La sicurezza deve estendersi in prima battuta per gli operatori che si occupano delle procedure di bonifica.
L’operazione, secondo la normativa vigente, deve essere eseguita da un’azienda specializzata. Oltre ad una competenza specifica, acquisita negli anni, deve avere le necessarie attrezzature per la manipolazione e lo stoccaggio degli elementi cancerogeni.
L’Avv. Ezio Bonanni, per evitare i rischi, ritiene importantissimo effettuare la bonifica dei siti contaminati. Fondamentale è la prevenzione primaria. Essa è in grado di eliminare il pericolo di esposizione, anche se in Italia ad oggi ancora persistono molti siti contaminati.
Vittime del dovere – Polizia di Stato
Le vittime del dovere hanno diritto al riconoscimento del c.d. status di vittima del dovere.
Un riconoscimento dovuto a coloro che hanno contratto l’infermità, fino alla morte, nell’adempimento di un servizio per la pubblica amministrazione.
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Prevenzioni a tutela dei dipendenti del Comparto Sicurezza
Nell’organico dell’Osservatorio Nazionale Amianto è presente il dipartimento specializzato per la tutela dei diritti di tutti i lavoratori della Polizia, che sono esposti a sostanze nocive.
Oltre alla prevenzione primaria, c’è l’obbligo da parte del Ministero di garantire anche la prevenzione secondaria, ossia la sorveglianza sanitaria.
È riconosciuta la causa di servizio ad ogni lavoratore, a cui viene data la qualifica di vittima del dovere. Oltre a questi riconoscimenti si può ottenere l’equo indennizzo e la pensione privilegiata.
Oltre a questi riconoscimenti, la vittima, ha il diritto anche al risarcimento danni. Ciò comprende i danni non patrimoniali come il danno biologico, morale ed esistenziale e anche i danni patrimoniali.
Consulenza gratuita per la Polizia di Stato
Per la Polizia, l’ONA presta una prima consulenza legale gratuita. E’ possibile farne richiesta attraverso i seguenti canali: